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Cambiamenti climatici

Diminuiscono le risorse idriche in Italia: nel 2023 disponibilità annua d'acqua in calo del 18,4% rispetto alla media
Diminuiscono le risorse idriche in Italia: nel 2023 disponibilità annua d'acqua in calo del 18,4% rispetto alla media
06/11/2024

Sicilia Regione con meno piogge, Friuli Venezia Giulia la più piovosa

Pubblicato il Rapporto ISPRA “Bilancio idrologico nazionale: stime BIGBANG e indicatori sulla risorsa idrica”

Nel 2023 la precipitazione totale annua relativa al territorio nazionale, con quasi 924 mm, corrispondenti a circa 280 miliardi di metri cubi, ha fatto registrare un aumento del 28,5% rispetto al 2022, anno in cui con circa 719 mm si è toccato il minimo storico dal 1951 ad oggi. Tuttavia, confrontata con la precipitazione media sul lungo periodo 1951-2023 (quasi 950 mm) quella del 2023 risulta in leggera flessione.

Perché questo incremento rispetto al 2022? Prevalentemente per l’elevato volume di piogge nel mese di maggio del 2023, stimato in quasi 163 mm, circa 49 miliardi di metri cubi, che è stato, a livello nazionale, più del doppio di quello che mediamente caratterizza lo stesso mese (circa 23 miliardi di metri cubi sul lungo periodo).

Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031
Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031
01/10/2024

Superano il 28% i comuni italiani obbligati a ripristinare le proprie aree urbane a partire dal 2031. Si arriva a oltrepassare anche il 40% se, oltre ai centri e agli agglomerati urbani, si aggiungono anche i comuni periurbani pari all’11,6% del totale.

Lo mostra chiaramente una delle carte dell’”Atlante dei dati ambientali 2024” presentato questo pomeriggio a Torino dall’ISPRA durante la manifestazione “Terra Madre”.

Anche al fine di supportare il percorso del Governo nella redazione del Piano nazionale di ripristino, la nuova edizione dell’Atlante tiene in considerazione quanto previsto dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), entrato in vigore il 18 agosto 2024, in base al quale tutti gli Stati membri dell’UE devono assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati.

Inoltre, il regolamento richiede che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 e un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031.

Efficienza energetica e decarbonizzazione: in Italia il fabbisogno di energia per unità di PIL ridotto del 23,4% dal 2005
Efficienza energetica e decarbonizzazione: in Italia il fabbisogno di energia per unità di PIL ridotto del 23,4% dal 2005
26/09/2024

Rinnovabili: bene l’Italia

Online il Rapporto ISPRA “Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries” Edizione 2024

In crescita l’efficienza energetica ed economica e progressiva decarbonizzazione dell’economia nazionale dal 2005 al 2022. In Italia, il fabbisogno di energia per unità di PIL si riduce del 23,4%, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si riducono del 32%. Analogamente, diminuiscono dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: -7,8% per l’agricoltura, -10,4% per l’industria e -22,6% per i servizi.

Sul fronte delle fonti rinnovabili l’Italia è seconda solo alla Svezia tra i principali Paesi Europei, in termini di quota di consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili. La quota nazionale di energia rinnovabile rispetto al consumo interno lordo è pari a 19% nel 2022, mentre la media Europea è pari a 18,4%. D’altra parte, l’obiettivo delle fonti rinnovabili, calcolato sul consumo finale, vede l’Italia al 19,1% rispetto alla media europea del 23%.

Clima, nuovo record nel 2023: +1,20°C le temperature minime
Clima, nuovo record nel 2023: +1,20°C le temperature minime
11/07/2024

Ottobre rovente (+3,27°C), a luglio caldo record in Sardegna (48,2°C). Piovosità torna quasi nella media (– 4%), un anno segnato dalle alluvioni

Il quadro del clima in Italia nel 2023 elaborato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente

Mai così alte in Italia le temperature minime giornaliere: +1,20 °C l’anomalia registrata nel 2023, la più elevata della serie storica. Mentre salgono i valori di quelle più basse, lo scorso anno risulta il secondo, con un’anomalia di +1,14 °C, per temperature medie rispetto al valore climatologico del periodo 1991-2020, dopo il record di +1,23 °C del 2022. Il 2023 è il decimo anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla media.

