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Biodiversita

Perdita di biodiversità: cambiare approccio, o i costi stimati saranno tra 10 e 25 mila miliardi di dollari all'anno
Perdita di biodiversità: cambiare approccio, o i costi stimati saranno tra 10 e 25 mila miliardi di dollari all'anno
23/12/2024

Approvati due Rapporti IPBES da 196 Paesi delle Nazioni Unite

Link al Nexus

Link al Transformative Change Report

Perdita di biodiversità e della disponibilità d’acqua, insicurezza alimentare, i rischi per la salute e i cambiamenti climatici? Come affrontarli? Quali decisioni prendere? Se perseguiamo gli approcci tradizionali, si genererebbero dei costi stimati.

E’ quanto emerge dai due rapporti di valutazione dell’IPBES, l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, approvati il 16 dicembre scorso da scienziati, esperti e rappresentanti dei governi di 196 Paesi delle Nazioni Unite. La piattaforma, nata nel 2012, che ha il compito di valutare lo stato della biodiversità e dei servizi eco-sistemici, con l’obiettivo di promuovere l’interfaccia tra scienza e politica. L’Italia ha aderito alla piattaforma intergovernativa nel gennaio del 2020 e partecipa ai lavori anche attraverso il supporto tecnico di ISPRA.

Ambiente in cattedra
Ambiente in cattedra
17/10/2024

Amministratori e studenti a lezione di sviluppo sostenibile

ISPRA inaugura la prima Scuola nazionale di specializzazione in discipline ambientali

La formazione e la specializzazione in discipline ambientali avranno una marcia in più: con il supporto organizzativo e il contributo economico fornito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’ISPRA inaugura oggi - alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto - la prima Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali, con sede presso il Museo delle Civiltà di Roma. Le aule saranno collocate al secondo piano del Palazzo delle Scienze, già sede del Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini, che già ospita l’avvio della musealizzazione permanente di alcune collezioni geologiche dell’ISPRA.

 L’offerta formativa si rivolge a funzionari e personale delle pubbliche amministrazioni, delle forze dell’Ordine, studenti universitari e giovani laureati, ai quali saranno destinati corsi di alta formazione specialistica per lo sviluppo e l’accrescimento di quelle competenze tecniche necessarie per rispondere alle sfide ambientali. La formazione in campo ambientale - così come previsto anche dal regolamento istituzionale – è infatti uno dei compiti primari dell’Istituto, che dall’inizio di quest’anno ha di fatto attivato 22 corsi di formazione specialistica in materia ambientale, con l’erogazione di più di 480 ore di formazione, a cui hanno partecipato oltre 1.600 corsisti e più di 100 docenti sono stati coinvolti.

Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031
Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031
01/10/2024

Superano il 28% i comuni italiani obbligati a ripristinare le proprie aree urbane a partire dal 2031. Si arriva a oltrepassare anche il 40% se, oltre ai centri e agli agglomerati urbani, si aggiungono anche i comuni periurbani pari all’11,6% del totale.

Lo mostra chiaramente una delle carte dell’”Atlante dei dati ambientali 2024” presentato questo pomeriggio a Torino dall’ISPRA durante la manifestazione “Terra Madre”.

Anche al fine di supportare il percorso del Governo nella redazione del Piano nazionale di ripristino, la nuova edizione dell’Atlante tiene in considerazione quanto previsto dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), entrato in vigore il 18 agosto 2024, in base al quale tutti gli Stati membri dell’UE devono assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati.

Inoltre, il regolamento richiede che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 e un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031.

