Suolo, territorio e siti contaminati
Ambiente in cattedra
17/10/2024Amministratori e studenti a lezione di sviluppo sostenibile
ISPRA inaugura la prima Scuola nazionale di specializzazione in discipline ambientali
La formazione e la specializzazione in discipline ambientali avranno una marcia in più: con il supporto organizzativo e il contributo economico fornito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’ISPRA inaugura oggi - alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto - la prima Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali, con sede presso il Museo delle Civiltà di Roma. Le aule saranno collocate al secondo piano del Palazzo delle Scienze, già sede del Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini, che già ospita l’avvio della musealizzazione permanente di alcune collezioni geologiche dell’ISPRA.
L’offerta formativa si rivolge a funzionari e personale delle pubbliche amministrazioni, delle forze dell’Ordine, studenti universitari e giovani laureati, ai quali saranno destinati corsi di alta formazione specialistica per lo sviluppo e l’accrescimento di quelle competenze tecniche necessarie per rispondere alle sfide ambientali. La formazione in campo ambientale - così come previsto anche dal regolamento istituzionale – è infatti uno dei compiti primari dell’Istituto, che dall’inizio di quest’anno ha di fatto attivato 22 corsi di formazione specialistica in materia ambientale, con l’erogazione di più di 480 ore di formazione, a cui hanno partecipato oltre 1.600 corsisti e più di 100 docenti sono stati coinvolti.
Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031
01/10/2024Superano il 28% i comuni italiani obbligati a ripristinare le proprie aree urbane a partire dal 2031. Si arriva a oltrepassare anche il 40% se, oltre ai centri e agli agglomerati urbani, si aggiungono anche i comuni periurbani pari all’11,6% del totale.
Lo mostra chiaramente una delle carte dell’”Atlante dei dati ambientali 2024” presentato questo pomeriggio a Torino dall’ISPRA durante la manifestazione “Terra Madre”.
Anche al fine di supportare il percorso del Governo nella redazione del Piano nazionale di ripristino, la nuova edizione dell’Atlante tiene in considerazione quanto previsto dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), entrato in vigore il 18 agosto 2024, in base al quale tutti gli Stati membri dell’UE devono assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati.
Inoltre, il regolamento richiede che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 e un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031.
Materie prime critiche: ecco quali e dove si trovano
24/07/2024Ad un mese dall’entrata in vigore del decreto ISPRA avvia il programma minerario nazionale
In totale sono 76 le miniere ancora attive in Italia, 22 relative a materiali che rientrano nell’elenco delle 34 materie prime critiche dell’UE. In 20 di queste, si estrae feldspato, minerale essenziale per l’industria ceramicae in 2 la fluorite (nei comuni di Bracciano e Silius), che ha un largo uso nell’industria dell’acciaio, dell’alluminio, del vetro, dell’elettronica e della refrigerazione. In particolare, la miniera di fluorite di Genna Tres Montis (Sud Sardegna), che rientrerà in piena produzione al termine dei lavori di ristrutturazione, rappresenterà una delle più importanti d’Europa. Delle altre 91 miniere di fluorite attive in passato, alcune molto importanti - da rivalutare con i prezzi attuali quadruplicati rispetto al 1990 - sono localizzate nel bergamasco, nel bresciano ed in trentino, oltre a quelle sarde e laziali. Feldspato e fluorite, dunque, sono ad oggi le uniche materie prime critiche ad oggi coltivate in Italia, ma i permessi di ricerca in corso, i dati sulle miniere attive in passato e quelli sulle ricerche pregresse e recenti, documentano la potenziale presenza di varie materie prime critiche e strategiche come il litio, scoperto in quantitativi importanti nei fluidi geotermici tosco-laziali-campani e come diversi altri minerali da cui si producono metalli indispensabili per il modello di sviluppo decarbonizzato, la green tech, la transizione digitale e la indipendenza da paesi terzi.
Linea di costa: in Italia, 120 km2 di superficie complessiva di spiagge, oltre due terzi nelle regioni del sud e nelle isole maggiori
26/06/2024I dati aggiornati dell'ISPRA sul Portale della Linea di costa
In Italia, la superficie complessiva delle spiagge misura meno del territorio del solo municipio di Ostia, a Roma: 120 km2, una superficie che comprende le grandi spiagge di Rimini o della Locride, fino alle piccole e suggestive "pocket beach" tra le scogliere dell'Asinara o alle spiaggette che sopravvivono tra i porti, i lungomare o le scogliere artificiali davanti le nostre città di mare. La misura appare piccola, mediamente le spiagge italiane sono profonde circa 35m, e occupano circa il 41% delle coste, ovvero circa 3400 km, su un totale di più di 8300 km.
Convenzione ONU per combattere la desertificazione: entro il 2030 dovranno essere recuperati 1 miliardo di ettari di aree degradate
17/06/202417 giugno: Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità
In Italia, il territorio presenta evidenti segni di degrado, che si manifesta in forma diverse, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione e all’impermeabilizzazione. Calcolando i principali indicatori adottati dalle Nazioni Unite per il calcolo delle aree degradate, ovvero lo stato e il trend di copertura del suolo, di produttività e di contenuto di carbonio organico, al 2019 risulta in stato di degrado il 17,4% della superficie nazionale. Le aree si distribuiscono lungo tutto il territorio.
A livello globale, con un’immagine sintetica proposta dalla Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), ogni secondo l’equivalente di quattro campi da calcio di terreno sano viene degradato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno e sono già stati promossi impegni per il recupero di 1 miliardo di ettari di aree degradate entro il 2030. Tra le iniziative politiche più rilevanti, i paesi del G20 hanno dichiarato la volontà di arrivare a dimezzare le aree degradate entro il 2040.
IdroGEO: verifica se la tua zona è a rischio dissesto
30/05/2024Oltre 2 milioni di edifici e più di 727mila imprese in aree ad alta pericolosità
Superano i 2 milioni e 115 mila gli edifici italiani che insieme alle 727 mila imprese si trovano nelle aree più esposte al rischio idrogeologico. Di quest’ultime, oltre 84 mila ricadono nelle aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata, con oltre 220 mila addetti esposti a rischio; più di 640 mila imprese sono ubicate in aree a pericolosità per alluvioni nello scenario medio.
Oltre 1 milione e 300 mila abitanti e quasi 548 mila famiglie vivono in zone a rischio frane e quasi 7 milioni di abitanti in aree soggette ad alluvione. Da oggi è possibile verificare facilmente se la zona dove vivi o lavori si trova in queste aree: basta accedere alla piattaforma IdroGEO e inserire il proprio indirizzo o geolocalizzarsi per sapere se la tua azienda o la tua casa è collocata in zone a rischio.
All’insegna delle avventure sotterranee parte domani la XVI Giornata Nazionale delle Miniere
24/05/202425-26 maggio 2024
Partirà domani la XVI Giornata nazionale delle miniere, l’evento dedicato alla scoperta dei parchi, dei siti e dei musei minerari d’Italia. Basterà cliccare sulla mappa dedicata, nel sito della Rete ReMI- ISPRA, per aprire il calendario nazionale e leggere tutte le iniziative organizzate nella regione di interesse: si va dal trekking gratuito alle passeggiate escursionistiche, dal geotour del palato alla degustazione di vini in miniera, dalle presentazioni di libri con esposizione di documenti inediti alle visite guidate, mostre e convegni, per un totale di circa 60 eventi che percorreranno la nostra penisola da nord a sud.
La mitigazione del rischio idraulico nelle regioni colpite dall’alluvione del 2023
04/03/2024Sottoscritto un accordo tra ISPRA e Commissario Straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche
Oggi, nella sede del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche e il Direttore generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Maria Siclari, hanno siglato un Accordo di collaborazione tecnico-scientifica e di supporto per le attività legate alla stesura e alla verifica dei Piani speciali per la ricostruzione.
Rapporto Ambiente SNPA. Bene le rinnovabili, raccolta differenziata e controlli. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali
21/02/2024Obiettivi ambientali europei e trend nazionali elaborati dal Sistema nazionale per la protezione ambientale
Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM2,5 buoni risultati con l’agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi.
Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l’incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore.
Cambiamenti climatici ed erosione costiera: in Italia 54 comuni costieri presentano alti tassi di erosione
13/11/2023ISPRA pubblica lo stato attuale della linea di costa nazionale a livello comunale con dati aggiornati
In un anno consumati altri 77 km2, il 10% in più del 2021. Città troppo calde e impermeabili, sempre meno aree agricole e servizi ecosistemici
25/10/2023Ercolano (NA), Montale (PT) e San Martino Siccomario (PV) sul podio dei comuni “Risparmia suolo 2023”
Aree a pericolosità idraulica media: nel 2022 ricoperti più di 900 ettari di suolo
Non solo cambiamenti climatici: a rendere il suolo cittadino ancora più caldo, soprattutto nei periodi estivi, contribuisce in gran parte anche il consumo di suolo che, nel 2022, accelera arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo e avanzando, in soli dodici mesi, di altri 77 km2, oltre il 10% in più rispetto al 2021. Le città diventano sempre più calde: nei principali centri urbani italiani, la temperatura cresce all’aumentare della densità delle coperture artificiali, raggiungendo nei giorni più caldi valori compresi tra 43 e 46°C nelle aree più sature e seguendo andamenti diversi a seconda delle caratteristiche del territorio circostante.
Non solo risorse minerarie: dalle miniere anche cultura e turismo
26/05/2023Torna questo week end la Giornata Nazionale delle Miniere
Dalle miniere italiane non solo risorse minerarie, ma anche cultura e turismo. Migliaia le persone che, attratte dall’emozione di vivere un‘esperienza da minatore, o semplicemente incuriosita dai misteri del sottosuolo, scelgono di visitare le miniere dismesse, oggi rivalorizzate e trasformate in parchi e musei minerari, che compongono anche la Rete ReMi (Rete Nazionale dei Parchi e dei Musei minerari).
La Giornata Nazionale delle Miniere è un evento nazionale dedicato ai parchi siti e musei minerari d’Italia. Promossa da ISPRA per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico-minerario, è giunta quest’anno alla sua XV edizione, registrando un interesse sempre crescente sull'intero territorio nazionale.
Relitto aereo sul fondale a largo di Sciacca
11/04/2023La scoperta dell’Università di Palermo nell’ambito della campagna oceanografica finanziata dall’ISPRA per la realizzazione del foglio della Carta Geologica “Sciacca”
A circa 7,5 miglia nautiche da Sciacca, il 17 marzo scorso, durante l’acquisizione di dati acustici con un Side Scan Sonar, che restituisce immagini dei fondali marini, il gruppo di geologia marina dell’Università degli Studi di Palermo ha rilevato un corpo sommerso: l’immagine acustica visualizzata sul monitor ha mostrato una forma assimilabile a un relitto di un aereo, lungo circa 20 metri e con apertura alare di circa 30 metri.
A rischio il completamento della Carta geologica d’Italia. Per difendersi dagli eventi naturali occorre conoscere i pericoli
14/11/2022A rischio, per assenza di nuovi finanziamenti, il completamento della Carta Geologica d’Italia e con essa la conoscenza del suolo e del sottosuolo nazionale, indispensabile per riuscire a contenere i disastri, mettere in sicurezza i territori e procedere ad un’idonea pianificazione urbanistica. Ogni singolo foglio del CARG, realizzato dall’ISPRA in collaborazione con le Regioni, le Province autonome, le Università e il CNR, contiene la possibilità di ricavare informazioni oggi più che mai preziose relativamente all’individuazione delle risorse idriche ed energetiche a quelle minerarie, dalla descrizione delle aree più idonee allo stoccaggio delle scorie radioattive o alla progettazione di infrastrutture sicure.
Un’infrastruttura di ricerca tutta italiana per la rete dei servizi geologici
13/10/2022
Nella Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali 2022 prende il via a Roma il progetto GeoSciencesIR coordinato da ISPRA
Roma, 13 ottobre 2022
Quali sono i rischi dovuti ad eventi geologici come frane, terremoti, eruzioni vulcaniche, siamo esposti nel territorio in cui viviamo? Quali risorse del sottosuolo possono essere utilizzate per rispondere al fabbisogno sempre più urgente di energia e di materie prime critiche? Ancora, quale contribuito forniscono le scienze geologiche alla transizione ecologica e agli obiettivi fissati dal Green Deal Europeo?
Roma capitale della scienza per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici 2022
26/09/2022Il 30 settembre e il 1 ottobre 2022 a Roma, dalle 18.30 alle 23.30, un partenariato d’eccellenza composto da enti di ricerca ed università accoglie il pubblico nella cornice della Città dell’Altra Economia con tanti appuntamenti gratuiti per diffondere la cultura scientifica.
Consumo di suolo: nel 2021 il valore più alto degli ultimi 10 anni
26/07/2022Con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo torna a crescere e nel 2021 sfiora i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato.
Como, Impruneta e Marano di Valpolicella si aggiudicano la prima edizione del concorso ISPRA e conquistano il titolo di “Comune Risparmia suolo” del 2022.
Città vivibili, circolari e resilienti: a che punto sono i capoluoghi italiani?
04/07/2022Città in corsa verso la sostenibilità: si “fa strada” la mobilità dolce e aumentano gli orti urbani, ma le perdite idriche, l’uso del suolo e la fragilità del territorio rimangono ancora un problema.
Desertificazione e degrado del suolo: circa 500 milioni di persone vivono in aree di grave deterioramento
14/06/2022In Italia circa il 28% del territorio presenta segni evidenti
In vista della Giornata Mondiale per la lotta a desertificazione e siccità, webinar ISPRA sulle iniziative da intraprendere
Degrado del territorio: secondo le stime del Global Land Outlook, il 70% delle aree libere da ghiacci è stato alterato dall’uomo, con conseguenze dirette e indirette su circa 3.2 miliardi di persone e si prevede che entro il 2050 questa quota possa raggiungere il 90%. E attualmente circa 500 milioni di persone vivono in aree dove il degrado ha raggiunto il suo massimo livello, ovvero la perdita totale di produttività definita come desertificazione.
Su 8.300 km di costa, il 13% occupato da opere artificiali
25/05/2022Ogni anno 5 km di costa naturale in meno
Presentati oggi i nuovi dati ISPRA sulle coste italiane
Ogni anno persi 5 Km di costa naturale negli ultimi 20 anni, a causa della costruzione di nuove strutture artificiali: una misura che equivale all'intero litorale di una località balneare come Fregene.L’artificializzazione è ancora più rilevante nelle zone retrostanti le spiagge, nelle quali ogni anno dune costiere, terreno coltivato, vegetazione e formazioni naturali vengono sostituite da oltre 10 Km di opere antropiche.
Dissesto idrogeologico: quasi il 94% dei comuni a rischio frane, alluvioni ed erosione costiera
07/03/2022Arrivano primi segnali positivi per le coste italiane
Aumenta nel 2021 la superficie nazionale potenzialmente soggetta a frane e alluvioni: l’incremento sfiora rispettivamente il 4% e il 19% rispetto al 2017. Quasi il 94% dei comuni italiani è a rischio dissesto e soggetto ad erosione costiera e oltre 8 milioni di persone abitano nelle aree ad alta pericolosità.
Segnali positivi per le coste italiane: dopo 20 anni, a fronte di numerosi interventi di protezione, i litorali in avanzamento sono superiori a quelli in arretramento.
Dove la transizione ecologica è già cominciata (e dove no)
13/12/2021Roma, 13 dicembre - Camera dei deputati
Sotto pressione città, pianure e coste. In via di rinaturalizzazione montagne, foreste e aree protette. Un percorso tra presente e passato dell’ambiente italiano per capire dove ci portano le sfide della transizione ecologica.
Conoscenza del territorio e carte geologiche: Con il progetto CARG coperto il 51% territorio nazionale
27/10/2021Con i Fogli geologici avviati nel biennio 2020- 2021 l’Italia raggiunge la copertura del 51% del territorio nazionale e un totale di 325 fogli (già realizzati nella prima fase e quelli avviati nella seconda) dei quali 6 dedicati alla piattaforma continentale alla scala 1:250.000, 31 sono fogli geotematici, 42 hanno anche la carta del sottosuolo, 77 le aree sommerse e 16 i modelli geologici 3D.
A livello locale, tra le regioni più virtuose spiccano Campania ed Emilia Romagna con una copertura totale che supera il 90%.
Neanche la pandemia ferma il consumo di suolo. Speciale Roma e Milano
14/07/2021Comune di Roma e città metropolitana di Milano a confronto sul consumo di suolo
Tra il 2006 e il 2020 nell’Area Metropolitana di Milano sono stati consumati 2153,2 ettari di territorio, mentre nell’area del Comune di Roma, il consumo di suolo ha riguardato 2023,66 ettari. Si tratta di una differenza di poco meno di 130 ettari quella che separa la capitale d’Italia dall’Area metropolitana di Milano. Sono i dati raccolti dall’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) nell’ambito del progetto europeo Soil4life che vede coinvolti Legambiente, come capofila, CIA, CCIVS, CREA, ERSAF, Politecnico di Milano, Roma Capitale e Zelena ISTRA con l’obiettivo di promuovere l’uso sostenibile del suolo in quanto risorsa strategica e non rinnovabile.
Consumo di suolo: senza interventi costi alle stelle già nel 2030
14/07/2021È un costo complessivo compreso tra gli 81 e i 99 miliardi di euro, in pratica la metà del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quello che l’Italia potrebbe essere costretta a sostenere a causa della perdita dei servizi ecosistemici dovuta al consumo di suolo tra il 2012 e il 2030. Se la velocità di copertura artificiale rimanesse quella di 2 mq al secondo registrata nel 2020 i danni costerebbero cari e non solo in termini economici.
Nel 2021 l’Italia torna in miniera
28/05/2021In diretta Facebook la presentazione in anteprima degli eventi in programma.
Tornano infatti in presenza, anche se non per tutti i siti, gli eventi della Giornata Nazionale delle Miniere, la due giorni dedicata alla scoperta del sottosuolo e della vita in miniera giunto ormai alla sua XIII edizione.
Dissesto Idrogeologico: in 20 anni finanziati quasi 7 miliardi per oltre 6 mila interventi
23/11/2020Richiesti oltre 26 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio
ISPRA pubblica il primo Rapporto ReNDiS
Ammonta a quasi 7 miliardi la cifra stanziata in 20 anni dal Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e de Mare per far fronte al dissesto idrogeologico in Italia, per un totale di oltre 6 mila progetti finanziati. Alluvioni (48%) e Frane (35%) le categorie di intervento più sovvenzionate. Stimato, in base alle richieste caricate nel ReNDiS, anche un primo importo complessivo necessario per la messa in sicurezza del territorio: le richieste superano i 26 miliardi di euro.
In Italia si nasce già con la propria porzione di cemento: 135 mq per ogni neonato
22/07/2020Consumo di suolo 2020: persi altri 57 km2 di territorio nazionale al ritmo, confermato, di 2 m2
al secondo.
La Valle D’Aosta è la prima regione italiana vicina all’obiettivo “Consumo di suolo 0”.
L’aumento del consumo di suolo non va di pari passo con la crescita demografica e in Italia cresce più il cemento che la popolazione: nel 2019 nascono 420 mila bambini e il suolo ormai sigillato avanza di altri 57 km2 (57 milioni di metri quadrati) al ritmo, confermato, di 2 metri quadrati al secondo. È come se ogni nuovo nato italiano portasse nella culla ben 135 mq di cemento.
Ripresa in Italia e UE: puntiamo a salvare la biodiversità. In calo i gas serra, tra i primi in Europa per l’economia circolare
03/06/2020Grave la situazione per fauna e flora, minacciate da inquinamento e specie aliene. In buono stato solo il 48% dei fiumi e il 20% dei laghi italiani. Bene le aree protette del nostro Paese.
Temperature crescono in Italia più che in altre parti del mondo (+1,71° nel 2018 contro +0,98° globale). Diminuiscono i gas serra (-17,2% dal 1990 al 2018). Inquinamento atmosferico: si sforano i limiti giornalieri (nel 21% delle stazioni il PM10), ma in Italia nel medio-lungo periodo gli inquinanti sono in discesa. Bacino padano malato d’Europa.
Con 18,3% di energie rinnovabili, Italia supera obiettivo 2020 fissato da UE (17%).