Dal 20 al 25 agosto ISPRA sarà presente al Meeting di Rimini (Fiera di Rimini) con uno stand all’interno della Piazza Ministero dell’Ambiente (Padiglione A3). La manifestazione giunta quest’anno alla sua 45ma edizione ha come titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?” e sarà ricca di tavole rotonde, mostre, spettacoli, iniziative culturali, sportive e per ragazzi. Verrà anche trasmessa in diretta su più canali digitali e in più lingue. Il programma, presentato lunedì 15 luglio all’Ambasciata della Santa Sede in Italia, è consultabile sul sito Meeting Rimini .
Notizie
Esploriamo la Riserva Naturale della Valle dell’Aniene Il Network Nazionale della Biodiversità di ISPRA è partner dell’edizione 2024 della Urban Nature , l’iniziativa promossa dal WWF per diffondere il valore e la cura della natura in città. Diversi gli eventi in programma il 28 e 29 settembre organizzati in varie città italiane dai partner aderenti l’iniziativa.
Partecipa all'iniziativa "Biodiversità in posa" del Network Nazionale della Biodiversità di ISPRA dedicata alla raccolta e alla condivisione di osservazioni sulla fauna, la flora e l'ambiente naturale effettuate dai cittadini “ Biodiversità in posa ” offre la possibilità, grazie al collegamento con l’APP iNaturalist, a chiunque interessato e in qualsiasi momento, di mettere in condivisione con il Network segnalazioni attraverso immagini sulla natura realizzate sia a livello professionale che amatoriale costituendo così un canale di ingresso per i dati.
Il progetto PNRR MER si propone di mappare integralmente la costa italiana, sia nella parte emersa che sommersa. L'area coperta include la costa fino a 800 metri verso terra e fino a 50 metri di profondità in mare, estendendosi fino ai confini delle aree marine protette e dei siti Natura 2000. La mappatura degli habitat costieri è in corso tramite voli aerei dotati di sensori LiDAR Topografici, che creano un "atlante digitale" 3D dettagliato della costa italiana. Questo rilievo, che copre 7.500 km di costa, fornirà dati utili per l'analisi e la protezione delle specie e degli habitat. Le aree coperte sono suddivise in tre sottoregioni del Mar Mediterraneo.
ISPRA e il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA) riservano agli operatori di Comuni e Osservatori delle Regioni e Province autonome la consultazione dei dati preliminari derivanti dall’attività di monitoraggio del consumo di suolo, al fine di rendere il processo di aggiornamento dei dati nazionali sempre più efficace e partecipato.
La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzato da specie in espansione di areale che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, e da specie non indigene o specie aliene che sono introdotte dalle attività antropiche o arrivano attraverso corridoi artificiali quali il Canale di Suez; alcune di queste specie possono anche essere pericolose per la salute umana in quanto tossiche al consumo o velenose al contatto. Allo scopo di fornire un supporto ai fruitori del mare per il riconoscimento delle nuove specie potenzialmente osservabili e pescabili nei nostri mari, incluse quelle pericolose per la salute umana, è stato realizzato un nuovo opuscolo , versione aggiornata dell'edizione 2021. Le eventuali segnalazioni che verranno inviate ai ricercatori, contribuiranno anche a monitorare la distribuzione e diffusione di tali specie nelle nostre acque.
La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzato da specie in espansione di areale che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, e da specie non indigene o specie aliene che sono introdotte tramite attività antropiche quali il traffico marittimo, l’acquacoltura e l’acquariofilia o che arrivano attraverso corridoi artificiali come il Canale di Suez. Il successo delle nuove specie può essere favorito dai cambiamenti climatici e/o da condizioni ambientali alterate. L'invasione di una specie aliena non è quasi mai un processo immediato ma necessita di periodo di adattamento è proprio in questa fase che occorre mettere in atto tempestivamente delle azioni per contrastare gli effetti nocivi dell'invasione. Alcune di queste possono diventare invasive e rappresentare una minaccia per l’ambiente, arrecare un danno all’economia o rappresentare un pericolo per la salute umana.
