Al percorso per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO), organizzato da due ricercatrici dell’ISPRA, hanno preso parte i ragazzi della 5 BIO dell’Istituto Superiore “Carducci-Volta-Pacinotti” di Piombino, impegnati nella comprensione delle principali cause dei cambiamenti climatici, degli impatti sull'avifauna e sulle specie migratrici e sullo studio delle specie aliene marine che stanno colonizzando il mar Mediterraneo.
La Riserva Naturale Saline di Tarquinia è un’area umida iperalina, tra le poche rimaste nel Mar Tirreno, nella cui estensione sono rappresentati diversi aspetti geologico-ambientali. L'area è occupata per lo più da vasche di acque poco profonde, quasi tutte comunicanti, salate e iperaline, separate da terrapieni in terra, pietra e legno ricavati su un substrato di sabbie marne. Le Saline di Tarquinia, attualmente ZPS (Zona di Protezione Speciale) e ZSC (Zona Speciale di Conservazione), sono divenute un’area protetta nel 1980, in quanto è stata riconosciuta una elevata valenza naturalistica, con caratteristiche ambientali particolarmente adatte per la sosta e la nidificazione di numerosi uccelli migratori.
Il Network Nazionale della Biodiversità (NNB) svolge un’azione di raccordo e di diffusione di dati e informazioni in tema di biodiversità sul territorio nazionale. È costituito da un sistema a rete composto da enti pubblici deputati al monitoraggio della biodiversità che mettono in condivisione le proprie banche dati secondo specifici format.
Come viene monitorato l’inquinamento atmosferico in Italia? Quali enti se ne occupano e in che modo il programma europeo di osservazione della Terra Copernicus supporta il monitoraggio e le previsioni sulla qualità dell’aria a livello nazionale, regionale e locale?
Metodologie, informazioni e indicatori ambientali Gli obblighi di informativa introdotti dalla regolamentazione sulla Finanza sostenibile risultano così corposi e complessi, a tal punto da implicare la necessità di un adeguato quadro di sostegno tecnico nella fase di attuazione della disciplina, che accompagni imprese e investitori a comprendere bene i contenuti e le modalità con cui generare le informazioni ambientali richieste dai nuovi standard. Lo scopo delle Linea Guida “La sfida ambientale per la finanza sostenibile: metodologie, informazioni e indicatori ambientali” è quello di mettere a disposizione uno strumento operativo che ha l'obiettivo di fornire supporto metodologico e orientamento per la rendicontazione della sostenibilità ambientale, in conformità con i nuovi standard europei. Le Linee Guida sono state elaborate per agevolare il processo di autovalutazione dei portatori di interesse, in maniera tale che questo sia ancorato ad una uniformità metodologica, scientificamente validata, in grado di garantire una maggiore affidabilità e comparabilità dei dati.
In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide 2025 , il progetto di Scienza Partecipata " #teveremolluschifantastici...e dove trovarli " organizza il 1 febbraio un'escursione presso la Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa per raccontare dell'ecologia di fiume, di molluschi di acqua dolce e di monitoraggio delle acque con sperimentazioni pratiche. Il progetto ha lo scopo di di aumentare la consapevolezza sulla biodiversità fluviale e di contribuire alla conservazione degli ecosistemi delle acque interne, anche mappando la presenza e la distribuzione dei molluschi, con un progetto pilota sul fiume Tevere; i dati raccolti confluiscono all'interno del portale del Network Nazionale della Biodiversità.
Il Darwin Day è una celebrazione in onore di Charles Darwin che si tiene in occasione dell'anniversario della sua nascita, il 12 febbraio. Kosmos, il museo di Storia naturale dell’Università di Pavia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente e con il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro Spallanzani” dell’Università di Pavia, organizza un convegno in cui ricercatori e docenti universitari affronteranno i diversi aspetti dell’evoluzione.
Il numero di uccelli acquatici è fino dai tempi della Convenzione di Ramsar uno dei metri principali per valutare lo stato di conservazione delle zone umide: un metro accurato e impietoso, che non risente di pressioni politiche o strumentalizzazioni. Ma va usato bene e saputo/voluto leggere. Anche questo gennaio ISPRA ha svolto la propria parte di attività di campo, insieme alla vasta rete di rilevatori esterni che copre capillarmente il territorio nazionale come perfetto esempio di citizen science. Le automobili dell'Istituto sono state avvistate ovunque, dagli invasi gelati del Cadore fino al fango della Capitanata, con impegnative soste nelle lagune venete e qualche puntata sul versante tirrenico.
