Istituto Superiore per la Protezione
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In Italia si nasce già con la propria porzione di cemento: 135 mq per ogni neonato

Consumo di suolo 2020: persi altri 57 km 2 di territorio nazionale al ritmo, confermato, di 2 m 2 al secondo. La Valle D’Aosta è la prima regione italiana vicina all’obiettivo “Consumo di suolo 0”. L’aumento del consumo di suolo non va di pari passo con la crescita demografica e in Italia cresce più il cemento che la popolazione: nel 2019 nascono 420 mila bambini e il suolo ormai sigillato avanza di altri 57 km 2 (57 milioni di metri quadrati) al ritmo, confermato, di 2 metri quadrati al secondo. È come se ogni nuovo nato italiano portasse nella culla ben 135 mq di cemento.  

Catturato il lupo ad Otranto. Alta la probabilità che si tratti di un animale cresciuto in cattività; aveva il collare

Operazione in notturna condotta dai tecnici Parco Majella in continuo contatto con ISPRA Catturato il lupo che da diverse settimane era stato osservato in località Alimini, nei pressi di Otranto. Il lupo, un maschio di 14 mesi in ottime condizioni fisiche, pesa 29,5 kg e mostra evidenti segni di collare, particolare che sembra confermare il sospetto che si tratti di un animale cresciuto in cattività. L’operazione, eseguita alle 22.40 del 14 luglio, è stata condotta dai tecnici del gruppo faunistico del Parco Nazionale della Majella con il supporto dei Carabinieri Forestali e in costante contatto con ISPRA. 

Clima in Italia: il 2019 è il terzo anno più caldo dal 1961. Segnati nuovi record assoluti nel mese di giugno

Online il Rapporto Ispra “Gli indicatori del clima in Italia nel 2019” Il 2019 si colloca al terzo posto fra gli anni più caldi dal 1961, con un picco di anomalia nel mese di giugno: +4.25°C al Nord, +4.0°C al Centro, +3.27°C al Sud e Isole. Il caldo è stato particolarmente intenso tra il 26 e il 29 giugno, quando sono stati registrati nuovi record assoluti di temperatura in diverse località del nord-ovest e del settore alpino, con punte di 40°C in pianura e 35-36°C a circa 1000 m di quota.

Isola di Capraia: la Foca monaca torna a casa

Una notizia straordinaria che pone al centro dell’attenzione nazionale e internazionale l’Isola di Capraia. Dopo sessanta anni la Foca monaca (Monachus monachus) è tornata a visitare la grotta che prende il suo nome, nella costa occidentale dell’isola. Dopo gli avvistamenti registrati nelle ultime settimane, uno dei quali validato secondo la rigidissima procedura operata dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, le indagini sono proseguite con successo.