Dal 15 al 17 ottobre presso il Parco Nazionale Isola di Pantelleria si è parlato di habitat “ribelli”, ossia quegli habitat che resistono a particolari condizioni ecologiche estreme, ai cambiamenti climatici e all’impatto antropico. A farlo sono stati i ricercatori dell’ISPRA nell’ambito del Progetto PNRR “ DigitAP - Digitalizzazione delle Aree Protette ”, dando avvio alle attività di raccolta dati floristico- vegetazionali dell’isola. Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria rappresenta un eccellente esempio di ambiente mediterraneo con specie e habitat tutelati dalla Direttiva Habitat e numerose specie endemiche, ovvero specie presenti in maniera esclusiva sull’isola, come ad esempio il Limonium secundirameum, piccola pianta arbustiva che cresce unicamente lungo le coste del Lago Bagno dell’Acqua o il Limonium cossyrensis, presente unicamente lungo le coste rocciose dell’isola.
Notizie
II Forum One Health L’evento è organizzato con il proposito di offrire ai partecipanti uno spazio di discussione autorevole, indipendente e internazionale e per favorire una discussione rigorosa, inclusiva e propositiva sulle tematiche legate all’efficace introduzione di un approccio olistico alla risoluzione dei problemi complessi. Riconoscendo la molteplicità e l’interconnessione tra le varie dimensioni dei problemi ambientali e sanitari, la transdisciplinarità offre il vantaggio di oltrepassare i confini che separano paradigmi, rigide norme istituzionali e anacronistici steccati disciplinari.
Tra gli oltre 140 ricercatori arrivati nel continente più estremo, c’è anche il geologo Saverio Romeo di ISPRA, impegnato fino alla metà del mese di dicembre presso la Stazione "Mario Zucchelli". E’ questa una delle due basi di ricerca italiane presenti nell’area che, insieme alla base italo-francese Concordia, operano nell’ambito del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra) dal 1985.
I Paesi OCSE, che rappresentano più del 60% del PIL nominale globale, guidano la transizione ecologica ed energetica ed il loro volume di dati sullo sviluppo della green economy è enorme. Questa sessione speciale sul funzionamento delle politiche di raccolta e analisi dei dati delle economie più avanzate da parte dell'OCSE vedrà la partecipazione di relatori di primo livello per evidenziare il contributo allo sviluppo della green economy dato dall’organizzazione internazionale insieme alle sue organizzazioni ombrello, quali l’Agenzia Internazionale dell’Energia e il Forum Internazionale dei Trasporti, con il supporto delle istituzioni italiane, evidenziando lo specifico ruolo giocato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali di Parigi. Il dibattito sarà centrato sugli aspetti economici della transizione ecologica ed energetica.
Sicilia Regione con meno piogge, Friuli Venezia Giulia la più piovosa Pubblicato il Rapporto ISPRA “Bilancio idrologico nazionale: stime BIGBANG e indicatori sulla risorsa idrica” Nel 2023 la precipitazione totale annua relativa al territorio nazionale, con quasi 924 mm, corrispondenti a circa 280 miliardi di metri cubi, ha fatto registrare un aumento del 28,5% rispetto al 2022, anno in cui con circa 719 mm si è toccato il minimo storico dal 1951 ad oggi. Tuttavia, confrontata con la precipitazione media sul lungo periodo 1951-2023 (quasi 950 mm) quella del 2023 risulta in leggera flessione.
L’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura IUCN, nel meeting internazionale di Abu Dhabi, lancia un appello per mettere in atto delle azioni per invertire il trend di estinzione delle specie animali e vegetali che sta interessando tutto il pianeta. Nel nostro pianeta ci sono circa 46.000 specie a rischio di estinzione. Tale numero sale a circa 2.000.000 se consideriamo la stima delle specie che ancora debbono essere identificate, alcune delle quali quindi rischiano di non essere mai conosciute. Partendo da questi dati la Commissione per la protezione delle specie dell’ Unione mondiale per la conservazione della natura IUCN riunita a fine ottobre nel meeting internazionale di Abu Dhabi ha lanciato una chiamata mondiale all’azione per invertire questa tendenza.