Dal 1° Gennaio 2024 all’ultimo aggiornamento disponibile da European Forest Fire Information System (EFFIS) del 30 luglio, a scala nazionale sono stati rilevati 615 incendi, per una superficie totale di 221 km 2 . Le stime prodotte da ISPRA evidenziano che le aree boschive percorse da incendio, per i primi 8 mesi del 2024, sono 40 km 2 di superficie forestale (cioè, il 18 % del totale). Questa superficie si suddivide in 18 km 2 di macchia mediterranea e boschi di leccio (46%), 13 km 2 ricoperte da boschi di querce (33%) e 6 km 2 a di aree boschive di conifere (16%).
Negli scorsi mesi si sono tenute diverse esercitazioni congiunte del personale di ISPRA e delle Arpa/Appa sull’utilizzo dei droni nel campo della tutela ambientale. L’impiego di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto per il monitoraggio ambientale è una realtà già diffusa nell’ambito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente e su cui si sta lavorando per omogeneizzare le procedure operative, con l’obiettivo di definire uno standard comune, anche tramite l’elaborazione di linee guida comuni Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente.
LIFE Conceptu Maris: CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability” Con i loro spostamenti in mare aperto nell’affollato Mediterraneo, cetacei e tartarughe marine si trovano a fare i conti con un numero crescente di minacce, fra le quali l’inquinamento da plastiche, il traffico marittimo e la pesca commerciale.
Presso Baia degli Infreschi, all’interno dell’AMP Costa degli Infreschi e della Masseta (Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni), è stato effettuato il 23 luglio dai ricercatori ISPRA, con il supporto del Nucleo dei Carabinieri subacquei di Napoli, il consueto monitoraggio dell'impianto pilota di ricucitura della prateria di Posidonia oceanica. L’intervento è stato realizzato nell’ambito dell’azione C5 del progetto Sea Forest LIFE (LIFE17 CCM/IT/000121) finanziato nell'ambito del programma LIFE della Comunità europea nella priorità tematica mitigazione dei cambiamenti climatici.
Fino al 31 agosto, è aperta la consultazione pubblica sul documento tecnico al fine di recepire feedback e le considerazioni da parte degli stakeholder. L’intento del documento tecnico è quello di mettere a disposizione uno strumento operativo che ha l'obiettivo di fornire supporto metodologico e orientamento per la rendicontazione della sostenibilità ambientale, in conformità con i nuovi standard europei. Il documento è stato elaborato per agevolare il processo di autovalutazione dei portatori di interesse, in maniera tale che questo sia ancorato ad una uniformità metodologica, scientificamente validata, in grado di garantire una maggiore affidabilità e comparabilità dei dati. Documento tecnico La sfida ambientale per la finanza sostenibile. Metodologie, informazioni e indicatori ambientali Il documento è stato presentato il 22 maggio a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Al TG1 Mattina del 26 luglio il Presidente ISPRA Stefano Laporta ha parlato delle "reti fantasma", utilizzate per la pesca, in alcuni casi vengono abbandonate o perse in mare rappresentando così una delle forme più insidiose di inquinamento marino. ISPRA, nell'ambito del Progetto PNRR MER ( Marine Ecosystem Restoration ), ha dato il via alle procedure per ripulire le acque da queste attrezzature in 20 siti lungo le coste italiane di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Puglia, Marche, Emilia-Romagna e Veneto. Il piano, che include la rimozione, la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il riciclo delle “reti fantasma” andrà avanti fino al 30 giugno 2026.
C'è una minaccia silenziosa e spesso invisibile che si aggira tra le onde: si tratta delle cosiddette "Ghost Nets", le "reti fantasma" utilizzate per la pesca che vengono abbandonate o perse in mare e rappresentano una delle forme più insidiose di inquinamento marino. Nell'ambito del progetto MER (Marine Ecosystem Restoration) finanziato dal PNRR, ISPRA ha dato il via alle procedure per ripulire le acque da queste attrezzature in 20 siti lungo le coste italiane di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, Puglia, Marche, Emilia-Romagna e Veneto. Il piano, che include la rimozione, la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il riciclo delle “reti fantasma” andrà avanti fino al 30 giugno 2026.