Convenzione ONU per combattere la desertificazione: entro il 2030 dovranno essere recuperati 1 miliardo di ettari di aree degradate
Convenzione ONU per combattere la desertificazione: entro il 2030 dovranno essere recuperati 1 miliardo di ettari di aree degradate
17/06/2024

17 giugno: Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità

In Italia, il territorio presenta evidenti segni di degrado, che si manifesta in forma diverse, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione e all’impermeabilizzazione. Calcolando i principali indicatori adottati dalle Nazioni Unite per il calcolo delle aree degradate, ovvero lo stato e il trend di copertura del suolo, di produttività e di contenuto di carbonio organico, al 2019 risulta in stato di degrado il 17,4% della superficie nazionale. Le aree si distribuiscono lungo tutto il territorio.

A livello globale, con un’immagine sintetica proposta dalla Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), ogni secondo l’equivalente di quattro campi da calcio di terreno sano viene degradato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno e sono già stati promossi impegni per il recupero di 1 miliardo di ettari di aree degradate entro il 2030. Tra le iniziative politiche più rilevanti, i paesi del G20 hanno dichiarato la volontà di arrivare a dimezzare le aree degradate entro il 2040.

Emissioni di gas serra: trend in diminuzione in quasi tutti i settori, ma i livelli nazionali sono ancora in crescita. Determinante l’aumento costante dei trasporti stradali
Emissioni di gas serra: trend in diminuzione in quasi tutti i settori, ma i livelli nazionali sono ancora in crescita. Determinante l’aumento costante dei trasporti stradali
09/05/2024

Online l’ultima edizione della pubblicazione ISPRA “Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030”

E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio, nel 2022 segnano un - 21% dal 1990.  

Nonostante l’andamento positivo, le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni continuano però a crescere e raggiungono nel 2022 un totale pari a 413 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (+0.4% rispetto al 2021).  Determinante l’aumento costante del settore trasporti, le cui emissioni provengono per oltre il 90% dal trasporto stradale, che rispetto all’anno precedente segna un +5% e conferma un trend che non conosce pause e supera il 7% dal 1990, valore in controtendenza rispetto a quelli di tutti gli altri settori economici che al contrario registrano marcate riduzioni, ad eccezione dei rifiuti che rappresentano circa il 5% al totale nazionale.

Giornata Mondiale dell’Acqua. In Italia nel 2023 ridotta del 18% la disponibilità di acqua rispetto alla media annua calcolata dal 1951
Giornata Mondiale dell’Acqua. In Italia nel 2023 ridotta del 18% la disponibilità di acqua rispetto alla media annua calcolata dal 1951
21/03/2024

Siccità, record di precipitazioni e alluvioni. Situazione migliore rispetto al 2022

Le analisi dell’ISPRA sulla disponibilità di risorsa idrica nazionale

La disponibilità di risorsa idrica nell’anno 2023 conferma il trend negativo registrato da diversi anni in Italia, anche se come mostrato dalle stime del BIGBANG (il modello idrologico nazionale realizzato dall’ISPRA) può considerarsi un anno in ripresa rispetto al 2022.

Nel nostro Paese la disponibilità di risorsa idrica per l’anno 2023 è stimata in 112,4 miliardi di metri cubi, a fronte di un valore di precipitazione totale di 279,1 miliardi di metri cubi. Nel corso dell’anno si è comunque manifestata una certa ripresa rispetto al 2022, anno in cui la disponibilità di risorsa idrica ha raggiunto 67 miliardi di metri cubi, il minimo storico dal 1951 e corrispondente a circa il 50% della disponibilità annua media (137,8 miliardi di metri cubi), calcolata sul periodo 1951–2023.

Rapporto Ambiente SNPA. Bene le rinnovabili, raccolta differenziata e controlli. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali
Rapporto Ambiente SNPA. Bene le rinnovabili, raccolta differenziata e controlli. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali
21/02/2024

Obiettivi ambientali europei e trend nazionali elaborati dal Sistema nazionale per la protezione ambientale 

Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM2,5 buoni risultati con l’agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi.

Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l’incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore.

L’impegno per la sostenibilità. ISPRA lo racconta con i numeri
L’impegno per la sostenibilità. ISPRA lo racconta con i numeri
20/11/2023

L’Istituzione pubblica crea valore
Pubblicata la quarta edizione 2023 del Bilancio di Sostenibilità dell’Istituto

https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto/ispra/bilancio-di-sostenibilita 

Le relazioni istruttorie AIA che Ispra ha trasmesso al MASE nel 2022 sono state 86; 374 le relazioni tecniche sui Siti di interesse nazionale da bonificare (SIN); più di 76.000 le analisi di laboratorio condotte. Per il PNRR, 2 progetti sulla Missione “rivoluzione verde e transizione ecologica”; 4 progetti sulla Missione “Istruzione e ricerca”; 1 progetto, finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC), per il rafforzamento complessivo delle strutture e dei Servizi di SNPA connesso alla missione “salute e resilienza”.