Ecomondo , fiera annuale leader nei settori della green and circular economy, è il punto di incontro e di dialogo tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, autorità locali, mondo della ricerca e delle istituzioni e mette a sistema gli elementi chiave che definiscono le strategie di sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea. È l’evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy. Hub di ricerca e innovazione offre informazione, condivisione e co-progettazione sulle policy del Green Deal Europeo grazie alla creazione di partenariati pubblico-privati impiegati nella progettazione nazionale, europea e internazionale. ISPRA partecipa ai seguenti convegni Galleria fotografica
In Italia, dal 15 giugno al 15 settembre 2024, risultano 45783 ettari di superficie complessiva percorsa da grandi incendi, di questi 8890 ettari sono riconducibili a coperture boschive. La categoria forestale più colpita risulta essere quella delle leccete-sugherete e macchia mediterranea (48%) e i soprassuoli ricoperti da boschi di roverella e boschi misti (33 %).
Il Gruppo speleologico del Cai con la commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) del CAI di Roma organizza una serie di incontri di approfondimento sulla fauna e la biodiversità. L’ISPRA ha di recente avviato anche un rapporto di collaborazione con il CAI finalizzato alla raccolta di informazioni ambientali lungo il Sentiero Italia Cai . Il primo incontro si terrà il 7 novembre e sarà dedicato al lupo. A cominciare dagli anni ‘70 la popolazione italiana del lupo è passata dal rischio di estinzione ai 3500 individui stimati nell’indagine nazionale del 2020-21 . Il progetto fu un’esperienza unica, coordinata da ISPRA con il contributo di una vasta rete di operatori , tra cui molti volontari appartenenti ad associazioni come il CAI. Questo aumento della specie ha riguardato tutta l’Europa ma in Italia la conservazione e gestione del lupo è stata peculiare.
Le specie non indigene e il ruolo della citizen science Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e Federparchi, in collaborazione con ISPRA, organizzano una serie di 3 incontri on-line per divulgare i risultati della Marine Strategy Framework Directive (MSFD Direttiva 2008/56/CE) e le prospettive future. La crescente attenzione per la tutela del Mare, sia delle istituzioni comunitarie che di quelle nazionali, necessita di momenti di verifica ed approfondimento ed è importante per le aree naturali protette partecipare e condividere esperienze.
L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po in collaborazione con il CIRF organizzano a Torino, presso la suggestiva cornice di Palazzo Madama, il convegno intitolato “Il Regolamento sul ripristino della natura: recuperare la connettività fluviale per migliorare la qualità del territorio e adattarsi ai cambiamenti climatici.” Durante l’incontro si discuterà approfonditamente il processo di attuazione della Nature Restoration Law, sia in Europa che in Italia, con un’attenzione speciale alla sua componente fluviale. Verranno presentati esempi emblematici di ripristino della connettività da diversi Paesi Europei.
Nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 una terribile alluvione colpisce le province di Cuneo, Asti e Alessandria, sul Tanaro, e la zona di Vercelli sul Po. A seguito di questo evento in Piemonte è stata avviata una importante attività di ricerca e confronto fra gli enti pubblici deputati alla gestione del territorio, il mondo accademico e i professionisti per definire regolamenti di indirizzo per gli studi geologici e per produrre norme urbanistiche atte alla prevenzione del rischio geo-idrologico. Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’ Università di Torino, dall’ARPA Piemonte, dalla Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) -APS, da CNR IRPI di Torino e dall’Ordine Regionale dei geologi del Piemonte e vedrà il contributo della Regione Piemonte, di ISPRA e dell’Autorità di Bacino del Fiume Po con il patrocinio del CNG e delle diverse Amministrazioni locali.
Il progetto LIFE REEForest (Restoration of Cystoseira macroalgal FORESTs to enhance biodiversity along Mediterranean rocky REEFs), cofinanziato dalla UE “LIFE21-NAT-IT REEForest/101074309”, è finalizzato ad azioni di ripristino e recupero dell'habitat a Cystoseira (Habitat 1170).
"La biodiversità è fondamentale per il benessere umano, un pianeta sano e la prosperità economica per tutte le persone, anche per vivere bene in equilibrio e in armonia con Madre Terra. Ne dipendiamo per cibo, medicine, energia, aria e acqua pulite, sicurezza dai disastri naturali, nonché svago e ispirazione culturale, e supporta tutti i sistemi di vita sulla Terra". Questa dichiarazione aveva aperto il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (KM-GBF) del 2022, l'accordo approvato al termine della quindicesima riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, CBD), nota come COP15. Il KM-GBF contempla quattro obiettivi (goal) che stabiliscono una visione per il 2050 di un mondo che “vive in armonia con la natura” e 23 traguardi (target) “orientati all'azione”, da conseguire entro il 2030, per “arrestare e invertire il declino della biodiversità”, il quale nonostante questo riconoscimento, continua senza sosta.
