Diverse values of nature and people
Il 21 aprile, a Roma, presso la Sala delle Bandiere della sede italiana del Parlamento UE si terrà una conferenza per la presentazione dell'ultima pubblicazione dell'IPBES dal titolo “Assessment Report on the Different Value and Valuation of Nature”.
Nel corso della giornata si discuterà dei "diversi valori della natura" e di alcune sfide chiave per il futuro della conservazione della biodiversità.
- https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2023/04/diverse-values-of-nature-and-people
- Diverse values of nature and people
- 2023-04-21T09:00:00+02:00
- 2023-04-21T13:00:00+02:00
- Il 21 aprile, a Roma, presso la Sala delle Bandiere della sede italiana del Parlamento UE si terrà una conferenza per la presentazione dell'ultima pubblicazione dell' IPBES dal titolo “ Assessment Report on the Different Value and Valuation of Nature ”. Nel corso della giornata si discuterà dei "diversi valori della natura" e di alcune sfide chiave per il futuro della conservazione della biodiversità.
- Quando il 21/04/2023 dalle 09:00 alle 13:00 (Europe/Berlin / UTC200)
- Dove Roma, Sala delle Bandiere della sede italiana del Parlamento UE, Via IV Novembre 14
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Il rapporto IPBES “Assessment Report on the Different Values and Valuation of Nature”, redatto da 82 esperti di scienze sociali, economiche e umanistiche, afferma che il modo in cui la natura viene valutata e considerata nelle decisioni politiche ed economiche è un fattore chiave della crisi globale della biodiversità e dei principali problemi socio-ecologici. Secondo il rapporto IPBES, la prevalente attenzione del mercato ai profitti a breve termine e alla crescita economica tout court ha privilegiato la produzione in modo intensivo di alimenti e fibre e trascurato i molteplici valori e benefici della natura, da quelli ecologici (tra cui: mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, regolazione del ciclo dell'acqua e riduzione dei rischi associati ai disastri naturali) a quelli relazionali (come quelli spirituali, culturali ed emozionali). Questi ultimi, in particolare, rappresentano spesso le motivazioni più forti e più comuni nelle lotte dei cittadini per proteggere le specie, gli ecosistemi o anche singoli organismi.
L’asimmetria delle attenzioni del mercato rispetto alle diverse categorie di valori ha portato, secondo il rapporto, a decisioni sbagliate che hanno ridotto il benessere delle persone e concorso alle crisi della natura e del clima.
Per comprendere meglio i tanti modi in cui le persone concepiscono e apprezzano la natura, il rapporto IPBES dice che bisogna guardare attraverso quattro prospettive diverse: vivere dalla natura, vivere con la natura, vivere nella natura, vivere come natura. Vivere dalla natura sottolinea la capacità della natura di fornire risorse per sostenere i mezzi di sussistenza, i bisogni e i desideri delle persone, come cibo e beni materiali. Vivere con la natura si concentra sulla vita "diversa da quella umana", come il diritto intrinseco di ogni specie vegetale o animale di prosperare indipendentemente dai bisogni umani. Vivere nella natura si riferisce all'importanza della natura come ambiente per il senso del luogo e dell'identità delle persone. Vivere come natura vede il mondo naturale come una parte fisica, mentale e spirituale di se stessi.
Al meeting interverranno il Presidente di ISPRA, Stefano Laporta, e il Direttore Generale di ISPRA, Maria Siclari. E' stato invitato a portare gli indirizzi di saluto il Direttore Generale del MASE, Oliviero Montanaro. La prima parte della conferenza prevede una intervista della giornalista della RAI Sonia Filippazzi al Segretario esecutivo dell'IPBES Anne Larigauderie.
Chiuderanno i lavori due tavole rotonde in cui esperti della conservazione della biodiversità discuteranno oltre che dei "diversi valori della natura", di alcune sfide chiave per il futuro della conservazione della della biodiversità: integrazione tra diversità di concezioni e visioni della natura e tra diversi sistemi di conoscenza; convergenza delle dinamiche semantiche ed ecologiche delle scienze umane e sociali e delle scienze fisiche e naturali; sviluppo dell'interfaccia tra scienza e politica.
Questa ultima sessione della giornata sarà moderata dalla nota giornalista ambientale Cristina Nadotti, de La Repubblica.