2.000 metri sotto il mare. ISPRA alla scoperta dei monti sommersi nel Mediterraneo
2.000 metri sotto il mare. ISPRA alla scoperta dei monti sommersi nel Mediterraneo
19/09/2024

E’ salpata da Trapani alla volta del complesso vulcanico sottomarino Cimotoe, al largo di Pantelleria, la nave commissionata da Ispra per indagare le profondità marine lungo la dorsale tirrenica, con l’obiettivo di censire nei prossimi due anni 79 monti sottomarini da 200 fino a 2.000 metri di profondità, per una superficie planare complessiva di oltre 13000 chilometri quadrati. Si tratta di aree mai monitorate prima, alcune quasi completamente sconosciute: un’impresa tecnologica e scientifica senza precedenti in Italia, che rientra nell’ambito del progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) finanziato dal PNRR e che prevede l’impiego di strumentazioni avanzate e di un team multidisciplinare di esperti per studiare e proteggere habitat marini di straordinaria biodiversità

PNRR MER: ISPRA lancia i ghostbusters dei mari per catturare le reti fantasma e salvare flora e fauna marine
PNRR MER: ISPRA lancia i ghostbusters dei mari per catturare le reti fantasma e salvare flora e fauna marine
27/07/2024

C'è una minaccia silenziosa e spesso invisibile che si aggira tra le onde: si tratta delle cosiddette "Ghost Nets", le "reti fantasma" utilizzate per la pesca che vengono abbandonate o perse in mare e rappresentano una delle forme più insidiose di inquinamento marino. Nell'ambito del progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) finanziato dal PNRR, ISPRA ha dato il via alle procedure per ripulire le acque da queste attrezzature in 20 siti lungo le coste italiane di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Puglia, Marche, Emilia-Romagna e Veneto. Il piano, che include la rimozione, la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il riciclo delle “reti fantasma” andrà avanti fino al 30 giugno 2026.

Rapporto Ambiente SNPA. Bene le rinnovabili, raccolta differenziata e controlli. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali
Rapporto Ambiente SNPA. Bene le rinnovabili, raccolta differenziata e controlli. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali
21/02/2024

Obiettivi ambientali europei e trend nazionali elaborati dal Sistema nazionale per la protezione ambientale 

Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM2,5 buoni risultati con l’agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi.

Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l’incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore.

L’impegno per la sostenibilità. ISPRA lo racconta con i numeri
L’impegno per la sostenibilità. ISPRA lo racconta con i numeri
20/11/2023

L’Istituzione pubblica crea valore
Pubblicata la quarta edizione 2023 del Bilancio di Sostenibilità dell’Istituto

https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto/ispra/bilancio-di-sostenibilita 

Le relazioni istruttorie AIA che Ispra ha trasmesso al MASE nel 2022 sono state 86; 374 le relazioni tecniche sui Siti di interesse nazionale da bonificare (SIN); più di 76.000 le analisi di laboratorio condotte. Per il PNRR, 2 progetti sulla Missione “rivoluzione verde e transizione ecologica”; 4 progetti sulla Missione “Istruzione e ricerca”; 1 progetto, finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC), per il rafforzamento complessivo delle strutture e dei Servizi di SNPA connesso alla missione “salute e resilienza”.

La lupa catturata il 23 settembre è  la responsabile delle aggressioni di luglio e agosto
La lupa catturata il 23 settembre è la responsabile delle aggressioni di luglio e agosto
05/10/2023

Lo confermano le analisi genetiche dell'ISPRA 

Le analisi genetiche forensi di ISPRA fanno luce sul caso della lupa di Vasto: condotte in meno di tre giorni lavorativi dall’equipe del laboratorio di biologia molecolare di ISPRA ad Ozzano dell’Emilia, confermano che la lupa catturata dagli esperti veterinari del Parco Nazionale della Majella la mattina di sabato 23 settembre nei pressi della Contrada Marinelle di San Salvo Marina (CH), è la responsabile delle aggressioni avvenute sul litorale abruzzese nei mesi di luglio ed agosto.

Coralli da record, sotto osservazione rifiuti marini  e specie aliene
Coralli da record, sotto osservazione rifiuti marini e specie aliene
25/09/2023

La fotografia dei mari italiani nel monitoraggio di SNPA per la Strategia marina 

Censite formazioni coralligene in 8 regioni italiane e 160 siti oggetto di studio: Eunicella, Pentapora e Paramuricea i nomi scientifici (generi) delle principali specie target osservate nei fondali. In 9 regioni sono presenti anche “letti a rodoliti”: si tratta di piccole alghe calcaree simili nella forma ai popcorn, rinvenute in 37 aree di monitoraggio.