Si tiene a Venezia dal 29 al 31 ottobre il Convegno dell’expert Team “Water & Land” dell'IMPEL Network. Il convegno, co-organizzato da ISPRA, è stato aperto con interventi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Direttore di ARPA Veneto e del vice Rettore dell’Università Ca' Foscari. Diversi gli interventi, in presenza o online, anche da parte della Commissione Europa, in particolare di DG Environment.
L’edizione 2024 di Climalab (venerdì 8 novembre) e Meteolab (sabato 9 novembre) al Forte di Bard, sarà dedicata al tema Il suolo e il clima. Lo studio delle interazioni tra questi due elementi è fondamentale per comprendere i complessi meccanismi che regolano il nostro Pianeta. Il suolo, infatti, non è solo un semplice supporto per la vegetazione, ma un sistema vivo e dinamico che influisce direttamente sul clima; a sua volta, il clima concorre a plasmare l’evoluzione e le caratteristiche del suolo.
Workshop nazionale degli stakeholders CASRI Il 29 ottobre presso l’Orto Botanico di Roma, i principali stakeholders italiani della ricerca si sono riuniti per discutere di strategie e strumenti necessari per la ricerca europea in campo ambientale. L’evento è stato organizzato da ISPRA nell’ambito del progetto europeo CASRI (Collaborative Action coordinating and enhancing systemic, actionable and transversal Sustainability Research and Innovation) del programma Horizon Europe call WIDERA, il cui scopo è quello di promuovere la collaborazione, l’innovazione e il sostegno alla ricerca europea per la formulazione di un’Agenda Strategica di Ricerca e Innovazione in grado di affrontare gap comuni per la transizione ambientale e alla sostenibilità. Nel corso di questo incontro, dal profilo tecnico ed operativo con momenti di networking e brainstorming, sono stati presentati i risultati preliminari di interviste bilaterali svolte da ISPRA con stakeholders chiave su quattro temi di interesse: i sistemi di produzione circolare resilienti a impatto zero, la biodiversità e il clima, l’urbanizzazione sostenibile, la natura, ambiente e transizione energetica.
Si parla di formazione e ricerca ambientale sulla V.I.A., collaborazione con Università, target formativi differenziati, qualità degli studi di impatto ambientale, Summer School ISPRA. Con le voci del Ministro Pichetto Fratin, del Presidente ISPRA Laporta e del Direttore Generale ISPRA Siclari, vengono presentate le attività di formazione della Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali in cui si inserisce il tema V.I.A. insieme alla responsabile ISPRA della scuola Daniela Antonietti. Parlano anche gli allievi della Summer School sulla V.I.A.: a giugno 2024 infatti, a Palermo, sono stati accolti i futuri tecnici dell’ambiente. 65 studenti universitari e dottori di ricerca provenienti da tutta Italia e affiancati da docenti ISPRA, Commissione VIA Nazionale, ARPA, UniPA e UniSapienza in training on the job. Molto entusiasmo e voglia di apprendere in questi giovani e grande interazione tra loro e alcuni protagonisti della V.I.A., grazie al programma didattico corredato da laboratori e sopralluoghi.
Italian Competent Authorities e European Commission-JRC Partecipazione di ISPRA ed Arpae, per conto del MASE, all’evento “Mutual Joint Visit (MJV) Workshop for Seveso Inspections on External Emergency Planning-Coordination between authorities”, organizzato da Italian Competent Authorities e European Commission's Joint Research Centre (EC-JRC), che si è tenuto dal 16 al 18 ottobre 2024 a Ravenna, ed in particolare: Prefettura di Ravenna; Sito petrolchimico di Ravenna; Palazzo Rasponi dalle Teste (Comune di Ravenna).
Uno scatto per raccontare il cambiamento In occasione della presentazione dell’edizione 2024 del rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici" ISPRA vuole coinvolgere professionisti e amatori del mondo della fotografia del paesaggio e della street photography per testimoniare l’effetto del consumo di suolo sul territorio, di come i nuovi cantieri, gli edifici, le nuove infrastrutture e i capannoni industriali, la logistica e la grande distribuzione, hanno modificato e continuano a modificare profondamente l’assetto del paesaggio.
