Documentario Nella selva di Castelporziano
Il documentario "Nella selva di Castelporziano" racconta un anno di attività nella Tenuta presidenziale, uno scrigno di elevata naturalità che dalla periferia di Roma si spinge fino alla costa tirrenica e rappresenta un patrimonio ambientale unico in Italia e di grande valore nell’intero bacino del Mediterraneo. Da oltre 30 anni ISPRA (inizialmente come Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, poi confluito nell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale), collabora con la Presidenza della Repubblica per censire i popolamenti faunistici, seguirne le dinamiche demografiche, fornendo indicazioni per la conservazione e la gestione delle popolazioni di Ungulati.
Nel corso dei decenni di studio Castelporziano ha rappresentato un laboratorio dove sono state sperimentate le più avanzate tecniche di studio delle specie animali, dall’inanellamento della fauna ornitica per comprenderne le dinamiche migratorie, alla radiotelemetria per tracciare gli spostamenti degli animali e registrarne il destino, dalle trappole fotografiche per rilevare la presenza delle diverse specie in remoto, all’utilizzo delle termocamere che rilevano la presenza dei grandi mammiferi in totale assenza di luce, o all’impiego dei droni per l’osservazione a distanza dei gruppi animali. Le serie storiche di dati raccolte in questi decenni hanno permesso di capire gli andamenti dei popolamenti, in un contesto di grande naturalità e dove dalla fine degli anni ‘70 è stata interrotta ogni attività venatoria, fornendo un contributo di conoscenza importantissimo per la comprensione delle complesse relazioni ecologiche che regolano le interazioni tra specie faunistiche e floristiche negli ambienti naturali.
Nei video realizzati dai tecnici di ISPRA si vedono le tecniche di ricerca utilizzate per lo studio della fauna della tenuta, dal radiotracking, ai censimenti notturni, all’utilizzo delle camere termiche. In un altro video immagini di alcune delle specie più affascinanti che popolano Castelporziano: cinghiali, caprioli, daini, cervi, istrici, lepri italiche, volpi, faine oltre agli uccelli catturati nella stazione di inanellamento della tenuta per studiarne le migrazioni.