SEEMLA national workshop
- https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2016/11/seemla-national-workshop
- SEEMLA national workshop
- 2016-11-09T09:30:00+01:00
- 2016-11-09T13:00:00+01:00
- Quando il 09/11/2016 dalle 09:30 alle 13:00 (Europe/Berlin / UTC100)
- Dove Roma
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Scopo del progetto SEEMLA è realizzare un modello sostenibile di utilizzo delle biomasse provenienti da terreni marginali (MagL), il cui impiego non costituisca un rischio per l’ambiente ma che sia piuttosto in grado di migliorare i servizi ecosistemici generali delle aree.
L’utilizzo di terreni marginali, non impiegati per la produzione di cibo o mangimi, contribuirebbe alla mitigazione della crescente competizione tra produzione alimentare tradizionale e produzione di risorse biologiche rinnovabili su terreni coltivabili.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
- La promozione della riconversione di terre marginali per la produzione di bioenergia attraverso il coinvolgimento diretto degli agricoltori e dei forestali
- La promozione delle culture energetiche su terre marginali
- Il rafforzamento delle piccole filiere locali
I principali gruppi a cui si rivolgono le attività di progetto sono sono le autorità regionali e i proprietari pubblici o privati di terre marginali, i quali possono fornire il know-how sui terreni disponibili e sono responsabili della gestione degli stessi. Inoltre il progetto vede come importanti destinatati, fondamentali per il successo di SEEMLA, anche i tecnici forestali, gli agricoltori e tutta quella parte di società civile comunque interessata dalla trasformazione delle terre marginali in colture energetiche.
La sfida iniziale del progetto è innanzitutto quella di definire cosa sono le terre marginali per poi sviluppare e ottimizzare i sistemi di coltivazione per alcuni siti speciali. Il progetto si concentra sia su colture energetiche già esistenti sia sulla creazione di nuove piantagioni partendo da un’analisi delle buone pratiche esistenti e sulla possibilità di un loro miglioramento dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. In un secondo momento il modello individuato verrà trasferito su aree studio selezionate, che serviranno per sperimentare concretamente il modello in Lusazia (Germania), Est Macedonia e Tracia (Grecia) e Vinnitsa, Poltava Volyn e Lviv (Ucraina).
Da queste esperienze e dal know - how acquisito verranno realizzati linee guida e i manuali, utili non solo per attrarre nuovi stakeholder ma anche per comunicare i risultati del progetto.
Gli impatti che si prevedono grazie al progetto sono l’aumento della produzione di bioenergia e degli investimenti in nuove tecnologie, con conseguente aumento dei redditi degli agricoltori e implementazione di nuove misure politiche.