Carta nazionale di copertura del suolo
ISPRA in quanto Punto Focale Nazionale (NFP) della rete Eionet dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) e in accordo al processo di modernizzazione avviato dall’EEA della rete Eionet, coordina attraverso il gruppo tematico Eionet Support to Copernicus land monitoring il flusso di dati a livello nazionale del servizio di monitoraggio del territorio del programma Copernicus (CLMS) e in quanto tale realizza dati e cartografia di uso e copertura del suolo con elevata risoluzione spaziale e tematica che costituiscono il riferimento nazionale per la conduzione di analisi sullo stato del territorio e del paesaggio e per lo studio di processi naturali e antropogenici. Tutti i prodotti vengono aggiornati periodicamente sulla base della disponibilità di nuovi dati e servizi nazionali e provenienti dal programma Copernicus.
Tutta la produzione cartografica è in formato raster con risoluzione spaziale di 10 metri e sistema di classificazione di uso e copertura in linea con le indicazioni europee del Gruppo EAGLE e con il sistema di classificazione MAES (per la sola carta riferita alle tipologie di ecosistemi).
- Carta di copertura del suolo 2012 basata su dati Copernicus, dati ISPRA e dati regionali.
La carta è ottenuta dall’integrazione di dati di copertura del suolo disponibili per il territorio nazionale. In particolare, sfrutta numerosi dati del Servizio di Land monitoring del programma Copernicus, con riferimento alla componente di Priority Area Monitoring (Urban Atlas, Riparian Zones, Natura 2000) e Land Cover and Land Use Mapping (CORINE Land Cover, High Resolution Layers), la Carta Nazionale del Consumo di Suolo di ISPRA e carte regionali di copertura del suolo (Puglia, Lazio, Abruzzo, Veneto, Liguria, Basilicata e Lombardia). La carta è riferita al 2012, anno rispetto al quale è disponibile il maggior numero di dati.
- Carta di copertura del suolo (anni 2012, 2018, 2020 e 2021) basata su dati Copernicus e su dati ISPRA
La carta è ottenuta dall’integrazione della Carta Nazionale del Consumo di Suolo di ISPRA e dei dati del Servizio di monitoraggio del territorio del programma Copernicus, con riferimento alla componente Priority Area Monitoring (Urban Atlas, Riparian Zones, Natura 2000) e Land Cover and Land Use Mapping (CORINE Land Cover, High Resolution Layers, CLC+ Backbone). In particolare, la cartografia del 2012 utilizza dati Copernicus 2012 e la Carta Nazionale del Consumo di Suolo ISPRA del 2012. Le cartografie degli anni successivi derivano da dati Copernicus 2018 e dalla Carta Nazionale del Consumo di Suolo ISPRA degli anni di riferimento. Tali prodotti cartografici consentono la conduzione di analisi diacroniche connesse con l’evoluzione della copertura del suolo in Italia.
- Carta di copertura del suolo 2018 su base Sentinel e dati ISPRA
La carta è realizzata da ISPRA tramite classificazione di immagini del programma Copernicus Sentinel-1 e Sentinel-2 per il 2018, sfruttando come dato di supporto la Carta Nazionale del Consumo di Suolo 2018.
- Carta di uso del suolo (anni 2012, 2018, 2022 e 2023)
La carta è ottenuta dall’integrazione dei dati del Servizio di Monitoraggio del territorio del Programma Copernicus. Analogamente alle cartografie di copertura del suolo dal 2012 al 2021, la cartografia del 2012 utilizza dati Copernicus 2012 e la Carta Nazionale del Consumo di Suolo ISPRA del 2012. Le cartografie degli anni successivi derivano da dati Copernicus 2018 e dalla Carta Nazionale del Consumo di Suolo ISPRA degli anni di riferimento. Le due tipologie di prodotti (uso e copertura del suolo) sono confrontabili e integrabili rispetto a entrambe le date di riferimento.
- Carta nazionale di uso del suolo 2018 basata su classi LULUCF
La carta rappresenta uno dei prodotti relativi alla nuova suite di prodotti del CLC+. Essa deriva dall’integrazione di mappe regionali di uso del suolo (per Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio), carte forestali (per Piemonte e Valle d’Aosta) e dati del servizio di Land Monitoring di Copernicus (Urban Atlas, Coastal Zones, Natura 2000 e CORINE Land Cover), unite previa conversione nelle categorie LULUCF relative agli inventari nazionali dei gas serra e proposte dal gruppo EAGLE.
- Carta nazionale delle tipologie di ecosistemi (anni 2012 e 2018)
La carta è ottenuta a partire dall’integrazione dei dati Copernicus e della Carta Nazionale del Consumo di Suolo ISPRA, utilizzando il medesimo approccio adottato per le carte di uso e copertura del suolo (dal 2012 al 2023) e fa riferimento alla classificazione delle principali categorie di ecosistemi MAES (Mapping and Assessment of Ecosystems and their Services) su cui sono basati anche molti dei servizi della componente Priority Area Monitoring del Programma Copernicus.