Nei giorni del 25 e 26 ottobre scorsi, si è svolto a Salonicco (Grecia) il kick off meeting del progetto Life natura PROMETHEUS . Tramite un approccio multilaterale (uso di sistemi di riduzione delle catture accidentali nella pesca professionale, profondo coinvolgimento dei vari stakeholders, valorizzazione dell' ecoturismo, transizione verso le specie aliene come target di pesca di valore alimentare, etc), il progetto si propone molteplici obiettivi volti al miglioramento dello stato di conservazione di alcune specie emblematiche dei pesci cartilaginei del Mediterraneo. L' ISPRA, insieme ad altri partners nazionali ed internazionali, è inserito in un ampio consorzio, ricco di esperienza ed eccellenza scientifica nel campo della ricerca Europea sui pesci cartilaginei, coordinato dalla Professoressa Emanuela Fanelli dell'Università Politecnica delle Marche.
Oggi ISPRA ha ospitato una delegazione di funzionari della Commissione europea che seguono i progetti italiani del PNRR, con l'obiettivo di scambiarsi informazioni e conoscenze sulle attività dell'Istituto coinvolte nell'attuazione degli Investimenti del PNRR/MASE. In particolare, dopo una rapida descrizione delle attività ISPRA ed SNPA, sono stati presentati più da vicino e nel dettaglio i progetti PNRR MER, URBES E DigitAP. Grande interesse e volontà di interazione da parte della delegazione, che ha apprezzato l'importanza della disponibilità di dati soprattutto in situazioni di emergenza ambientale, di quelli relativi alle emissioni di gas serra, strettamente legate al fenomeno dei cambiamenti climatici e l'impegno e il ruolo di ISPRA in tema di finanza sostenibile.
"Anche nei consessi internazionali emerge il ruolo cruciale della ricerca scientifica e dell'efficace gestione dei dati ambientali. In questo contesto, l'Italia può contare sul contributo di ISPRA, un'autentica eccellenza in Europa. Nella quotidianità, come in situazioni emergenziali, il suo apporto è fondamentale, perché l'Istituto non si limita a tutelare gli ecosistemi, la flora e la fauna, ma opera per garantire la sicurezza di persone e infrastrutture. La ricerca di ISPRA, che si avvale di alte professionalità tecniche, fornisce basi solide per le decisioni a salvaguardia dell'ambiente, della sicurezza territoriale e quindi a tutela dei nostri cittadini". Lo dichiara il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, da Washington dove è in corso la ministeriale congiunta G20 Finanze, Clima, Ambiente, Esteri e Banche centrali.
Sono stati acquisiti i primi dati preliminari del progetto PNRR MER "A16 – A18" per la mappatura degli habitat costieri italiani, disponibili attraverso la piattaforma cartografica WebGIS Virgeo . Il progetto si inserisce nell'ambito della Missione 2 del PNRR, dedicata alla "Rivoluzione verde e transizione ecologica", e in particolare nell'Investimento 3.5, che mira al ripristino e alla protezione dei fondali e degli habitat marini. L'obiettivo principale è la mappatura dettagliata delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, habitat marini fondamentali per la biodiversità. Il progetto utilizza tecnologie avanzate come immagini satellitari ad altissima risoluzione, sensori LiDAR topografici e batimetrici, oltre a veicoli autonomi (AUV), per creare una banca dati ad alta risoluzione utile alla gestione e tutela degli ecosistemi marino-costieri.
L’invasione del granchio blu nel Delta del Po ha stravolto l’intero comparto della venericoltura nell’Alto Adriatico. Il predatore Callinectes sapidus ha sconvolto intere comunità di donne e uomini che vivevano direttamente o indirettamente di Vongole veraci e che, dall’oggi al domani, si sono trovati disarmati e impreparati nell’affrontare una ardua sfida, complicata e di difficile soluzione. Nonostante l’onorevole impegno delle istituzioni tutte, delle associazioni di categoria, dei consorzi, delle cooperative e delle imprese, oggi vi è una presa di coscienza collettiva che occorre reagire prontamente con dedizione, impegno e sacrifici al fine di perseguire precise strategie operative, ben cosci della necessità di dover coesistere con questo crostaceo.
