Paleobestiari Fantastici
- https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/museo/calendario-eventi/2019/paleobestiari-fantastici
- Paleobestiari Fantastici
- 2019-05-11T10:30:00+01:00
- 2019-05-30T10:30:00+01:00
- Quando dal 11/05/2019 10:30 al 30/05/2019 10:30 (Europe/Berlin / UTC100)
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Il Sistema Museale di Ateneo e Dioniso nella Botte presentano la mostra Paleobestiari Fantastici.
Le opere di Francesco Cornacchia e Davide Saba sono esposte all’interno della Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini” dall’11 maggio al 30 giugno 2019.
Riferendosi all’antica tradizione dei bestiari, i due artisti hanno creato un catalogo di esseri immaginari, lasciandosi ispirare dai fossili presenti nelle sale: pesci, cicadee, mammut e dinosauri, testimonianze di un passato ormai remoto.
I loro stili, differenti e contrastanti, si incontrano e si scontrano nelle sale, creando due percorsi paralleli che esemplificano i mille mondi possibili in cui la natura può evolvere.
Cornacchia utilizza una tecnica grafica e d’impatto, che emerge con forza e colore. Saba adopera invece un approccio evocativo, che genera esemplari in formazione, sfuggenti.
Simboli e segni sconosciuti s’intrecciano così a forme nuove, lontane da una comune interpretazione. Forse queste creature sono prove di ere arcaiche e oscure, o forse sono presagi di specie future, che sostituiranno la nostra una volta che l’autodistruzione, intrinseca nella razza umana e nei suoi atti violenti contro sé stessa e contro l’ambiente, avrà concluso il suo corso. Ma questi “Paleobestiari” non sono un memento mori, anzi, il messaggio che contengono è vitale e positivo
Grazie all’arte, i reperti della Collezione riacquistano il movimento e l’energia di cui sono stati privati per secoli, ricordandoci che i fossili sono stati vivi un tempo, esattamente come lo siamo noi in questo momento, e che ci sarà qualcosa di diverso, ma ugualmente organico, potente e fantastico, anche dopo di noi.
La mostra Paleobestiari Fantastici è la terza tappa del progetto di Dioniso nella Botte In Studiis Artistarum, che mette a confronto i luoghi della scienza storici con l’arte contemporanea.