Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Ottobre

ISPRA partecipa al Progetto CIRAN

Esiste un’attività mineraria sostenibile? In Europa si sta lavorando molto per renderlo possibile e a questo sforzo sta partecipando, dal 2023, anche ISPRA con il progetto CIRAN (CrItical RAw materials extraction in enviroNmentally protected areas - HORIZON-CL4-2022-RESILIENCE-01-03). Coordinato da INTRAW (International Raw Materials Observatory) in collaborazione con i Servizi Geologici Europei, CIRAN si sta impegnando per trovare soluzioni tra alternative ambientali a basso impatto, strategie di  sostenibilità e accettabilità sociale in modo da poter individuare Protocolli e Linee Guida che rendano possibile la coltivazione di quei materiali rari e strategici indispensabili per l’Europa per compiere la transizione energetica e per fare fronte ai problemi di approvvigionamento derivati dall’attuale situazione geopolitica.

Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali

13/10/2024
La Giornata internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali, conosciuta in tutto il mondo come International Day for Disaster Risk Reduction , si celebra il 13 ottobre. La giornata nasce per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989. L’obiettivo dell’istituzione di tale giornata è mandare un importante segnale ai Governi di tutti i paesi del mondo nonché alle organizzazioni internazionali e alla popolazione globale, per riflettere sulla sempre maggiore frequenza e consistenza con cui si verificano le catastrofi naturali. Tra i compiti istituzionali dell'ISPRA c'è la raccolta, elaborazione e diffusione di mappe e dati sul dissesto idrogeologico riferiti all’intero territorio nazionale, mettendoli a disposizione del Paese per la prevenzione e mitigazione del rischio. In particolare, ISPRA in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, realizza l’ Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia , in cui sono state censite, ad oggi, oltre 634.000 frane che rappresentano i 2/3 di quelle europee.

Riserva Naturale Regionale Tor Caldara. Geodiversità, biodiversità e storia

Il reportage sulla Riserva Naturale di Tor Caldara realizzato da ISPRA evidenzia la relazione tra geodiversità e biodiversità. Minerali, rocce, fossili, suoli, sedimenti, forme del terreno, nonché i processi geologici e morfogenetici che si verificano sulla Terra e gli elementi idrologici che la caratterizzano, come fiumi e laghi, costituiscono infatti non solo gli elementi caratterizzanti dei paesaggi, ma anche la base su cui la biodiversità può prosperare.

La biodiversità e lo studio del DNA ambientale: ISPRA nell’International Bar Code of Life

Immaginiamo di camminare su un sentiero di campagna, prelevare un bicchiere d’acqua da un ruscello o una zolla dal terreno ed essere in grado, dopo alcune analisi genetiche rapide e dal costo contenuto, di avere i nomi di tutte le specie viventi conosciute che hanno lasciato delle “tracce biologiche” nei campioni raccolti. Quanto descritto è possibile perché ogni forma di vita disperde nell’ambiente “residui di DNA” o DNA ambientale (e-DNA) che si origina, ad esempio, dalla desquamazione della pelle, dai peli, dai liquidi biologici, dai tessuti, dal muco, dalle feci. Il DNA fuori dall’organismo vivente, va incontro a fenomeni di degradazione ma, nonostante ciò, i frammenti rimanenti sono sufficienti a dare informazioni genetiche rilevanti per gli studiosi. Il DNA ambientale è quindi da intendersi come l’insieme delle molecole di DNA presenti in un campione prelevato da matrici non biologiche (ad esempio acqua, ghiaccio, terreno, …).

E' online l'Atlante dei Dati Ambientali. Edizione 2024

L' Atlante   offre una panoramica e una selezione dei principali dati ambientali in Italia, fornisce rappresentazioni cartografiche che mostrano la distribuzione sul territorio delle principali informazioni ambientali che, insieme a grafici, tabelle e testi, illustrano la situazione del nostro Paese.  L'obiettivo è quello di fornire informazioni territoriali accurate e aggiornate su temi quali il suolo, l'acqua, la biodiversità, l'aria, il clima, i rifiuti, l'energia e gli impatti ambientali delle attività umane e, allo stesso tempo, di aiutare a prendere coscienza delle sfide ambientali che ci attendono e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di ripristino degli ecosistemi degradati. L’Atlante si articola in sei sezioni tematiche: geosfera, idrosfera, biosfera, atmosfera, cambiamenti climatici e antroposfera.

