Evidenza
Non solo risorse minerarie: dalle miniere anche cultura e turismo
Torna questo week end la Giornata Nazionale delle Miniere Dalle miniere italiane non solo risorse minerarie, ma anche cultura e turismo. Migliaia le persone che, attratte dall’emozione di vivere un‘esperienza da minatore, o semplicemente incuriosita dai misteri del sottosuolo, scelgono di visitare le miniere dismesse, oggi rivalorizzate e trasformate in parchi e musei minerari, che compongono anche la Rete ReMi (Rete Nazionale dei Parchi e dei Musei minerari). La Giornata Nazionale delle Miniere è un evento nazionale dedicato ai parchi siti e musei minerari d’Italia. Promossa da ISPRA per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico-minerario, è giunta quest’anno alla sua XV edizione, registrando un interesse sempre crescente sull'intero territorio nazionale.
In italia consumi energetici nazionali per unità di PIL tra i più bassi in Europa. La quota di energia rinnovabile è seconda solo alla Svezia
Online il Rapporto ISPRA “Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries” Edizione 2023 In Italia, il consumo di energia per unità di PIL si riduce del 16% dal 2005 al 2021, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si riducono del 27,2%. Analogamente, diminuiscono dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: da un -6,6% per l’agricoltura a -14,1% per l’industria. Sul fronte delle fonti rinnovabili l’Italia è seconda solo alla Svezia tra i principali Paesi Europei, in termini di quota di consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili. La quota nazionale di energia rinnovabile rispetto al consumo interno lordo è pari a 19,4% nel 2021, mentre la media Europea è pari a 17,7%.
Monitoraggio di balene, delfini e tartarughe del mediterraneo. Progetto Life Conceptu Maris: in un anno, 556 avvistamenti e 13 incontri con i giganti del mar Tirreno
Ora sali a bordo con i ricercatori Al via la campagna Citizen Science del progetto europeo: cittadini, professionisti e studenti potranno affiancare i ricercatori a bordo dei traghetti Arrivano i primi dati sulla specie di balene, delfini e tartarughe nel bacino del Mediterraneo: solo nel 2022, nel corso di 40 giornate di monitoraggio, più di 10.000 km percorsi, e 288 ore di osservazione, i ricercatori ISPRA hanno registrato un totale di 556 avvistamenti, in particolare di stenella striata (465) e tursiope (67), 13 incontri con giganti del mare quali balenottera comune e capodoglio, e qualche avvistamento isolato di delfino comune e di grampo. Straordinario l’avvistamento dei sei salti di uno dei capodogli dell’area.
Rapporto IPBES biodiversità: 500 mila “Dead species walking” non ancora estinte ma a rischio
Estinzione probabile entro la fine di questo secolo per il 50% del milione di specie esistenti Presentato a Roma l’ultimo rapporto IPBES “Assessment Report on the Different Value and Valuation of Nature” Dall’inizio del XVI secolo in poi, almeno 680 vertebrati, dal dodo al lupo di Sicilia e la tigre di Tasmania si sono estinti, quasi sempre per cause umane. Almeno il 9% di tutte le specie di mammiferi allevati per l’alimentazione o l’agricoltura sono state portate all’estinzione e almeno 1000 sono minacciate. Secondo l’IPBES - la Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici, massima autorità scientifica in tema di biodiversità - la natura stia diminuendo a livello globale a tassi senza precedenti nella storia, e il tasso di estinzione delle specie sta accelerando.
Emissioni di gas serra: trend di nuovo in crescita, complici trasporti e riscaldamento
Poco promettenti gli scenari al 2030 Online l’Inventario Nazionale ISPRA delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti Tornano a crescere, nel 2021, le emissioni di gas serra in Italia dopo la battuta d’arresto dovuta essenzialmente al periodo pandemico: in un solo anno (2020-2021) i valori mostrano un deciso aumento (+8.5%), pur registrando una diminuzione del 20% rispetto al 1990, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), dell’efficienza energetica nei settori industriali e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio. Ma la riduzione non è sufficiente: le emissioni risultano di 11 Milioni di tonnellate al di sopra dell’obiettivo stabilito per il 2021.