Nel 2022 bruciato il 40% di ecosistemi boschivi in meno dell’anno precedente. Valore ancora superiore alla media degli ultimi 10 anni
Nel 2022 bruciato il 40% di ecosistemi boschivi in meno dell’anno precedente. Valore ancora superiore alla media degli ultimi 10 anni
10/07/2023

Sicilia resta la Regione con più ecosistemi a fuoco

Nel 2022 il nostro territorio è stato interessato da incendi di medie e grandi estensioni (superiori all’ettaro) per più di 68500 ettari (ha), superficie pari quasi all’estensione del Parco Nazionale Gran Paradiso. Anche se questa superficie rappresenta meno della metà di quanto bruciato l’anno precedente (40%), il dato è comunque superiore al valore medio delle aree bruciate annualmente in Italia negli ultimi 10 anni, tra il 2012 e il 2021 (55000 ha).

Attenti al pesce scorpione. Due nuovi avvistamenti in Calabria
Attenti al pesce scorpione. Due nuovi avvistamenti in Calabria
27/06/2023

Un altro risultato messo a segno dalla Citizen Science

Avvistati nelle acque calabresi due esemplari di pesce scorpione Pterois miles, specie aliena originaria del Mar Rosso, il primo catturato pochi giorni fa in località ‘Le Castella’ (KR) da pescatori professionisti alla profondità di circa 24 metri, il secondo avvistato e fotografato in data 25 giugno durante un’immersione ricreativa lungo le coste di Marina di Gioiosa Ionica (RC), da un subacqueo a circa 12 metri di profondità.
Gli avvistamenti sono stati prontamente segnalati a ISPRA, alla Capitaneria di Porto di Crotone e al progetto AlienFish dell’Ente Fauna Marina Mediterranea, coinvolti insieme al CNR-IRBIM nella campagna di allerta denominata Attenti a quei 4!

Monitoraggio di balene, delfini e tartarughe del mediterraneo. Progetto Life Conceptu Maris: in un anno, 556 avvistamenti e 13 incontri con i giganti del mar Tirreno
Monitoraggio di balene, delfini e tartarughe del mediterraneo. Progetto Life Conceptu Maris: in un anno, 556 avvistamenti e 13 incontri con i giganti del mar Tirreno
16/05/2023

Ora sali a bordo con i ricercatori

Al via la campagna Citizen Science del progetto europeo: cittadini, professionisti e studenti potranno affiancare i ricercatori a bordo dei traghetti

Arrivano i primi dati sulla specie di balene, delfini e tartarughe nel bacino del Mediterraneo: solo nel 2022, nel corso di 40 giornate di monitoraggio, più di 10.000 km percorsi, e 288 ore di osservazione, i ricercatori ISPRA hanno registrato un totale di 556 avvistamenti, in particolare di stenella striata (465) e tursiope (67), 13 incontri con giganti del mare quali balenottera comune e capodoglio, e qualche avvistamento isolato di delfino comune e di grampo. Straordinario l’avvistamento dei sei salti di uno dei capodogli dell’area.

Rapporto IPBES biodiversità: 500 mila “Dead species walking” non ancora estinte ma a rischio
Rapporto IPBES biodiversità: 500 mila “Dead species walking” non ancora estinte ma a rischio
21/04/2023

Estinzione probabile entro la fine di questo secolo per il 50% del milione di specie esistenti
Presentato a Roma l’ultimo rapporto IPBES “Assessment Report on the Different Value and Valuation of Nature”

Dall’inizio del XVI secolo in poi, almeno 680 vertebrati, dal dodo al lupo di Sicilia e la tigre di Tasmania si sono estinti, quasi sempre per cause umane. Almeno il 9% di tutte le specie di mammiferi allevati per l’alimentazione o l’agricoltura sono state portate all’estinzione e almeno 1000 sono minacciate. Secondo l’IPBES - la Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici, massima autorità scientifica in tema di biodiversità - la natura stia diminuendo a livello globale a tassi senza precedenti nella storia, e il tasso di estinzione delle specie sta accelerando. 