Incontri sulla V.I.A. - Puntata n.3

Incontro con Antonino Viviano dell’Autorità Portuale di Sicilia Occidentale e Luisa Nicoletti- ISPRA L’Autorità Portuale è un Proponente, cioè un Ente che presenta un progetto a Valutazione di Impatto Ambientale. Il prolungamento di un molo all’interno di un porto può determinare impatti anche a grandi distanze dal luogo in cui viene realizzato. Parleremo di analisi ambientali necessarie nella progettazione di un’infrastruttura costiera, della compensazione ante operam su una prateria di Posidonia oceanica e dell’approccio necessario nell’analisi dell’ambiente marino. ISPRA studia ed approfondisce questa tematica Si parla di impatti in ambiente marino, morfodinamica, dragaggi, livello medio del mare, cigno nero, Linee guida ISPRA.

Kick off meeting del Progetto MONALISA

dal 01/10/2024 al 03/10/2024 Sassari,
Si tiene il 1 ottobre a Sassari il Kick off meeting del progetto MONALISA contro il degrado del suolo e la desertificazione con capofila il Nucleo Ricerca sulla Desertificazione dell’Università di Sassari. Il progetto MONALISA - MONitoring and Assessing prevention and restoration soLutIons to combat deSertificAtion è finanziato dal programma Horizon Europe (MISS-2023-SOIL-01-04) con circa 7,4 milioni di euro coinvolge un ampio consorzio internazionale composto da 20 partner, 2 partner associati e 1 entità affiliata, provenienti da 9 Paesi UE ed extra UE: Italia, Spagna, Francia, Danimarca, Grecia, Romania, Svizzera, Tunisia e Palestina.

Ricerca di revisori esterni per la settima edizione del GEO-7 dell’UNEP

L'UNEP è alla ricerca di revisori esterni che forniscano feedback, tra cui l'identificazione di eventuali problemi, dati o informazioni, da includere Second-Order Draft (SOD) del report Global Environment Outlook (GEO-7) e nel First-Order Draft (FOD) del Summary for Policy Makers (SPM).  La domanda può essere presentata tramite il portale delle domande entro il 15 ottobre 2024.

Energivori

Si informano le imprese energivore interessate che sono disponibili le linee guida per l’adempimento alla condizionalità green “investimento per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra” (articolo 6 del DM n.256 del 10 luglio 2024), al seguente link .

Manta River Project 2, l'evento conclusivo

25/10/2024 Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po, Porto Viro (Ro),
Si terrà venerdì 25 ottobre 2024 l'evento conclusivo del progetto " Manta River Project 2 ", che prevede la presentazione dei risultati degli studi per la valutazione dei quantitativi di microplastiche nel fiume Po. La presentazione degli esiti del progetto è a cura di  Adbpo , Arpae Emilia- Romagna e  Sapienza Università di Roma .  A seguire è in calendario una tavola rotonda per discutere e portare all'attenzione il problema dell'inquinamento da microplastiche nei corpi idrici fluviali, alla presenza di ISPRA,  ISS ,  Legambiente ,  Federchimica PlasticsEurope Italia , e  Corepla .

Incontri sulla V.I.A. - Puntata n.4

Incontro con Margherita Latronico e Marilena Di Stefano di VESTAS Gli impianti eolici sono un asset fondamentale nella produzione di energia rinnovabile. Vestas ci parla di quali target deve raggiungere la produzione di energia eolica anche in offshore. Come si procede per progettare un impianto eolico? Servono monitoraggi pluriennali per verificare l’impatto sulla biodiversità, sul paesaggio e sul contesto sociale. Si parla di torri alte 200m con turbine di nuova generazione, a lenta rotazione e basse emissioni sonore, con sistemi di videocamere e radar collegati a dissuasori acustici per la fauna. Si parla anche di economia circolare, per avere zero rifiuti entro il 2040 nella catena di produzione dell’eolico (progettazione, operazioni e recupero dei materiali) e dare energia pulita alle famiglie. Video Spotify

Conclusa a Cali la COP16 sulla biodiversità

dal 21/10/2024 al 01/11/2024 Cali,
"La biodiversità è fondamentale per il benessere umano, un pianeta sano e la prosperità economica per tutte le persone, anche per vivere bene in equilibrio e in armonia con Madre Terra. Ne dipendiamo per cibo, medicine, energia, aria e acqua pulite, sicurezza dai disastri naturali, nonché svago e ispirazione culturale, e supporta tutti i sistemi di vita sulla Terra". Questa dichiarazione aveva aperto il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework  (KM-GBF) del 2022, l'accordo approvato al termine della quindicesima riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, CBD), nota come COP15. Il KM-GBF contempla quattro obiettivi (goal) che stabiliscono una visione per il 2050 di un mondo che “vive in armonia con la natura” e 23 traguardi (target) “orientati all'azione”, da conseguire entro il 2030, per “arrestare e invertire il declino della biodiversità”, il quale nonostante questo riconoscimento, continua senza sosta.