Cambiamenti climatici ed erosione costiera: in Italia 54 comuni costieri presentano alti tassi di erosione
Cambiamenti climatici ed erosione costiera: in Italia 54 comuni costieri presentano alti tassi di erosione
13/11/2023

ISPRA pubblica lo stato attuale della linea di costa nazionale a livello comunale con dati aggiornati

https://sinacloud.isprambiente.it/portal/apps/sites/#/coste

Disponibilità d'acqua, raggiunto il minimo storico: deficit massimi in Sicilia, Sardegna e nel distretto del fiume Po
Disponibilità d'acqua, raggiunto il minimo storico: deficit massimi in Sicilia, Sardegna e nel distretto del fiume Po
16/06/2023

Nel 2022 colpito da siccità estrema circa il 20% del territorio nazionale
17 giugno 2023 Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità

Non si arresta il trend in calo registrato dall’ISPRA sul fronte della disponibilità idrica nazionale che nel 2022, con un valore medio che supera di poco i 221 mm (corrispondenti a un volume totale di 67 km3) e una riduzione di oltre il 51% rispetto alla media riferita al periodo 1951-2022, tocca il minimo storico. La riduzione sarebbe decisamente consistente (quasi il 50%) anche facendo riferimento solo all’ultimo trentennio climatologico 1991-2020.

Sicilia (–80,7%), Sardegna, (–73%) e Distretto idrografico del Fiume Po (–66%) sono le aree più colpite dal deficit idrico nel 2022.

Siccità, confermato il trend crescente. Nel 2022 circa il 20% del territorio nazionale versa in condizioni di siccità estrema e circa il 40% in siccità severa e moderata. In termini di persistenza delle condizioni di siccità, il 2022 risulta in Italia il terzo per gravità, preceduto solo dal 1990 e dal 2002.

In italia consumi energetici nazionali per unità di PIL tra i più bassi in Europa. La quota di energia rinnovabile è seconda solo alla Svezia
In italia consumi energetici nazionali per unità di PIL tra i più bassi in Europa. La quota di energia rinnovabile è seconda solo alla Svezia
24/05/2023

Online il Rapporto ISPRA

“Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries” Edizione 2023

In Italia, il consumo di energia per unità di PIL si riduce del 16% dal 2005 al 2021, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si riducono del 27,2%. Analogamente, diminuiscono dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: da un -6,6% per l’agricoltura a -14,1% per l’industria.

Sul fronte delle fonti rinnovabili l’Italia è seconda solo alla Svezia tra i principali Paesi Europei, in termini di quota di consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili. La quota nazionale di energia rinnovabile rispetto al consumo interno lordo è pari a 19,4% nel 2021, mentre la media Europea è pari a 17,7%.

Emissioni di gas serra:  trend di nuovo in crescita, complici trasporti e riscaldamento
Emissioni di gas serra:  trend di nuovo in crescita, complici trasporti e riscaldamento
18/04/2023

Poco promettenti gli scenari al 2030

Online l’Inventario Nazionale ISPRA delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti

Tornano a crescere, nel 2021, le emissioni di gas serra in Italia dopo la battuta d’arresto dovuta essenzialmente al periodo pandemico: in un solo anno (2020-2021) i valori mostrano un deciso aumento (+8.5%), pur registrando una diminuzione del 20% rispetto al 1990, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), dell’efficienza energetica nei settori industriali e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio.  Ma la riduzione non è sufficiente: le emissioni risultano di 11 Milioni di tonnellate al di sopra dell’obiettivo stabilito per il 2021.

I sindaci d’Europa per neutralità e resilienza climatica al 2050 e contro la povertà energetica
I sindaci d’Europa per neutralità e resilienza climatica al 2050 e contro la povertà energetica
21/03/2023

Patto dei sindaci europei: più di 11.000 firmatari nell’UE. In Italia su adattamento secondi solo alla Spagna con più di 1300 Comuni impegnati  

Patto dei sindaci: Più di 11.000 firmatari nell’UE, di cui più di 7000 hanno presentato i piani d’azione; sono più di 5.000 le amministrazioni italiane locali e regionali firmatarie del Patto dei Sindaci Europa; raggiungere la neutralità climatica al 2050, aumentare la resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici, ridurre la povertà energetica sono i tre pilastri degli impegni dei firmatari.