Orsi problematici in Provincia di Trento: piano e azioni
Orsi problematici in Provincia di Trento: piano e azioni
14/04/2023

Ad oggi, gli orsi considerati problematici in Trentino sono la femmina JJ4 e due maschi, MJ5 e M62. Il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali  (PACOBACE) - che contiene una tabella di riferimento con i comportamenti problematici degli orsi, ordinati secondo un indice di pericolosità e con le possibili azioni - chiarisce che “Per definire un orso “problematico” è importante conoscere la storia del soggetto e tener conto dei suoi eventuali precedenti comportamenti anomali; il grado di problematicità aumenta quando ci sia una ripetizione di comportamenti potenzialmente pericolosi da parte dello stesso individuo. La valutazione dei comportamenti va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità fornita dalla tabella”.

Ritrovato sulla costa laziale un pesce istrice tropicale
Ritrovato sulla costa laziale un pesce istrice tropicale
09/03/2023

E' il secondo esemplare segnalato nel Mar Mediterraneo dal 2008

L’invito di ISPRA e CNR-IRBIM:

“Segnalare vuol dire imparare a conoscere, continuate a supportare la ricerca”

E’ un pesce istrice, conosciuto anche come pesce porcospino punteggiato, l’esemplare di circa 60 cm spiaggiato a Santa Marinella e segnalato da un pescatore grazie alla campagna “Attenti a quei 4!” lanciata da ISPRA e CNR IRBIM per informare i cittadini sulla presenza di quattro pesci alieni potenzialmente pericolosi per la salute umana.

Il progetto PNRR MER ricostruisce i nostri mari
Il progetto PNRR MER ricostruisce i nostri mari
28/02/2023

Una nuova nave per sondare fino a 4000 metri. Sensori in grado di coprire 17.581 km2 di superficie

Ripristino della rete ondametrica nazionale  per gli scenari dei cambiamenti climatici

Presentati in un evento di Confagricoltura i risultati dell’indagine nazionale di ISPRA  sulla gestione del cinghiale in Italia nel periodo 2015-2021
Presentati in un evento di Confagricoltura i risultati dell’indagine nazionale di ISPRA sulla gestione del cinghiale in Italia nel periodo 2015-2021
17/01/2023

Al 2021 stimato un milione e mezzo di cinghiali in italia. In sette anni, abbattimento aumentato del 45. Danni all’agricoltura per 120 milioni di €. Abruzzo e Piemonte le regioni più colpite

Roma capitale della scienza per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici 2022
Roma capitale della scienza per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici 2022
26/09/2022

Il 30 settembre e il 1 ottobre 2022 a Roma, dalle 18.30 alle 23.30, un partenariato d’eccellenza composto da enti di ricerca ed università accoglie il pubblico nella cornice della Città dell’Altra Economia con tanti appuntamenti gratuiti per diffondere la cultura scientifica.

Attenti a quei 4! I pesci alieni nei nostri mari da conoscere e riconoscere
Attenti a quei 4! I pesci alieni nei nostri mari da conoscere e riconoscere
01/08/2022

Come? Ce lo insegna la Campagna ISPRA e CNR IRBIM

Pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Sono tutte arrivate dal canale di Suez le quattro specie aliene invasive di origine tropicale segnalate nei mari italiani, per la prima volta in Sicilia, a cui prestare attenzione per evitare spiacevoli incidenti.

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) lanciano la campagna “Attenti a quei 4” per informare i cittadini, spiegare come riconoscerle e monitorare la loro presenza e distribuzione nelle acque italiane, grazie anche alle segnalazioni di pescatori e subacquei.