Il Direttore generale ISPRA, Maria Siclari, e il Presidente Stefano Laporta ai microfoni di Tele Ambiente hanno presentato GeMMA il database geologico minerario che raccoglie e armonizza i dati relativi a tutti i giacimenti. La Banca dati, aggiornata nell’ambito del progetto PNRR GeoSciencesIR, rappresenta il punto di partenza per l’elaborazione del programma minerario nazionale, imposto dal Regolamento Ue Critical Raw Materials Act e affidato all’ISPRA. Servizio TV di Tele Ambiente Comunicato stampa
Ad oggi sono più di 400 i nidi di tartaruga marina Caretta Caretta osservati in Italia, concentrati maggiormente in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Proseguono le attività di pattugliamento delle spiagge alla ricerca delle tracce e dei nidi di tartaruga da parte di centinaia di volontari. Una volta individuati, i nidi vengono messi in sicurezza, per essere protetti da eventuali danneggiamenti, un impegno dispendioso ma corrisposto dalla grande emozione della schiusa delle uova. Il progetto Life TURTLENEST a cui ISPRA partecipa ha sottoscritto oltre 100 Protocolli di Intesa in Italia con amministrazioni e aree protette interessate all’adozione di indicazioni fornite da Legambiente, coordinatore del progetto, per una gestione responsabile delle spiagge, potenziali aree di nidificazione.
Il Presidente dell’ISPRA Stefano Laporta e il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce hanno firmato il rinnovo del Protocollo d’intesa già stipulato nel 2019, della durata di quattro anni. Tra le attività congiunte portate avanti con il precedente Protocollo, il progetto Pulvirus, il cui obiettivo è stato approfondire il legame fra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia di COVID-19, la collaborazione sui temi dell’economia circolare, con l’aggiornamento della Strategia Nazionale sull’economia circolare in supporto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con la campagna di comunicazione “Facciamo Circolare” finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy . Con il protocollo firmato oggi proseguirà, per le finalità della transizione energetica, della transizione ambientale e dell’economia circolare, la collaborazione, in particolare, per l’adozione di sui temi della sostenibilità e della tutela ambientale.
Nella puntata di Linea Blu del 20 luglio dedicata al Golfo dell'Asinara il Direttore generale ISPRA, Maria Siclari, ha parlato delle attività che ISPRA sta svolgendo nell'ambito del Progetto Life Strong Sea e del Progetto PNRR MER . Intervista
Urban Geo-climate Footprint (UGF) permette di misurare quanto il contesto geologico su cui una città è costruita interferisce con il tessuto urbano e, di conseguenza, fornisce informazioni utili a comprendere quanto può fare per adattarsi, minimizzando gli effetti indesiderati. Il tool che permette di eseguire questa valutazione è stato progettato da ISPRA, in collaborazione con altri servizi Geologici europei, nell'ambito dell'organizzazione EuroGeoSurveys (EGS), la federazione dei servizi geologici europei, ed in particolare nell’ Urban Geology Expert Group (UGEG) .
Mercoledì 24 luglio 2024 si terrà presso la sede del Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni a Castellabate presso la Villa Matarazzo il Workshop nazionale sulla tematica della gestione della Posidonia oceanica spiaggiata dal titolo. “ La Posidonia spiaggiata, metodi sostenibili per una gestione attiva ”. Partecipano all'evento i beneficiari del progetto LIFE SeaForest “Posidonia meadows as carbon sinks of the Mediterranean”, ma anche istituzioni pubbliche, della ricerca scientifica, del mondo imprenditoriale, che a vario titolo hanno sviluppato esperienze su questa tematica.
Il Direttore Generale ISPRA, Maria Siclari, è stata ospite questa mattina al TG1 per parlare delle attività del Progetto MER - Marine Ecosystem Restoration. MER è il più grande progetto sul mare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che vede ISPRA come soggetto attuatore e il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica come amministrazione titolare del finanziamento di 400 Mln di Euro per il 2022-2026 . Il MER prevede interventi per il ripristino e la protezione dei fondali e degli habitat marini, il rafforzamento del sistema nazionale di osservazione degli ecosistemi marini e costieri e la mappatura degli habitat costieri e marini di interesse conservazionistico nelle acque italiane con l’acquisizione di una nuova unità navale oceanografica, dotata di apparecchiature altamente tecnologiche in grado di sondare i fondali fino a 4000 m e strumentazione acustica ad altissima risoluzione. Video dell'intervista
Rilevazione del plume associato all’incendio avvenuto nella zona di Casal Lumbroso – Massimina (Roma) il 17 luglio 2024. L'ISPRA, attraverso il suo Centro operativo per la Sorveglianza Ambientale, si è attivata per seguire la dispersione della nube atmosferica (plume) generata dall'incendio verificatosi in una zona periferica ovest di Roma, in prossimità del Grande Raccordo Anulare, in via Casal Lumbroso, presumibilmente intorno alle ore 14:00.
