Avvistato nelle acque italiane il primo esemplare di pesce scorpione
È stato avvistato nelle acque italiane, a ottobre dello scorso anno, il pericoloso pesce scorpione (lionfish), all’interno della ‘Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari’, in Sicilia. La scoperta si deve alla recente collaborazione avviata tra ricercatori dell’Ispra, del Cnr e della American University of Beirut che hanno deciso di attivare le indagini dopo il ritrovamento di questa specie in Tunisia e, dunque, per la conseguente preoccupazione che il pesce scorpione potesse trovarsi anche nei mari confinanti con il nostro Paese.
Infatti, il pesce scorpione (identificato dai ricercatori come Pterois miles) , nonostante sia uno dei pesci tropicali più attrattivi e appariscenti, risulta essere una specie marina tra le più invasive e pericolose al mondo. Si tratta di un predatore, non solo capace di influire negativamente sulla biodiversità marina, ma anche di essere particolarmente pericoloso per l’uomo, poiché il veleno contenuto nelle spine si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore, anche dopo la morte del pesce.
Considerata la potenziale invasività e pericolosità della specie, i ricercatori dell’Ispra hanno attivato un gruppo su Facebook – Oddifish – sul quale è possibile condividere informazioni con utenti del mare e ricercatori, nonché un indirizzo email – alien@isprambiente.it - per coloro che avessero avvistato o catturato un pesce appartenente a questa specie.
I dati relativa alla ricerca avviata dall’Ispra, Cnr e American University of Beirut sono contenuti nella rivista BioInvasion Records.
Cristina Sanna