Rischi geologici in correlazione alle variazioni climatiche
Gli estremi meteo-climatici, che stiamo vivendo in questi anni, stanno avendo effetti negativi sulla società, sulla salute, sulle attività economiche e sul territorio; è pertanto fondamentale uno studio approfondito dei cambiamenti climatici, anche in funzione di una evoluzione del clima nel prossimo futuro. Attualmente, sul territorio italiano, è in corso un aumento delle temperature massime e minime giornaliere, collegato ad un aumento della temperatura media, in concomitanza con l’aumento della frequenza delle ondate di calore (triplicatesi negli ultimi 50 anni). Inoltre, tutto il territorio italiano, è caratterizzato da una forte diminuzione del numero di giorni poco piovosi, mentre la frequenza di quelli con precipitazioni intense, è in aumento in tutta Italia. Allo stesso tempo è evidente, in particolare per il sud Italia, una tendenza verso periodi di siccità di maggior durata. I dati rilevati a livello mondiale, ci dicono che il riscaldamento globale, che stiamo vivendo ai giorni nostri, è qualcosa di diverso rispetto ai cambiamenti climatici avvenuti nel passato. Nel passato infatti, ci sono state numerose variazioni del clima, caratterizzate da temperature medie globali anche molto più elevate rispetto a quelli di oggi, con picchi di temperature ben più alti dei nostri tempi. Tuttavia, i dati disponibili e la documentazione geologica sulle variazioni del clima sulla terra, ci dicono che la variabilità climatica di oggi, segue dei ritmi profondamente diversi rispetto a quelli del passato geologico. Lo studio dei ghiacciai, delle ricostruzioni climatiche polliniche, della dendrologia, ci permette di studiare l’evoluzione del clima nel tempo; tali studi mostrano come il clima della terra, sia sempre cambiato nel corso del tempo geologico, con oscillazioni continue e anche molto rilevanti. La significativa differenza tra il riscaldamento globale, avvenuto nel passato, rispetto a quello attuale, risulta evidente se si prende in considerazione la scala temporale nella quale avvengono i cambiamenti climatici; infatti mentre nel passato il clima cambiava in decine talora centinaia di migliaia di anni o addirittura milioni di anni, attualmente i tempi si sono notevolmente accorciati con una scala temporale di decenni o al massimo di secoli. Il principale responsabile di questa accelerazione dei cambiamenti climatici, è sicuramente l’uomo. Ma per poter definire le trasformazioni prodotte dall’attività umana sulla natura, è necessario ricostruire, con le necessarie approssimazioni dovute all’esiguità di prove a disposizione, il clima e le variazioni climatiche della Terra nel passato. Ma se il riscaldamento globale è dovuto all’attività dell’uomo, a cosa sono dovuti i picchi di calore prima della rivoluzione industriale? Periodi di caldo e di freddo si sono sempre susseguiti, tra questi, i più studiati sono;” Optimum Climatico Romano” e il “Periodo Caldo Medievale”, che fecero registrare temperature se non superiori, almeno pari a quelle che stiamo vivendo in questi anni. Unica cosa, che rende differente il periodo caldo romano e quello medievale da quello attuale, è la velocità con cui il riscaldamento si è verificato: tale velocità, nel periodo che stiamo vivendo, è molto maggiore rispetto a tutti gli altri casi di riscaldamento registrati negli ultimi tremila anni. Prima che l’uomo intervenisse massicciamente a modificare l’ambiente che lo circondava, le variazioni climatiche erano causate da fenomeni “naturali”, come i cicli solari, le oscillazioni della NAO e le eruzioni vulcaniche. Numerose ricerche, stanno mettendo in evidenza, come l’intervento dell’uomo abbia contribuito a modificare le variazioni climatiche ben prima della rivoluzione industriale, principalmente con una intensa opera di disboscamento a scala mondiale. Pertanto, per spiegare scientificamente i mutamenti climatici, bisogna studiare il clima e le variazioni climatiche avvenute nel passato, con la consapevolezza che tali oscillazioni climatiche, hanno avuto e avranno conseguenze rilevanti sulle società umane.