Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Concordia 9 anni dopo: reimpiantata posidonia per oltre 1000 m2 e riparazione del coralligeno in corso

Due anni al termine della fase di recupero ambientale Oltre 2000 tonnellate di olio combustibile pesante stivate nei serbatoi della nave, 1351 m³ di acque grigie e nere, 41 m³ di oli lubrificanti, 280 litri di acetilene, 600 kg di grassi per apparati meccanici, 855 litri di smalto liquido, 50 litri di insetticida liquido, 1 tonnellata di ipoclorito di sodio (candeggina) e 25.000 tonnellate di cemento contenute in 14 mila sacchi necessari per raddrizzare la nave: è questo in termini di minacce ambientali l’incidente “Costa Concordia”,  la nave da crociera di oltre 114 mila tonnellate di peso (la più grande mai naufragata) che nel 2012 costò la vita a 32 passeggeri provocando inoltre un danno all’ecosistema marino di notevole entità.

Emissioni gas serra: nel 2020 stimata riduzione del 9.8% rispetto al 2019

Sulla base dei dati disponibili per il 2020, si stima una consistente riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale, prevalentemente a causa delle restrizioni dovute al COVID-19. Anche se si è ancora in attesa di avere tutte le informazioni necessarie per una stima definitiva, nello scorso anno le emissioni nel nostro Paese sono state inferiori del 9.8% rispetto al 2019 a fronte di una riduzione prevista del PIL pari all’8.9%.

Firmata convenzione tra MIBACT e ISPRA per la valorizzazione delle collezioni geologiche

Gli oltre 170 mila reperti del Museo di Geopaleontologia italiana “Quintino Sella” tornano fruibili alla comunità scientifica. È stata firmata dal Direttore Generale Musei del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Massimo Osanna, e dal Direttore generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Alessandro Bratti, la convenzione per la valorizzazione museale delle Collezioni geologiche e storiche del Servizio Geologico d’Italia.