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e la Ricerca Ambientale

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Rapporto Ambiente SNPA. Bene le rinnovabili, raccolta differenziata e controlli. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali

Obiettivi ambientali europei e trend nazionali elaborati dal Sistema nazionale per la protezione ambientale  Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM 2,5 buoni risultati con l’agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi. Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l’incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore.

Rifiuti urbani, in calo la produzione dell'1,8% rispetto al 2021. La raccolta differenziata nazionale supera il 65%

Il 49,2% dei rifiuti urbani è riciclato ma ancora ampia la differenza rispetto alla raccolta  Pubblicato il Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA - edizione 2023 Nel 2022, la produzione nazionale dei rifiuti urbani - poco più di 29,1 milioni di tonnellate - non è allineata all’andamento dei principali indicatori socioeconomici: a fronte di incrementi del PIL e delle spese delle famiglie (rispettivamente, del 3,7% e 6,1%), i rifiuti urbani diminuiscono in tutte le macroaree geografiche. Nei 14 comuni con popolazione residente al di sopra dei 200 mila abitanti, tra 2021 e 2022 si registra invece un lieve incremento dello 0,4%. Questo dato emerge dal Rapporto Rifiuti Urbani dell’ISPRA, presentato oggi insieme al Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia, predisposto da UTILITALIA in collaborazione con Ispra, che contiene informazioni sugli impianti di digestione anaerobica e di incenerimento con recupero di energia dei rifiuti in Italia.

L’impegno per la sostenibilità. ISPRA lo racconta con i numeri

L’Istituzione pubblica crea valore Pubblicata la quarta edizione 2023 del Bilancio di Sostenibilità dell’Istituto https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto/ispra/bilancio-di-sostenibilita  Le relazioni istruttorie AIA che Ispra ha trasmesso al MASE nel 2022 sono state 86; 374 le relazioni tecniche sui Siti di interesse nazionale da bonificare (SIN); più di 76.000 le analisi di laboratorio condotte. Per il PNRR, 2 progetti sulla Missione “rivoluzione verde e transizione ecologica”; 4 progetti sulla Missione “Istruzione e ricerca”; 1 progetto, finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC), per il rafforzamento complessivo delle strutture e dei Servizi di SNPA connesso alla missione “salute e resilienza”.

In un anno consumati altri 77 km2, il 10% in più del 2021. Città troppo calde e impermeabili, sempre meno aree agricole e servizi ecosistemici

Ercolano (NA), Montale (PT) e San Martino Siccomario (PV) sul podio dei comuni “Risparmia suolo 2023” Aree a pericolosità idraulica media: nel 2022 ricoperti più di 900 ettari di suolo Non solo cambiamenti climatici: a rendere il suolo cittadino ancora più caldo, soprattutto nei periodi estivi, contribuisce in gran parte anche il consumo di suolo che, nel 2022, accelera arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo e avanzando, in soli dodici mesi, di altri 77 km 2 , oltre il 10% in più rispetto al 2021. Le città diventano sempre più calde: nei principali centri urbani italiani, la temperatura cresce all’aumentare della densità delle coperture artificiali, raggiungendo nei giorni più caldi valori compresi tra 43 e 46°C nelle aree più sature e seguendo andamenti diversi a seconda delle caratteristiche del territorio circostante.