Quaternary geology and paleoseismology in the Fucino and L’Aquila basins
6th INQUA International Workshop on Active Tectonics Paleoseismology and Archaeoseismology Pescina (AQ) - Italy
L’escursione ha una durata di due giorni ed è focalizzata sull’evoluzione quaternaria, la tettonica attiva e la paleosismologia dei bacini intermontani del Fucino e de L’Aquila ed aree limitrofe (Appennino Centrale).
La tettonica estensionale è attiva in quest’area da almeno 3 milioni di anni. Ciascun bacino, delimitato da versanti e scarpate di faglia, è il risultato della sommatoria di più eventi di fagliazione superficiale in un intervallo di tempo geologico in cui gli eventi del 1915 e del 2009 sono i più recenti che hanno prodotto fagliazione in superficie nei due bacini.
Grazie alla grande disponibilità di dati storici e sismologici ed alle numerose ricerche sulla tettonica attiva e paleosismologia condotte negli ultimi decenni da numerosi gruppi di ricercatori italiani e stranieri, la zona attraversata dall’escursione è una delle più conosciute dal punto di vista paleosismologico. Queste indagini hanno consentito di riconoscere le evidenze stratigrafiche di diversi terremoti avvenuti nel periodo tardo Quaternario – Olocene. La tettonica attiva ha inoltre fortemente condizionato anche l’evoluzione a lungo termine del paesaggio, come chiaramente mostrato da numerose caratteristiche stratigrafiche e geomorfologiche.
Nei bacini del Fucino e de L’Aquila sono dunque riconoscibili gli effetti geologici cosismici (prevalentemente fagliazione superficiale), ed il loro effetto cumulato sul paesaggio, e la loro interazione con la storia urbana e l’ambiente. Per questo motivo, è considerata una regione chiave per la comprensione del ruolo giocato dagli effetti geologici cosismici nell’evoluzione quaternaria di regioni in deformazione attiva, anche come importante contributo alle strategie di mitigazione del rischio sismico.
DOI: 10.3301/GFT.2016.02