Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità
La “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità” indetta dalle Nazioni Unite con una risoluzione del 1995 si celebra ogni anno il 17 giugno.
Il tema proposto per il 2023 è Her Land. Her Rights. La UNCCD sollecita con forza un maggiore accesso ai diritti su quel suolo che molto spesso le donne coltivano ma sul quale altrettanto spesso non hanno sufficienti diritti al suo possesso o comunque alla sua gestione e inoltre sono sovente le prime vittime della desertificazione.
L’attenzione nei confronti del ruolo delle donne nella gestione diretta del suolo della UNCCD negli ultimi anni è assai cresciuta, con l’adozione nel 2017 di un Gender Action Plan, prima, e poi con azioni volte a sostenere i governi nazionali ad adottare opportuni strumenti per promuovere l’uguaglianza di genere e l’accesso ai diritti, fino ad ospitare durante la COP 15 ad Abidjan nel 2022 una riunione di donne particolarmente impegnate nella politica e nell’economia (Women Caucus) per ribadire che la fruizione dei diritti di possesso e di gestione del suolo è la chiave fondamentale per la lotta alla desertificazione e per l’attuazione dell’Agenda 2030, alla luce della considerazione che benessere umano dipende dalle buone condizioni ambientali.
- https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2023/06/giornata-mondiale-contro-la-desertificazione-e-la-siccita
- Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità
- 2023-06-17T00:00:00+02:00
- 2023-06-17T23:59:59+02:00
- La “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità” indetta dalle Nazioni Unite con una risoluzione del 1995 si celebra ogni anno il 17 giugno. Il tema proposto per il 2023 è Her Land. Her Rights . La UNCCD sollecita con forza un maggiore accesso ai diritti su quel suolo che molto spesso le donne coltivano ma sul quale altrettanto spesso non hanno sufficienti diritti al suo possesso o comunque alla sua gestione e inoltre sono sovente le prime vittime della desertificazione. L’attenzione nei confronti del ruolo delle donne nella gestione diretta del suolo della UNCCD negli ultimi anni è assai cresciuta, con l’adozione nel 2017 di un Gender Action Plan, prima, e poi con azioni volte a sostenere i governi nazionali ad adottare opportuni strumenti per promuovere l’uguaglianza di genere e l’accesso ai diritti, fino ad ospitare durante la COP 15 ad Abidjan nel 2022 una riunione di donne particolarmente impegnate nella politica e nell’economia (Women Caucus) per ribadire che la fruizione dei diritti di possesso e di gestione del suolo è la chiave fondamentale per la lotta alla desertificazione e per l’attuazione dell’Agenda 2030, alla luce della considerazione che benessere umano dipende dalle buone condizioni ambientali.
- Quando 17/06/2023 (Europe/Berlin / UTC200)
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Come evidenziato dallo studio realizzato dalla UNCCD “Gli impatti differenziati della desertificazione, del degrado del suolo e della siccità su donne e uomini”, l'uguaglianza di genere rimane un affare incompiuto in ogni parte del mondo. Per esempio:
- quasi la metà della forza lavoro agricola globale è di sesso femminile, eppure meno di un proprietario terriero su cinque nel mondo è donna.
- il diritto delle donne di ereditare la proprietà del marito continua a essere negato in oltre 100 paesi in base a leggi e pratiche consuetudinarie, religiose o tradizionali.
- a livello globale, le donne trascorrono già complessivamente 200 milioni di ore al giorno raccogliendo acqua. In alcuni paesi, un singolo viaggio per andare a prendere l'acqua può richiedere più di un'ora.
L’Italia è tra i paesi affetti da desertificazione, fenomeno in crescente espansione in diverse aree europee, sotto gli effetti combinati dei cambiamenti climatici e della gestione insostenibile del suolo.
Questa situazione ha stimolato la Commissione Europea a emanare nel novembre 2022 la Strategia Europea sul Suolo al 2030, in vista di una Soil Health Law in via di preparazione, dove tali processi sono chiaramente considerati come prioritari.
Anche nel nostro Paese, dove i diritti fondamentali sono comunque riconosciuti e tutelati dalla Costituzione, è necessario continuare a rafforzare la presenza femminile nei settori della conoscenza scientifica, indispensabile a garantire una gestione delle risorse naturali, e in particolare del suolo, sostenibile e giusta e assicurare un’adeguata partecipazione ai processi decisionali a tutti i livelli.