Città vivibili, circolari e resilienti: a che punto sono i capoluoghi italiani?
Città vivibili, circolari e resilienti: a che punto sono i capoluoghi italiani?
04/07/2022

Città in corsa verso la sostenibilità:  si “fa strada” la mobilità dolce e aumentano gli orti urbani, ma le perdite idriche, l’uso del suolo e la fragilità del territorio rimangono ancora un problema.

Il clima in Italia nel 2021: Caldo anomalo a febbraio
Il clima in Italia nel 2021: Caldo anomalo a febbraio
13/07/2022

Temperatura eccezionale di 48.8°c a Siracusa a fine agosto. Precipitazioni annuali -7%, ma nuovi record regionali per piogge eccezionali

Siccità e risorsa idrica: negli ultimi 30 anni (1991-2020) disponibilità di acqua ridotta del 19% rispetto al trentennio 1921-1950
Siccità e risorsa idrica: negli ultimi 30 anni (1991-2020) disponibilità di acqua ridotta del 19% rispetto al trentennio 1921-1950
08/07/2022

La tendenza: riduzione del 10% a breve termine e del 40% nel lungo termine.
Consumo d'acqua per uso civile potrebbe aumentare del 16% entro il 2030.
Nel 2020 in 109 comuni perdite di rete di circa il 36%.

Desertificazione e degrado del suolo: circa 500 milioni di persone vivono in aree di grave deterioramento
Desertificazione e degrado del suolo: circa 500 milioni di persone vivono in aree di grave deterioramento
14/06/2022

In Italia circa il 28% del territorio presenta segni evidenti
In vista della Giornata Mondiale per la lotta a desertificazione e siccità, webinar ISPRA sulle iniziative da intraprendere

Degrado del territorio: secondo le stime del Global Land Outlook, il 70% delle aree libere da ghiacci è stato alterato dall’uomo, con conseguenze dirette e indirette su circa 3.2 miliardi di persone e si prevede che entro il 2050 questa quota possa raggiungere il 90%. E attualmente circa 500 milioni di persone vivono in aree dove il degrado ha raggiunto il suo massimo livello, ovvero la perdita totale di produttività definita come desertificazione.

Emissioni gas serra nell’anno del lockdown: in calo dell’8,9% rispetto al 2019, obiettivo zero entro il 2050. Meno carbone, più energie rinnovabili
Emissioni gas serra nell’anno del lockdown: in calo dell’8,9% rispetto al 2019, obiettivo zero entro il 2050. Meno carbone, più energie rinnovabili
14/04/2022

Ma le prime stime 2021 vedono + 6,8% rispetto al 2020

Online l’Inventario Nazionale ISPRA delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti e gli indicatori di efficienza e decarbonizzazione

Dove la transizione ecologica è già cominciata (e dove no)
Dove la transizione ecologica è già cominciata (e dove no)
13/12/2021

Roma, 13 dicembre - Camera dei deputati
Sotto pressione città, pianure e coste. In via di rinaturalizzazione montagne, foreste e aree protette. Un percorso tra presente e passato dell’ambiente italiano per capire dove ci portano le sfide della transizione ecologica.

Emissioni di gas serra: nel 2021 stimato aumento del 4.8% rispetto al 2020. In calo rispetto al 2019 (-4.2%)
Emissioni di gas serra: nel 2021 stimato aumento del 4.8% rispetto al 2020. In calo rispetto al 2019 (-4.2%)
03/12/2021

Sulla base dei dati disponibili per il 2021, come conseguenza della ripresa delle attività economiche, ci si attende un incremento delle emissioni di gas serra a livello nazionale; infatti nel 2021 le emissioni sul territorio nazionale sono aumentate del 4,8% rispetto al 2020 a fronte di un incremento del PIL pari al 6,1%; rispetto al 2019, le emissioni di gas serra sono diminuite del 4,2%.

Mentre a Glasgow si parla di clima globale...ISPRA presenta il clima in Italia nel 2020 e il trend 1961/2020
Mentre a Glasgow si parla di clima globale...ISPRA presenta il clima in Italia nel 2020 e il trend 1961/2020
10/11/2021

Il 2020 anno caldo (+1.54°C), precipitazioni -5%. Temperature in aumento: dal 1985 quelle medie annuali quasi sempre superiori alla norma. Addio a notti e giorni freddi? In aumento quelli caldi. Cresce anche la temperatura superficiale dei mari: nel 2020, +0.95°C.