Città vivibili, circolari e resilienti: a che punto sono i capoluoghi italiani?
Città vivibili, circolari e resilienti: a che punto sono i capoluoghi italiani?
04/07/2022

Città in corsa verso la sostenibilità:  si “fa strada” la mobilità dolce e aumentano gli orti urbani, ma le perdite idriche, l’uso del suolo e la fragilità del territorio rimangono ancora un problema.

Il lupo: in aumento la popolazione italiana
Il lupo: in aumento la popolazione italiana
17/05/2022

ISPRA stima oltre 3000 esemplari in Italia
On line i risultati del primo monitoraggio nazionale del lupo
Un numero stimato intorno ai 950 esemplari si muove nelle regioni alpine, mentre sono quasi 2400 quelli distribuiti lungo il resto della penisola. Complessivamente in Italia si stima la presenza di circa 3300 lupi. Se si calcola l’estensione delle aree di presenza del lupo (41.600 km2 nelle regioni alpine e 108.500 km2 nelle regioni peninsulari), si può affermare che la specie occupa la quasi totalità degli ambienti idonei nell’Italia peninsulare. Ovunque la popolazione di lupo è cresciuta, sulle alpi si è registrato l’aumento più significativo.

Posidonia oceanica: come stanno i 30 mila mq di trapianti?  Presentati i risultati del progetto LIFE SEPOSSO
Posidonia oceanica: come stanno i 30 mila mq di trapianti? Presentati i risultati del progetto LIFE SEPOSSO
15/03/2022

Di fronte ad una regressione preoccupante delle praterie italiane di Posidonia oceanica, i trapianti possono essere una delle soluzioni, ma risultano efficaci solo se eseguiti sulla base di buone pratiche e prevendendo un monitoraggio nel tempo di almeno 5-10 anni. Dopo due anni di controlli sui 15 trapianti di Posidonia oceanica effettuati in Italia negli ultimi 20 anni, il progetto LIFE SEPOSSO (Supporting Environmental governance for the Posidonia oceanica sustainable transplanting operations) presenta i risultati delle attività nel corso di una conferenza a Roma presso l’Auditorium della Tecnica. Grazie a 500 ore di lavoro, i biologi subacquei del progetto hanno scandagliato 30 mila metri quadri di fondali trapiantati con la Posidonia oceanica in diverse località italiane.

Dove la transizione ecologica è già cominciata (e dove no)
Dove la transizione ecologica è già cominciata (e dove no)
13/12/2021

Roma, 13 dicembre - Camera dei deputati
Sotto pressione città, pianure e coste. In via di rinaturalizzazione montagne, foreste e aree protette. Un percorso tra presente e passato dell’ambiente italiano per capire dove ci portano le sfide della transizione ecologica.

La cartografia naturale del nostro paese: 15 le regioni mappate, 30% di territorio di alto valore naturale, 3,3% a rischio degrado
La cartografia naturale del nostro paese: 15 le regioni mappate, 30% di territorio di alto valore naturale, 3,3% a rischio degrado
18/11/2021

ISPRA presenta il progetto “carta della natura per conoscere, proteggere e pianificare”

Sono alcuni dati emersi durante la presentazione Ispra del progetto “Carta della Natura per conoscere, proteggere e pianificare”, a 10 anni dal precedente convegno. Carta della Natura è un progetto nazionale con l’obiettivo di realizzare prodotti cartografici che mostrano la distribuzione di ecosistemi e habitat terrestri italiani, mettendo in evidenza le aree di pregio naturale e quelle a rischio di degrado.