I sinkholes sono voragini che si aprono nel terreno all'improvviso, con diametri che possono raggiungere anche centinaia di metri. A seconda delle cause da cui hanno origine, vengono suddivisi in sinkholes di origine naturale e sinkholes di origine antropogenica. Secondo i dati ISPRA, le regioni più esposte ai sinkholes naturali includono Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Campania e Toscana, mentre città come Roma, Napoli e Cagliari risultano particolarmente vulnerabili alle voragini provocate dalle attività umane. Banca Dati Indicatori Ambientali di ISPRA
Oggi presso alla Camera dei Deputati si è svolta la Relazione annuale della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. Sono state 85 le audizioni finora svolte dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e - questo un ambito di recente introduzione - agroalimentari. Nel dettaglio, sono state 71 le audizioni tenute presso gli uffici istituzionali di palazzo San Macuto e 14 quelle presso le Prefetture delle realtà territoriali dove i componenti sono stati in missione. Lo ha riferito Jacopo Morrone, presidente della commissione costituita in questa legislatura, illustrando alla Camera, la relazione annuale.
Stimare la disponibilità futura di risorsa idrica ed elaborare proiezioni future delle ondate di calore sulla base degli scenari di emissione dei gas serra, valutare i rischi di incendi boschivi, prevedere la possibile frequenza di eventi di siccità e di anomalie di temperatura e precipitazione sulla base di previsioni stagionali. Questi gli obiettivi della cooperazione tra enti nazionali e regionali nell’abito del National Collaboration Programme (NCP) con il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) promosso dall’Unione Europea per l’utilizzo degli strumenti del Servizio Copernicus dedicato ai cambiamenti climatici (C3S).
Nelle giornate del 21-23 gennaio si è tenuto a Valona (Albania) il corso pratico sulle tecniche di monitoraggio, identificazione e tecniche avanzate di ricerca per la conservazione dei pesci cartilaginei del Mar Adriatico. Organizzato grazie agli sforzi congiunti dell’UNEP-MAP (Convenzione di Barcellona) e dello Sharklab ADRIA, e finanziato dal MASE. Il corso ha visto l’attiva partecipazione del Dr. Umberto Scacco e del Dr. Massimo Dalù dell'ISPRA sotto la guida esperta del Dr. Andrej Gajić dello Sharklab ADRIA, e la supervisione della responsabile dello SPA/RAC - Barcellona Convention, Lobna Ben Nakhla. Durante il corso sono stati analizzati campioni di specie di pesci cartilaginei d’interesse conservazionistico provenienti da un'area marina particolarmente ricca di biodiversità delle acque di Valona.
Il 12 febbraio, la Regione Toscana e il Servizio Geologico dell'ISPRA organizzano il convegno "I nuovi Fogli Geologici CARG: Arezzo, Bibbiena, Castel del Piano, Poggibonsi" che si terrà presso il Teatro della Compagnia in Via Cavour 50R a Firenze. Il convegno è organizzato in collaborazione con gli Atenei della Toscana e il CNR ed è accreditato APC per i geologi iscritti all'Ordine dei Geologi della Toscana.
Comprendere e agire per salvare le api Martedì 28 gennaio a Roma si terrà il convegno "Api & Vespa orientalis. Una sfida per l'ecosistema". Esperti del settore affronteranno l'argomento per far comprendere il fenomeno e agire per la salvaguardia delle api. All'incontro è prevista la partecipazione di un ricercatore ISPRA che parlerà dell’importanza di una corretta comunicazione dei rischi al grande pubblico.
CAMS National Collaboration Programme Italia - Seconda Fase La seconda fase del National Collaboration Programme CAMS Italia rappresenta un importante riconoscimento dei rilevanti risultati ottenuti nella prima fase di attività nell'ambito del monitoraggio dell’atmosfera in Italia, promuovendo azioni di sviluppo congiunte tra diversi utenti e ricercatori basate, favorendo altresì attività di formazione ed informazione specifiche.
Nel 2024 l’Italia ha avuto la Presidenza del G7 , il gruppo che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America, e nel corso dell’anno si è tenuto un fitto programma di riunioni tecniche ed eventi istituzionali su tutto il territorio nazionale. Tra i temi che l’Italia ha approfondito c’è quello ambientale, che è stato discusso dai ministri del G7 di Clima, Energia e Ambiente , nel corso di una riunione tenuta nella Reggia di Venaria, Torino, dal 28 al 30 aprile 2024 al termine della quale è stata adottata una Dichiarazione congiunta sugli impegni necessari per rispondere adeguatamente alle attuali sfide ambientali.
La Presidenza italiana del G7 ha organizzato il workshop online sulle NbS, tenuto il 27 novembre 2024, con l'obiettivo principale di analizzare gli strumenti e i meccanismi su cui fare leva per sviluppare nella pratica i piani e i progetti NbS, anche a supporto dell'implementazione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, in particolare del Target 8 e del Target 11, e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il workshop doveva concentrarsi sulla valutazione dell'efficacia delle NbS in tutti i settori e su tutte le scale, valutando e rivedendo i criteri, gli standard e le linee guida esistenti, identificando le lacune e fornendo elementi per una guida volontaria e la certificabilità sulle NbS, a partire dall'uso dello standard globale IUCN per le NbS.
