GEOMOL

L'Europa del 21° secolo è di fronte a una sfida: raggiungere l'ambizioso obiettivo, posto dalla Commissione Europea, di ridurre le emissioni di anidride carbonica attraverso la maggiore produzione di energie rinnovabili e un miglioramento delle capacità di accumulo dell'energia in rete.

I bacini alpini di foreland (Pianura Padana a sud, Bacino della Molassa a nord della catena alpina), per le loro caratteristiche geologiche, possono contribuire in modo sostanziale ad affrontare questa sfida perché offrono un significativo potenziale geotermico, capacità di immagazzinamento di energia prodotta da fonti rinnovabili e strutture geologiche potenzialmente adatte per lo stoccaggio di gas o di CO2 sequestrata. La valutazione e l'utilizzo di questi potenziali del sottosuolo deve tenere conto anche dei possibili usi concorrenti (produzione di petrolio e gas, risorse idriche sotterranee).

Poiché le risorse del sottosuolo, le strutture geologiche che le custodiscono e i rischi naturali, non rispettano i confini politici la valutazione dei potenziali utilizzi delle risorse del sottosuolo (geotermiche, idriche, stoccaggio di CO2 e altri gas, ecc.) deve essere guidata dall'andamento delle strutture geologiche e non dai limiti amministrativi.

Acquisire e rendere disponibili informazioni geologiche tridimensionali affidabili, coerenti e oggettive sull’architettura e le caratteristiche del sottosuolo è il requisito imperativo per una pianificazione integrata e una gestione sostenibile delle risorse, che tenga conto anche delle interazioni con i rischi naturali.

Il Progetto GeoMol "Assessing subsurface potentials of the Alpine Foreland Basins for sustainable planning and use of natural resources" è finanziato dal Programma Spazio Alpino 2007-2013 - Cooperazione Territoriale Europea, nell'ambito del tema prioritario 3 - Environment and Risk Prevention.

Il Progetto, che include 14 partner di Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera, si svolgerà tra Settembre 2012 e Giugno 2015.