Insetti e impollinatori: il 9% di api e farfalle a rischio estinzione
Insetti e impollinatori: il 9% di api e farfalle a rischio estinzione
21/09/2021

Il valore economico dell’impollinazione animale è di circa 153 miliardi di euro l’anno a scala mondiale
Il 9% circa delle specie di api e farfalle è a rischio di estinzione e con essi anche i contributi che rendono disponibili alle comunità, tra cui l’impollinazione delle piante, il principale meccanismo che le piante hanno a disposizione per riprodursi; circa il 90% delle piante selvatiche da fiore ha bisogno di impollinatori per riprodursi: api, vespe, farfalle, mosche, coccinelle, ragni, rettili, uccelli e anche mammiferi; oltre il 75% delle principali colture agrarie beneficia dell'impollinazione operata da decine di migliaia di specie animali (almeno 16 mila tra gli insetti).

La spiaggia ecologica a Favignana: valorizzare la posidonia spiaggiata e lotta alle plastiche in mare
La spiaggia ecologica a Favignana: valorizzare la posidonia spiaggiata e lotta alle plastiche in mare
17/09/2021

Iniziative organizzate da Ispra e AMP Isole Egadi - Favignana, dal 17 al 19 settembre 2021

L’Area Marina Protetta Isole Egadi, un’area ad altissima valenza dal punto di vista naturalistico, comprende la prateria di Posidonia oceanica più estesa e meglio conservata del Mediterraneo, circa 7.700 ettari. A Favignana la posidonia spiaggiata rappresenta un elemento della vita quotidiana, che gli abitanti a volte si trovano a dover spazzare via anche dall’interno delle loro abitazioni.

Online il Rapporto ISPRA sulla biodiversità in Italia
Online il Rapporto ISPRA sulla biodiversità in Italia
03/08/2021

Ancora a rischio specie e habitat marini e terrestri. Necessari interventi di contrasto per il 35% delle specie esotiche più pericolose.
Situazione critica per le specie e gli habitat che popolano il nostro Paese: seppur tutelati ormai da decenni, sono in stato di conservazione sfavorevole il 54% della flora e il 53% della fauna terrestre, il 22% delle specie marine e l’89% degli habitat terrestri, mentre gli habitat marini mostrano status favorevole nel 63% dei casi e sconosciuto nel restante 37%.

Dalla posidonia ai rifiuti galleggianti: ISPRA e Lega Navale Italiana per la tutela dell’habitat marino
Dalla posidonia ai rifiuti galleggianti: ISPRA e Lega Navale Italiana per la tutela dell’habitat marino
23/06/2021

A Ostia, firma della Convenzione tra L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e la Lega Navale Italiana (LNI) per la promozione di attività di monitoraggio

Giornata Mondiale degli Oceani 2021
Giornata Mondiale degli Oceani 2021
07/06/2021

7 giugno 2021 – ore 15,00

Tutto quello che vuoi sapere sul mare nel webinar di lancio aspettando la Giornata Mondiale degli Oceani 2021

Specie aliene, stock ittici e rifiuti: come stanno oggi i nostri mari?

8 giugno 2021

Il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani e Cecilia Silvestri dell’ISPRA in onda su RaiPlay nello speciale con Piero Angela

 

Concordia 9 anni dopo:  reimpiantata posidonia per oltre 1000 m2  e riparazione del coralligeno in corso
Concordia 9 anni dopo: reimpiantata posidonia per oltre 1000 m2 e riparazione del coralligeno in corso
18/03/2021

Due anni al termine della fase di recupero ambientale

Oltre 2000 tonnellate di olio combustibile pesante stivate nei serbatoi della nave, 1351 m³ di acque grigie e nere, 41 m³ di oli lubrificanti, 280 litri di acetilene, 600 kg di grassi per apparati meccanici, 855 litri di smalto liquido, 50 litri di insetticida liquido, 1 tonnellata di ipoclorito di sodio (candeggina) e 25.000 tonnellate di cemento contenute in 14 mila sacchi necessari per raddrizzare la nave: è questo in termini di minacce ambientali l’incidente “Costa Concordia”,  la nave da crociera di oltre 114 mila tonnellate di peso (la più grande mai naufragata) che nel 2012 costò la vita a 32 passeggeri provocando inoltre un danno all’ecosistema marino di notevole entità.