Firmato accordo di collaborazione ISPRA-UNEM Promozione della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica nelle attività di bonifica e di riqualificazione ambientale, diffusione di scambi di esperienze pubblico-privato finalizzate all’innovazione e alla sperimentazione. Questi gli obiettivi dell’Accordo di collaborazione, di durata quinquennale, firmato oggi da Unem ed ISPRA, che rinnova una collaborazione avviata nel 2020 a seguito della costituzione in ambito associativo del progetto “Riqualificazione ambientale” che oggi coinvolge non solo le aziende committenti, ma anche 21 aziende operanti nelle aree di ingegneria ambientale, bonifica e riqualificazione dei siti contaminati e recupero di siti petroliferi.
Studiare i movimenti dei cetacei e delle tartarughe in mare aperto! I cetacei e le tartarughe percorrono grandi distanze in mare e, poiché spesso sono sotto la superficie dell’acqua, raccogliere dati è una sfida. Per questo motivo, i biologi marini ricorrono spesso ai modelli di distribuzione di specie, strumenti matematici essenziali che permettono di prevedere la distribuzione degli animali marini anche in aree prive di dati. Per creare questi modelli, sono necessari tre ingredienti fondamentali: dati di presenza delle specie; dati ambientali; un algoritmo che descriva la relazione tra la specie e il suo habitat.
Dal settore delle costruzioni e demolizioni, il 50% di quella complessiva Online la nuova edizione del Rapporto ISPRA Nel 2022, il conflitto in Ucraina e la crisi energetica hanno influenzato negativamente l'economia italiana, causando una riduzione nella produzione di rifiuti speciali rispetto al 2021. Le attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale hanno generato complessivamente 161,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, registrando una diminuzione del 2,1%, equivalente a oltre 3,4 milioni di tonnellate in meno rispetto all'anno precedente.
Il Regolamento (CE) 2017/997 stabilisce le modalità per l’attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 "ecotossico". Il Regolamento stabilisce i criteri per l’attribuzione ai rifiuti della caratteristica di pericolo " ecotossico" attraverso l’applicazione del " metodo convenzionale" , in base al quale l’ecotossicità viene definita dal punto di vista chimico, tramite la sommatoria delle concentrazioni delle sostanze classificate pericolose per l’ambiente, secondo il Regolamento 2008/1272/CE (regolamento CLP).
La partnership “ Water Security for the Planet ” (Water4All) lancia il terzo bando transnazionale congiunto per progetti di Ricerca e Innovazione sul tema “Water for Circular Economy: smart water value”. L’obiettivo è quello di esplorare il valore della risorsa idrica attraverso nuovi approcci partecipativi e di responsabilizzazione degli utenti, utilizzando strumenti innovativi basati sull'eco-innovazione e sull'economia circolare, che apriranno anche nuove opportunità commerciali per l'Europa.
Dal 3 al 5 giugno 2024 si è svolta ad Anversa, in Belgio, la prima General Assembly del Copernicus Land Monitoring Service (CLMS) e del National Collaboration Program (NCP), organizzata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente e dal Joint Research Center. Sono state tre giornate dedicate a tavole rotonde e discussioni sui potenziali contributi delle differenti politiche alle crisi del pianeta, oltre che alla presentazione generale di strategie, programmi e aggiornamenti del CLMS.
Giunto alla sua ventitreesima edizione, il Rapporto è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art.189 del d.lgs. n. 152/2006.
Il volume, decimo ed ultimo della collana dedicata allo studio di parte delle varietà frutticole italiane, tratta i casi studio di Marche e Toscana. Per ciascuna regione nei capitoli iniziali vengono forniti cenni storici relativi alla frutticoltura, al paesaggio agrario, alle differenti iniziative volte al recupero, tutela e valorizzazione delle risorse genetiche ancora presenti in forma di varietà frutticole scarsamente coltivate ed a rischio di scomparsa.