Trekking scientifico "Il Drizzagno e l’ansa morta di Spinaceto lungo il Tevere, caratteri geologici ed ecosistemi fluviali a confronto"
Durante l’escursione verranno descritti i caratteri geologici e geomorfologici del territorio e i cambiamenti sia all’ambiente che all’ecosistema indotti dalle attività umane. Dal punto di osservazione del Ponte monumentale di Mezzocammino, sul GRA, è possibile vedere l’opera del taglio dell’ansa di Spinaceto del Tevere, il cosiddetto Drizzagno.
- https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2021/06/trek-scientifico-il-drizzagno-e-l2019ansa-morta-di-spinaceto
- Trekking scientifico "Il Drizzagno e l’ansa morta di Spinaceto lungo il Tevere, caratteri geologici ed ecosistemi fluviali a confronto"
- 2021-06-04T16:00:00+01:00
- 2021-06-04T18:30:00+01:00
- Durante l’escursione verranno descritti i caratteri geologici e geomorfologici del territorio e i cambiamenti sia all’ambiente che all’ecosistema indotti dalle attività umane. Dal punto di osservazione del Ponte monumentale di Mezzocammino, sul GRA, è possibile vedere l’opera del taglio dell’ansa di Spinaceto del Tevere, il cosiddetto Drizzagno.
- Quando il 04/06/2021 dalle 16:00 alle 18:30 (Europe/Berlin / UTC100)
- Dove Roma, Ponte di Mezzocammino, via Ostiense
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L’opera ha completato l’importante progetto di sistemazione idraulica avviato alla fine del ‘800 con la costruzione dei “Muraglioni” eliminando la grande ansa di Spinaceto che, da quel momento, è stata abbandonata dalle acque fluviali. Grazie al materiale documentale conservato negli archivi, è possibile ricostruire l’immenso lavoro per la realizzazione dell’opera, della quale molte tracce sono ancora oggi visibili. Tuttavia, nonostante il forte impatto antropico e il pesante condizionamento della presenza della più importante via di comunicazione di Roma, il Grande Raccordo Anulare, sarà possibile osservare dei lembi di vegetazione naturale (con molte specie tipiche degli ambienti fluviali presenti nella lista degli habitat protetti all’interno della Direttiva Habitat quali le foreste e boscaglie a salice e pioppo) oltre a piante naturalizzate come platani e gelsi ed invasive come la robinia; sarà poi possibile camminare nell’antico letto del fiume e “toccare con mano” i sedimenti trasportati dal Tevere nell’arco dei tempi geologici e poter “ricostruire” il percorso del fiume anche grazie ai residui di vegetazione ancora presenti sulle sponde fluviali ormai abbandonate.
Abbigliamento: si consigliano pantaloni lunghi e scarpe da ginnastica o da trekking