Materie prime critiche: a Speciale TG1 intervista al Direttore generale ISPRA

A Speciale Tg1 del 15 ottobre il Direttore generale ISPRA Maria Siclari ha parlato dell'importanza delle materie prime critiche che hanno un valore strategico per l'economia del Mondo e dell'Europa e sono fondamentali per garantire il funzionamento di alcuni settori industriali. In totale sono 76 le miniere ancora attive in Italia , 22 relative a materiali che rientrano nell’elenco delle 34 materie prime critiche dell’UE. In 20 di queste, si estrae feldspato,  minerale essenziale per l’industria ceramica e in   2 la fluorite   che ha un largo uso nell’industria dell’acciaio, dell’alluminio, del vetro, dell’elettronica e della refrigerazione.  Intervista al minuto 0:36:40

ISPRA partecipa alla campagna oceanografica PER24 del CNR

Ad ottobre ISPRA ha partecipato alla campagna oceanografica PER24  con la Nave da Ricerca Gaia Blu nel sud del Mar Adriatico. La campagna, finalizzata allo svolgimento di attività scientifica per valutare le alterazioni indotte dall'attività umana sugli ecosistemi bentonici marini, si inserisce nell'ambito della Marine Strategy Framework Directive (MSFD). PER24 è multidisciplinare e coinvolge vari Istituti del CNR, Università delle Marche e altri istituti scientifici. Il suo scopo è raccogliere dati che possano migliorare la comprensione degli indicatori di Good Environmental Status (GES) nelle matrici biotiche ed abiotiche, e dei processi che modificano questi GES, seguendo le linee guida della MSFD. Questa profonda conoscenza aiuterà policy-makers, stakeholders e altri operatori nel settore pubblico e privato a sviluppare metodi d’intervento per il miglioramento dello stato ambientale degli ecosistemi marini.

Primi dati straordinari dalla mappatura degli habitat costieri nell’ambito del progetto PNRR MER

Sono stati acquisiti i primi dati preliminari del progetto PNRR MER "A16 – A18" per la mappatura degli habitat costieri italiani, disponibili attraverso la piattaforma cartografica WebGIS Virgeo . Il progetto si inserisce nell'ambito della Missione 2 del PNRR, dedicata alla "Rivoluzione verde e transizione ecologica", e in particolare nell'Investimento 3.5, che mira al ripristino e alla protezione dei fondali e degli habitat marini. L'obiettivo principale è la mappatura dettagliata delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, habitat marini fondamentali per la biodiversità. Il progetto utilizza tecnologie avanzate come immagini satellitari ad altissima risoluzione, sensori LiDAR topografici e batimetrici, oltre a veicoli autonomi (AUV), per creare una banca dati ad alta risoluzione utile alla gestione e tutela degli ecosistemi marino-costieri.

ISPRA partecipa al Progetto ARTEMIS

ARTEMIS ha l’obiettivo di promuovere il ripristino e la conservazione delle praterie di fanerogame marine nel Mediterraneo, grazie allo sviluppo e all’implementazione di protocolli innovativi e attraverso l’uso  di particolari strumenti finanziari a sostegno di tali interventi, come i PES (Pagamenti per Servizi Ecosistemici). Attraverso quattro progetti pilota nell’area EU-MED, ARTEMIS si pone l’obiettivo di fornire risultati tangibili per la valorizzazione del patrimonio naturale marino, con iniziative che vanno dal trapianto delle praterie in aree danneggiate alla loro protezione, conservazione e manutenzione. ISPRA contribuirà al progetto come “partner scientifico”, mettendo a disposizione del consorzio le sue competenze e la sua esperienza sul ripristino delle praterie di   Posidonia oceanica, sulla valutazione dei servizi ecosistemici forniti da queste praterie e sulle sinergie tra le migliori pratiche e i modelli di governance che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di ARTEMIS.

Kick Off meeting del Progetto AlpsLife Osservare globalmente, agire localmente

dal 07/10/2024 al 08/10/2024 Bolzano,
Si è tenuto il 7 e 8 ottobre a Bolzano il Kick Off meeting del progetto Interreg Alpine Space AlpsLife: Protect Alpine Life by monitoring and managing Alpine biodiversity for the future. “Observing globally, acting locally”. Il progetto si propone di sviluppare un sistema armonizzato per il monitoraggio e la gestione della biodiversità a scala alpina con l’obiettivo di garantirne una tutela efficace nel lungo termine.