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Monitoraggio delle matrici aeriformi

Il monitoraggio delle matrici aeriformi (soil gas survey, misure di flusso, monitoraggio dell’aria ambiente) è sempre più utilizzato nell’ambito dei procedimenti di bonifica dei siti contaminati ai sensi della Parte Quarta del Titolo V del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., sia in fase di caratterizzazione ambientale, sia per l’esecuzione dell’analisi di rischio sito-specifica, sia per la progettazione degli interventi.
ISPRA e le ARPA, all’interno delle attività del Gruppo di Lavoro 9 bis del Sistema Nazionale Protezione Ambiente (SNPA), hanno elaborato una serie di documenti tecnici finalizzati a definire una procedura per la validazione da parte degli Enti di Controllo dei dati derivanti dalle misure dirette di aeriformi effettuate nei siti sottoposti a procedimento di bonifica e del loro corretto utilizzo nell’ambito del procedimento stesso. Nell’ambito delle attività del GdL è stato sviluppato il software Rome Plus che rappresenta lo strumento ufficiale validato da SNPA per l’applicazione delle indicazioni tecniche dei documenti.

I documenti prodotti dal GdL 9 bis sono quindi da considerarsi come supporto tecnico a disposizione delle Agenzie e degli operatori pubblici e privati del settore con le seguenti finalità:

  • fornire indicazioni tecniche condivise a livello nazionale per la progettazione delle indagini sperimentali su aeriformi (soil gas survey, misure di flusso) nell’ambito dei procedimenti di bonifica ai sensi della Parte Quarta del Titolo V del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e per la conduzione dei relativi campionamenti e misure in campo;
  • definire una procedura operativa condivisa a livello nazionale per l’utilizzo dei dati derivanti dalle misure sperimentali di aeriformi all’interno dell’Analisi di Rischio (AdR) dei siti contaminati basata su un approccio graduale di valutazione dei dati, in analogia a quanto indicato dai documenti USEPA (USEPA, 1996) e ASTM (ASTM, 2001), nonché dalla normativa di riferimento (D.Lgs. 152/06, Parte IV, Titolo V e s.m.i.)

Il software Rome Plus è liberamente scaricabile.

Nell'ambito delle attività previste dell’“Accordo di collaborazione per la promozione della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica nelle attività di bonifica e di riqualificazione ambientale” siglato ad ottobre 2020 tra Unione Energie per la Mobilità (UNEM) e ISPRA  sono state eseguite sperimentazioni di campo congiunte tra ISPRA, ARPAV, ARPAE, Eni R&D, Eni Rewind e Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sull’applicazione di diversi metodi di campionamento attivo e passivo dei gas interstiziali al fine di valutarne le prestazioni. Le sperimentazioni sono state condotte in due aree dei siti industriali di Porto Marghera e Ferrara caratterizzate dalla presenza di BTEX e solventi clorurati nel sottosuolo. I risultati delle sperimentazioni sono stati pubblicati nel Quaderno Ambiente e Società 30/2024.

Lo studio ha messo in evidenza l’utilità dei sistemi di campionamento passivo ad integrazione della rete di monitoraggio attivo degli aeriformi per renderla maggiormente rappresentativa ai fini di una migliore definizione delle sorgenti di contaminazione e dell’individuazione di vie preferenziali di migrazione/accumulo dei gas interstiziali. Tuttavia, i campionatori passivi sono meritevoli di ulteriori approfondimenti e sperimentazioni per superare alcune delle criticità riscontrate.

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Aggiornamento: febbraio 2025