Come evidenziato nel comunicato adottato a Torino nell'aprile 2024 dai Ministri del Clima, dell'Energia e dell'Ambiente del G7, Energia e Ambiente, la biodiversità si sta riducendo a un ritmo senza precedenti, come conseguenza delle attività umane, e arrestare la perdita di biodiversità entro il 2030 è non solo una necessità ecologica, ma anche un imperativo sociale ed economico. È quindi necessario raggiungere gli obiettivi e i traguardi internazionali sulla biodiversità delineati dal Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (KMGBF), compreso il Target 6 sulle specie esotiche invasive (IAS). I Ministri del Clima, dell'Energia e dell'Ambiente del G7 si sono impegnati a Torino, tra le altre cose, a prevenire l'introduzione e a ridurre al minimo l'impatto delle IAS lavorando insieme per rafforzare la cooperazione internazionale, anche attraverso l'organizzazione di un workshop del G7 sull'attuazione del KMGBF, con particolare attenzione alle IAS.
Geo-dì si terrà anche quest'anno a Bologna, nella prestigiosa sede dell'Accademia delle Scienze, il 31 gennaio 2025. L'evento sarà preceduto da una visita guidata nel centro storico di Bologna, programmata per il pomeriggio del 30 gennaio. Ricercatori ISPRA parteciperanno all'incontro con un intervento su "La cartografia geotematica della Dancalia nel fondo cartografico della Biblioteca ISPRA".
I dati ISPRA confermano una diminuzione del numero di giorni con gelo nel nostro Paese. Nel 2023 in Italia si sono registrati circa 10 giorni in meno rispetto alla media del trentennio 1991-2021 L’indicatore Giorni con gelo della Banca Dati Indicatori Ambientali di ISPRA calcola il numero di giorni in cui la temperatura minima dell’aria scende sotto i 0°C, un parametro chiave per monitorare l’evoluzione del clima e i suoi effetti. Comprendere questi fenomeni è essenziale per sviluppare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici efficaci e rispondere alle sfide del riscaldamento globale.
Il 22 gennaio al Mi nistero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali , il commissario straordinario per il Granchio Blu, Pref. Enrico Caterino, accompagnato dal Direttore del Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente per la conservazione della biodiversità di ISPRA, Luigi Ricci, ha illustrato i contenuti del "Piano di intervento per contenere e contrastare il fenomeno della diffusione e della proliferazione della specie granchio blu". Frutto di un lavoro congiunto realizzato con il supporto tecnico di ISPRA e con la collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, CREA, Capitanerie di Porto, Ministeri ed Enti territoriali delle Regioni più colpite dall'emergenza. Il piano, con un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro - stanziati nel D.L. Agricoltura - per il biennio 2025-2026, mira a tutelare la biodiversità degli habitat colpiti, contenere e contrastare la proliferazione della specie invasiva, prevenire ulteriori danni economici e promuovere la ripresa delle attività di allevamento e pesca.
Assicurare la qualità delle misurazioni, l’omogeneità delle procedure e dei dati prodotti. È questo l’obiettivo del confronto tecnico, organizzato da ISPRA in collaborazione con Arpa Umbria , che ha preso il via a Terni il 23 gennaio presso la sede dell’Agenzia regionale. Per due settimane saranno riuniti i 21 laboratori mobili del Sistema nazionale SNPA dedicati alla misurazione di polveri sottili, ozono, ossidi e biossidi di azoto, benzene, metalli, idrocarburi policiclici aromatici (IPA). ISPRA, in qualità di Laboratorio nazionale di Riferimento (ai sensi del Decreto Ministeriale dell'Ambiente n° 67 del 04-02-2022), ha il compito di organizzare e realizzare programmi di affidabilità a cui le istituzioni che gestiscono le reti di monitoraggio devono partecipare ai sensi dell’Allegato I del D.Lgs. 155/2010. L’obiettivo del circuito di interconfronto – questo il termine tecnico – è conseguire un miglioramento armonizzato delle prestazioni delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria a livello nazionale, in ottemperanza all'art. 17 e all’allegato I del D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. e consentire ai partecipanti di migliorare l’affidabilità dei dati di misura da essi prodotti, confrontandosi con le prestazioni fornite dagli altri partecipanti e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento, nonché di monitorare le procedure di QA/QC, definite dal DM 30/3/2017 per assicurare la qualità dei risultati di misura, e, qualora il circuito evidenzi carenze strumentali o procedurali, di adottare le necessarie azioni correttive.
La Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day), il 2 febbraio , celebra la firma avvenuta nel 1971 della Convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, e ha come obiettivo sensibilizzare il mondo sulla grande importanza delle zone umide per le persone e per il nostro pianeta. La Convenzione di Ramsar definisce zone umide “le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”. La Convenzione è l’unico trattato internazionale sull’ambiente che si occupa di questi particolari ecosistemi che, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e svolgono una funzione fondamentale di mitigazione dai cambiamenti climatici.
In occasione del 25esimo anniversario di ARTA Abruzzo, venerdì 24 gennaio a Pescara, si terrà il convegno di studio dedicato al tema dell’ambiente e della salute il quale offrirà uno spazio di discussione, aperto a tutti i cittadini, sulle iniziative e ricerche in corso per garantire un futuro sostenibile, con particolare attenzione alla protezione dell’ambiente e al benessere della comunità.
ISPRA salva flora e fauna 60.000 metri quadrati di fondale ispezionati, centinaia quelli finalmente liberati da reti lunghe fino a 260 metri che tornano a respirare e a ripopolarsi; liberate specie protette rimaste intrappolate Ben 60.000 metri quadrati di fondale marino ispezionati, oltre 30 reti fantasma lunghe fino a 260 metri (pari all’incirca a un grattacielo di 100 piani) recuperate a una profondità di 40-60 metri e centinaia i metri quadrati di fondale finalmente liberati: è il risultato dell’operazione “Ghostnets” condotta da ISPRA lungo la costa siciliana, tra Augusta e Siracusa. L’intervento, parte del progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) finanziato dal Pnrr, è stato realizzato con il supporto della RTC Ghostnets (CASTALIA, CONISMA e MAREVIVO) e ha permesso di recuperare varie tipologie di reti: a strascico, da posta, grovigli di cime, lenze e nasse e di liberare specie protette rimaste intrappolate.
Aggiornati più di 200 indicatori della Banca dati indicatori ambientali di ISPRA, l’obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza ambientale e coinvolgere la comunità scientifica, in particolare, quella delle statistiche e delle informazioni ambientali, nelle questioni ambientali cruciali del nostro tempo. Gli indicatori sono stati arricchiti con i dati più recenti disponibili, offrendo una panoramica completa delle tendenze e dei progressi compiuti.
Il prossimo 18 gennaio, a Fondi, l’incontro pubblico del Coordinamento Intercomunale sugli incendi boschivi. Da mesi è stato costituito un Coordinamento Intercomunale che si riunisce regolarmente per promuovere un reale impegno di tutte le comunità locali contro il devastante fenomeno degli incendi boschivi.
Durante l'incontro, saranno illustrati i risultati delle attività di monitoraggio che hanno coinvolto cittadini, studenti ed esperti, raccogliendo dati sullo stato ecologico e chimico delle acque del fiume Aniene. ISPRA parteciperà con una relazione su " #teveremolluschifantastici…e dove trovarli ” il progetto di scienza partecipata per la qualità delle acque e la conservazione della biodiversità fluviale; il progetto inserito nel portale del Network Nazionale della Biodiversità , mappa la presenza e la distribuzione dei molluschi d’acqua dolce, sia autoctoni che alloctoni, all’interno del bacino del fiume Tevere.
Coordinato per l’Italia da ISPRA, il progetto di Wetlands International promuove il conteggio degli uccelli acquatici intorno alla metà di gennaio su tutto il territorio europeo Il 9 gennaio sono iniziati, in più di 2000 zone umide italiane, i censimenti degli uccelli acquatici svernanti nell’ambito del progetto International Waterbird Census (IWC). Il progetto è coordinato da ISPRA, che si avvale di una rete di oltre 500 rilevatori esperti e di un numero almeno triplo di collaboratori, distribuiti in tutto il paese. Giunti al 35° anno di attività continuativa sull’intero territorio nazionale i censimenti IWC i rappresentano uno dei più longevi progetti coordinati di studio italiani, sicuramente il primo per capillarità e regolarità della copertura a livello geografico.
Giornate formative della Società Italiana per la Ricerca sugli Oli Essenziali (S.I.R.O.E.) Webinar gennaio - febbraio 2025 S.I.R.O.E. (Società Italiana per la Ricerca sugli Oli Essenziali) ha deciso di fare incontrare due mondi solo in apparenza distanti fa loro, quello dell’Arte, nelle sue mille sfaccettature, e quello Scientifico degli oli essenziali. Da qui quattro Incontri a tema, specificatamente dedicati a frutti (ed alle rispettive piante): mirto, ciliegie ed amarene; melagrana; uva ed agrumi (arance, cedri e limoni), in un vero e proprio tributo alla Natura e alla sua straordinaria capacità di seduzione.