Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale
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Parco Archeominerario di San SilvestroIl Parco Archeominerario di San Silvestro si estende su un’area di circa 450 ettari nell’entroterra della provincia di Livorno. In questa zona affiorano, oltre ai calcari, filoni porfirici associati a skarn e mineralizzazioni a solfuri metalliferi, coltivate a partire dall’epoca etrusca per l’estrazione di rame, ferro, piombo, argento e zinco. L’attività mineraria, seppur discontinua, ha attraversato varie epoche storiche, per concludersi definitivamente nel 1978. Il Parco racchiude quindi le testimonianze di carattere storico-archeologico e tecnico-minerario legate allo sfruttamento millenario dei suoi giacimenti metalliferi. La visita di due gallerie minerarie, una a piedi ed una a bordo di un treno appositamente ricostruito, consente di mettere in evidenza i caratteri geologici del territorio . Nella Valle dei Lanzi, cuore del Parco, spiccano i resti del villaggio di Rocca San Silvestro, fondato dai conti della Gherardesca per ospitare minatori e fonditori, ed abitato tra l’XI ed il XIV secolo. Una rete di sentieri collega i vari siti di visita del Parco.https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/museo/regioni/musei/parco-archeominerario-di-san-silvestrohttps://www.isprambiente.gov.it/logo.png
Apertura e orari:
Da giugno a settembre il Parco apre dal martedì alla domenica, nei mesi di
luglio e agosto è aperto anche il lunedì. Da marzo a maggio il parco è aperto
il fine settimana, nei giorni festivi e su prenotazione per gruppi e scuole.
Durante i mesi invernali si consiglia di chiamare l’Ufficio prenotazioni per
informazioni.
Riferimenti Cartografici:
Carta geologica della Regione Toscana, sezione n. 305120
Il Parco Archeominerario di San Silvestro si estende su un’area di circa 450 ettari nell’entroterra della provincia di Livorno. In questa zona affiorano, oltre ai calcari, filoni porfirici associati a skarn e mineralizzazioni a solfuri metalliferi, coltivate a partire dall’epoca etrusca per l’estrazione di rame, ferro, piombo, argento e zinco. L’attività mineraria, seppur discontinua, ha attraversato varie epoche storiche, per concludersi definitivamente nel 1978. Il Parco racchiude quindi le testimonianze di carattere storico-archeologico e tecnico-minerario legate allo sfruttamento millenario dei suoi giacimenti metalliferi. La visita di due gallerie minerarie, una a piedi ed una a bordo di un treno appositamente ricostruito, consente di mettere in evidenza i caratteri geologici del territorio . Nella Valle dei Lanzi, cuore del Parco, spiccano i resti del villaggio di Rocca San Silvestro, fondato dai conti della Gherardesca per ospitare minatori e fonditori, ed abitato tra l’XI ed il XIV secolo. Una rete di sentieri collega i vari siti di visita del Parco.