Il Programma Nazionale Ripresa e Resilienza ha dedicato 2,1 miliardi di euro, per il miglioramento della gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e per lo sviluppo di tecnologie innovative per incentivare l’economia circolare a scala nazionale, con l’obiettivo di colmare i gap strutturali che, soprattutto al centro-sud costituiscono il vero ostacolo allo sviluppo di una gestione integrata. Il PNRR è prima di tutto un piano per obiettivi e in questo senso le riforme approvate (Strategia Nazionale per l’Economia Circolare e Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti) sono strumenti programmatici fondamentali per gli operatori pubblici e privati. Il Paese ha saputo rispondere con un elevato numero di progetti presentati sia dal settore pubblico che da quello provato. Il 2024 è un anno chiave nella attuazione degli investimenti e delle riforme del PNRR. La giornata sarà l'occasione per analizzare i progressi compiuti e le eventuali criticità emerse attraverso il confronto tra istituzioni e operatori.
Ad ottobre ISPRA ha partecipato alla campagna oceanografica PER24 con la Nave da Ricerca Gaia Blu nel sud del Mar Adriatico. La campagna, finalizzata allo svolgimento di attività scientifica per valutare le alterazioni indotte dall'attività umana sugli ecosistemi bentonici marini, si inserisce nell'ambito della Marine Strategy Framework Directive (MSFD). PER24 è multidisciplinare e coinvolge vari Istituti del CNR, Università delle Marche e altri istituti scientifici. Il suo scopo è raccogliere dati che possano migliorare la comprensione degli indicatori di Good Environmental Status (GES) nelle matrici biotiche ed abiotiche, e dei processi che modificano questi GES, seguendo le linee guida della MSFD. Questa profonda conoscenza aiuterà policy-makers, stakeholders e altri operatori nel settore pubblico e privato a sviluppare metodi d’intervento per il miglioramento dello stato ambientale degli ecosistemi marini.
La Senatrice Simona Petrucci ha incontrato oggi, nella nostra sede di Roma, il Presidente Stefano Laporta, il Direttore Generale Maria Siclari e un gruppo di ricercatori e tecnologi dell’Istituto. Gli esperti hanno presentato le principali attività dell’ISPRA, fornendo un quadro dell’impegno e delle molteplici competenze che caratterizzano il loro lavoro a supporto del Paese e delle sfide ambientali che deve prepararsi ad affrontare. La Senatrice Petrucci ha dichiarato: "Sul disegno di Legge sul dissesto idrogeologico, che discuteremo a breve in Commissione Ambiente, sono certa che l'ISPRA potrà dare il suo apporto tecnico-scientifico. E anche in vista della stesura della prima Legge italiana sul Clima il contributo dell'Istituto giocherà un ruolo importante per raggiungere l'obiettivo comune di un Paese pronto ad affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici. Questo è solo il primo di una serie di incontri in cui ci confronteremo sulle principali tematiche ambientali, dando vita a una collaborazione proficua per il futuro del nostro Paese.” Il Direttore Generale Maria Siclari ha sottolineato: “La formazione in ambito geologico della Senatrice Petrucci fa di lei un’interlocutrice chiave per supportare le attività dell’Istituto. Siamo orgogliosi di mostrare il nostro lavoro, frutto dell’impegno dei nostri ricercatori sia in laboratorio che sul campo.” Galleria fotografica
Dal 29 al 31 ottobre 2024, si terrà a Roma, presso la FAO, il workshop internazionale "Spatial management for aquaculture planning: Defining needs for assisting countries", organizzato congiuntamente da FAO e ISPRA. L'evento riunirà alcuni tra i principali esperti internazionali provenienti da vari paesi del mondo, ricercatori ISPRA (Area BIO-AMC) e specialisti FAO, offrendo un’opportunità unica di discussione e confronto per la definizione di una Roadmap per facilitare i processi di pianificazione spaziale marittima applicata all’acquacoltura.
Lo scorso 9 ottobre, in occasione della country visit dell’Agenzia Europea dell’Ambiente in Italia , è stato firmato il Memorandum of Understanding tra l’ISPRA e l’Agenzia Europea dell’Ambiente, della durata di 18 mesi, con lo scopo di favorire la cooperazione tra il Paese e l’Agenzia nell’ambito del Copernicus Land Monitoring Service (CLMS) e definendone le modalità. Le attività di cooperazione, di cui si evidenzia l’opportunità per consolidare la collaborazione con l’EEA in materia di informazione, formazione e sviluppo di prodotti di monitoraggio basati sulle necessità degli utenti nazionali, si inseriscono nel quadro di National Collaboration Programme che le Entrusted Entities europee stanno sottoscrivendo con gli Stati Membri su indicazione della Commissione Europea.