Mari e Alpi alla prova dei cambiamenti climatici
Mari e Alpi alla prova dei cambiamenti climatici
30/06/2021

Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente presenta oggi il primo “Rapporto nazionale sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici”: un quadro nazionale con 20 indicatori e 30 casi pilota regionali per misurare i possibili impatti del climate change.

Emissioni gas serra: nel 2021 stimato aumento del 0.3% rispetto al 2020
Emissioni gas serra: nel 2021 stimato aumento del 0.3% rispetto al 2020
09/06/2021

Sulla base dei primi dati disponibili per il 2021, come conseguenza della ripresa delle attività economiche, ci si attende un incremento delle emissioni di gas serra a livello nazionale; infatti nel 2021 le emissioni sul territorio nazionale sono previste superiori dello 0.3% rispetto al 2020 a fronte di un incremento previsto del PIL pari all’1.9%.

Emissioni gas serra: nel 2021 stimato aumento del 0.3% rispetto al 2020
Emissioni gas serra: nel 2021 stimato aumento del 0.3% rispetto al 2020
09/06/2021

Sulla base dei primi dati disponibili per il 2021, come conseguenza della ripresa delle attività economiche, ci si attende un incremento delle emissioni di gas serra a livello nazionale; infatti nel 2021 le emissioni sul territorio nazionale sono previste superiori dello 0.3% rispetto al 2020 a fronte di un incremento previsto del PIL pari all’1.9%.

Analisi storica del consumo di energia nazionale:  in quasi 15 anni ridotto del 17,4%. Produzione di energia da fonti rinnovabili dal 16% al 39,5%
Analisi storica del consumo di energia nazionale: in quasi 15 anni ridotto del 17,4%. Produzione di energia da fonti rinnovabili dal 16% al 39,5%
13/05/2021

Disponibile online il Rapporto ISPRA “Indicatori di efficienza e decarbonizzazione del sistema energetico nazionale e del settore elettrico”

Incremento dell’efficienza energetica ed economica e progressiva decarbonizzazione dell’economia nazionale; la rilevante contrazione del PIL e l’aumento della quota di consumi di energia da fonti rinnovabili dal 2007 hanno determinato una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra.

#Data4BetterClimateAction: rispettare gli impegni sul clima  grazie ad una maggior trasparenza
#Data4BetterClimateAction: rispettare gli impegni sul clima grazie ad una maggior trasparenza
12/05/2021

ISPRA tra le 14 organizzazioni promotrici della campagna internazionale

Una campagna di sensibilizzazione per sottolineare l’importanza della trasparenza dei dati nel sostenere le azioni per il clima. E’ quella lanciata da 14 organizzazioni provenienti da tutto il mondo in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terrà a Glasgow (COP26) nel Regno Unito, dall’1 al 12 novembre 2021.

Emissioni gas serra in calo nel 2019, nette zero entro il 2050
Emissioni gas serra in calo nel 2019, nette zero entro il 2050
15/04/2021

Meno carbone, crescono energie rinnovabili ed efficienza energetica.
Disponibile online l’Inventario Nazionale ISPRA delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti

Emissioni gas serra: nel 2020 stimata riduzione del 9.2% rispetto al 2019
Emissioni gas serra: nel 2020 stimata riduzione del 9.2% rispetto al 2019
19/11/2020

Sulla base dei dati disponibili per i primi nove mesi del 2020, a causa delle restrizioni alla mobilità dovute al COVID-19 su tutto il territorio nazionale, ci si attende una consistente riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale; infatti nel 2020 le emissioni sul territorio nazionale sono previste inferiori del 9.2% rispetto al 2019 a fronte di una riduzione prevista del PIL pari all’8.2%. Tale riduzione comunque non contribuisce alla soluzione del problema dei cambiamenti climatici, che ha invece necessità di modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo.

Emissioni gas serra: a causa del Covid, consistente riduzione nel 2020 (7.5%)
Emissioni gas serra: a causa del Covid, consistente riduzione nel 2020 (7.5%)
21/08/2020

Nel 2019 in calo del 2.8% rispetto all’anno precedente

Sulla base dei dati disponibili per il primo semestre del 2020, ci si attende una consistente riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale a causa delle restrizioni alla mobilità dovute al COVID-19, che hanno interessato tutto il territorio nazionale; nel 2020, le emissioni nazionali sono previste inferiori del 7.5% rispetto al 2019. Si sottolinea comunque che tale riduzione non contribuisce alla soluzione del problema dei cambiamenti climatici, che necessita invece di modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo.