Conclusa a Cali la COP16 sulla biodiversità
"La biodiversità è fondamentale per il benessere umano, un pianeta sano e la prosperità economica per tutte le persone, anche per vivere bene in equilibrio e in armonia con Madre Terra. Ne dipendiamo per cibo, medicine, energia, aria e acqua pulite, sicurezza dai disastri naturali, nonché svago e ispirazione culturale, e supporta tutti i sistemi di vita sulla Terra".
Questa dichiarazione aveva aperto il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (KM-GBF) del 2022, l'accordo approvato al termine della quindicesima riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, CBD), nota come COP15.
Il KM-GBF contempla quattro obiettivi (goal) che stabiliscono una visione per il 2050 di un mondo che “vive in armonia con la natura” e 23 traguardi (target) “orientati all'azione”, da conseguire entro il 2030, per “arrestare e invertire il declino della biodiversità”, il quale nonostante questo riconoscimento, continua senza sosta.
- https://www.isprambiente.gov.it/it/news/cop16-sulla-biodiversita
- Conclusa a Cali la COP16 sulla biodiversità
- 2024-10-21T00:00:00+02:00
- 2024-11-01T23:59:59+01:00
- "La biodiversità è fondamentale per il benessere umano, un pianeta sano e la prosperità economica per tutte le persone, anche per vivere bene in equilibrio e in armonia con Madre Terra. Ne dipendiamo per cibo, medicine, energia, aria e acqua pulite, sicurezza dai disastri naturali, nonché svago e ispirazione culturale, e supporta tutti i sistemi di vita sulla Terra". Questa dichiarazione aveva aperto il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (KM-GBF) del 2022, l'accordo approvato al termine della quindicesima riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity, CBD), nota come COP15. Il KM-GBF contempla quattro obiettivi (goal) che stabiliscono una visione per il 2050 di un mondo che “vive in armonia con la natura” e 23 traguardi (target) “orientati all'azione”, da conseguire entro il 2030, per “arrestare e invertire il declino della biodiversità”, il quale nonostante questo riconoscimento, continua senza sosta.
- Quando dal 21/10/2024 al 01/11/2024 (Europe/Berlin / UTC200)
- Dove Cali
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Quasi due anni dopo, dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, si è svolto a Cali (Colombia) il sedicesimo incontro della COP (COP16), con lo scopo di negoziare e approvare una serie di decisioni per rendere operativo il KM-GBF.
I principali temi nell’agenda della COP16 sono stati:
1) valutare l’allineamento ai target e ai goal del KM-GBF delle strategie e dei piani d'azione nazionali per la biodiversità (National Biodiversity Strategy and Action Plan, in breve NBSAP), pre-esistenti al KM-GBF;
2) concordare strumenti e meccanismi finanziari per la mobilitazione delle risorse finanziarie affinché tutti i Paesi concorrano, sulla base del principio delle responsabilità comuni ma differenziate, ad una piena ed efficace attuazione del KM-GBF;
3) rendere operativo il meccanismo multilaterale sulla giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall'uso delle informazioni relative al sequenziamento digitale delle risorse genetiche (DSI);
4) definire un impegno dei Paesi per affrontare in maniera congiunta e sinergica la doppia crisi ambientale del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.
Sul primo punto, i Piani d'azione e strategie nazionali per la biodiversità, preesistenti al KM-GBF, sono ritenuti fondamentali per l'attuazione dello stesso KM-GBF. Ci si aspettava quindi che i paesi presentassero Piani d'azione e strategie nazionali aggiornati e allineati con il KM-GBF, alla luce dei nuovi target e obiettivi da questo contemplati, prima della COP16. Il Segretariato della CBD ha comunicato che al 1° novembre 2024 sono stati presentati dalle Parti 119 target nazionali allineati con il GBF, ma solo 44 (tra cui l'Italia) avevano presentato un NBSAP aggiornato.
Sugli altri punti, al termine dell'incontro sono stati raggiunti importanti risultati positivi per alcuni di essi, per altri, cruciali per una piena attuazione del KM-GBF, non è stato possibile giungere a una decisione.
La prima decisione importante raggiunta è stata la creazione di un organismo sussidiario della CBD per i popoli indigeni e le comunità locali per garantire la loro partecipazione al KM-GBF e il riconoscimento dei popoli di discendenza africana (African descents) come custodi della biodiversità.
Un secondo importante risultato è stato l’adozione di un fondo finanziario globale, denominato Cali Fund. Si tratta di un meccanismo per favorire una equa redistribuzione dei benefici e dei profitti derivanti dall’uso delle informazioni relative al sequenziamento digitale (Digital Sequence Information, in breve DSI) delle risorse genetiche. Queste sono state a lungo sfruttate dai Paesi del Nord del mondo senza un’adeguata condivisione con le nazioni da cui queste risorse venivano prelevate. Sebbene contenga elementi non vincolanti e si basi su una base indicativa per i contributi monetari, il meccanismo mira a colmare parte del divario finanziario della biodiversità e a premiare i custodi della biodiversità. Il testo suggerisce un importo indicativo dello 0,1% dei ricavi o dell’1% dei profitti a favore di questi ultimi. Posto sotto l’egida dell’Onu, il fondo distribuirà il denaro raccolto per metà ai Paesi e per metà alle popolazioni indigene.
Altri due accordi importanti riguardano:
• l’adozione di una metodologia basata su criteri e metodologie scientifiche per identificare e proteggere le aree marine che sono essenziali per la salute degli oceani e dell’ambiente in generale. Dopo otto anni la COP16 ha approvato l’accordo globale per identificare e conservare le ecologically significant marine areas, segnando un progresso significativo nell’attuazione del KMGBF.
• la decisione sui nessi tra biodiversità e cambiamento climatico, che fornisce il quadro per migliorare il coordinamento e le sinergie tra gli sforzi internazionali e nazionali per affrontare congiuntamente le crisi della biodiversità e del clima.
I negoziati sui mezzi di attuazione, comprese le risorse finanziarie, hanno avuto meno successo.
Nelle prime ore di sabato 2 novembre, quando la COP doveva essere già chiusa, la Presidente della COP e Ministra colombiana dell’ambiente e dell’agricoltura, Susana Muhammad, ha presentato una bozza di decisione sulla mobilitazione delle risorse, inclusa una disposizione che istituisce uno strumento finanziario globale dedicato alla biodiversità sotto l'autorità della COP. Ne è seguito un dibattito, con i paesi in via di sviluppo che hanno accolto con favore una decisione che implementa l'articolo 21 della CBD e i paesi sviluppati che si sono opposti, citando la frammentazione del panorama finanziario globale.
La finanza è fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Alla COP15 di Montreal, i paesi hanno concordato che l'obiettivo a lungo termine dovrebbe essere quello di destinare 700 miliardi di dollari l'anno per la protezione e il ripristino della biodiversità. In base all'accordo di Kunming-Montreal, i paesi sviluppati si sono impegnati a contribuire con 20 miliardi di dollari di finanziamenti all'anno entro il 2025, un obiettivo che finora sembra improbabile che venga raggiunto.
Alle 8 di mattina, quando molti delegati avevano lasciato la sala della riunione, il delegato del Panama ha chiesto di verificare se i requisiti di quorum fossero stati soddisfatti. In assenza di quorum, la riunione è stata sospesa e diverse decisioni non sono state adottate. Tra queste, le decisioni su: mobilitazione delle risorse; meccanismi finanziari; pianificazione, monitoraggio, rendicontazione e revisione; e, cosa importante, il bilancio.
Si prevede che nei prossimi mesi si riunirà nuovamente la COP per adottare almeno il bilancio e garantire così il proseguimento delle attività del Segretariato.