La Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO ha riconosciuto Minturno, in provincia di Latina, come primo comune costiero italiano pronto a gestire il rischio di maremoto, per essersi adeguatamente preparato ad affrontare un possibile evento di improvvisa inondazione della costa a seguito di un sisma, sulla base della corretta applicazione delle linee-guida diffuse dal programma Tsunami Ready promosso dalla stessa IOC-UNESCO nel 2015.
Notizie
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e Federparchi, in collaborazione con ISPRA, organizzano una serie di 3 incontri on-line per divulgare i risultati della Marine Strategy Framework Directive (MSFD Direttiva 2008/56/CE) e le prospettive future. La crescente attenzione per la tutela del Mare, sia delle istituzioni comunitarie che di quelle nazionali, necessita di momenti di verifica ed approfondimento ed è importante per le aree naturali protette partecipare e condividere esperienze. Il 25 ottobre, ore 10, si terrà il primo di tre incontri dedicato al secondo ciclo di attuazione della Direttiva 2008/56/CE realizzato nel periodo 2018-2024. I prossimi due appuntamenti si svolgeranno, sempre da remoto, il 21 novembre sul tema "Le specie non indigene e il ruolo della citizen science" e il 12 dicembre su "Programma e misure della Strategia Marina, aggiornamento del secondo ciclo attuativo".
Gli Stati Generali della green economy sono dedicati quest’anno al tema "L'economia di domani: il Green Deal all'avvio della nuova legislatura europea", per avviare un confronto su quel pacchetto di iniziative strategiche che ha messo l'UE sulla strada della transizione ecologica, nella convinzione che la transizione verso la neutralità climatica possa offrire opportunità significative di crescita economica, di nuovi modelli imprenditoriali e mercati, di nuovi posti di lavoro e di sviluppo tecnologico.
Il rapporto statistico, realizzato dall’ISPRA in collaborazione con le Agenzie per la protezione dell’ambiente regionali e delle province autonome nell’ambito del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), descrive lo stato dell’ambiente in Italia attraverso il core set indicatori della Banca dati indicatori ambientali.
La piattaforma IdroGEO consente la consultazione, il download e la condivisione di dati, mappe, report, documenti dell'Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia - IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio.
Si terrà venerdì 25 ottobre 2024 l'evento conclusivo del progetto " Manta River Project 2 ", che prevede la presentazione dei risultati degli studi per la valutazione dei quantitativi di microplastiche nel fiume Po. La presentazione degli esiti del progetto è a cura di Adbpo , Arpae Emilia- Romagna e Sapienza Università di Roma . A seguire è in calendario una tavola rotonda per discutere e portare all'attenzione il problema dell'inquinamento da microplastiche nei corpi idrici fluviali, alla presenza di ISPRA, ISS , Legambiente , Federchimica PlasticsEurope Italia , e Corepla .
Il 15 e 17 ottobre il Parco di Pantelleria è stato un laboratorio a cielo aperto per gli studenti delle scuole dell’isola. Gli studenti hanno partecipato alle attività sul campo organizzate nell’ambito del progetto Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle Aree marine Protette – DigitAP - della specifica misura del PNRR “Transizione ecologica e rivoluzione verde” di cui è titolare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Si è tenuto il 7 e 8 ottobre a Bolzano il Kick Off meeting del progetto Interreg Alpine Space AlpsLife: Protect Alpine Life by monitoring and managing Alpine biodiversity for the future. “Observing globally, acting locally”. Il progetto si propone di sviluppare un sistema armonizzato per il monitoraggio e la gestione della biodiversità a scala alpina con l’obiettivo di garantirne una tutela efficace nel lungo termine.
ARTEMIS ha l’obiettivo di promuovere il ripristino e la conservazione delle praterie di fanerogame marine nel Mediterraneo, grazie allo sviluppo e all’implementazione di protocolli innovativi e attraverso l’uso di particolari strumenti finanziari a sostegno di tali interventi, come i PES (Pagamenti per Servizi Ecosistemici). Attraverso quattro progetti pilota nell’area EU-MED, ARTEMIS si pone l’obiettivo di fornire risultati tangibili per la valorizzazione del patrimonio naturale marino, con iniziative che vanno dal trapianto delle praterie in aree danneggiate alla loro protezione, conservazione e manutenzione. ISPRA contribuirà al progetto come “partner scientifico”, mettendo a disposizione del consorzio le sue competenze e la sua esperienza sul ripristino delle praterie di Posidonia oceanica, sulla valutazione dei servizi ecosistemici forniti da queste praterie e sulle sinergie tra le migliori pratiche e i modelli di governance che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di ARTEMIS.
Incontro con Margherita Latronico e Marilena Di Stefano di VESTAS Gli impianti eolici sono un asset fondamentale nella produzione di energia rinnovabile. Vestas ci parla di quali target deve raggiungere la produzione di energia eolica anche in offshore. Come si procede per progettare un impianto eolico? Servono monitoraggi pluriennali per verificare l’impatto sulla biodiversità, sul paesaggio e sul contesto sociale. Si parla di torri alte 200m con turbine di nuova generazione, a lenta rotazione e basse emissioni sonore, con sistemi di videocamere e radar collegati a dissuasori acustici per la fauna. Si parla anche di economia circolare, per avere zero rifiuti entro il 2040 nella catena di produzione dell’eolico (progettazione, operazioni e recupero dei materiali) e dare energia pulita alle famiglie. Video Spotify
A Speciale Tg1 del 15 ottobre il Direttore generale ISPRA Maria Siclari ha parlato dell'importanza delle materie prime critiche che hanno un valore strategico per l'economia del Mondo e dell'Europa e sono fondamentali per garantire il funzionamento di alcuni settori industriali. In totale sono 76 le miniere ancora attive in Italia , 22 relative a materiali che rientrano nell’elenco delle 34 materie prime critiche dell’UE. In 20 di queste, si estrae feldspato, minerale essenziale per l’industria ceramica e in 2 la fluorite che ha un largo uso nell’industria dell’acciaio, dell’alluminio, del vetro, dell’elettronica e della refrigerazione. Intervista al minuto 0:36:40
Si informano le imprese energivore interessate che sono disponibili le linee guida per l’adempimento alla condizionalità green “investimento per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra” (articolo 6 del DM n.256 del 10 luglio 2024), al seguente link .
Dal 9 al 12 ottobre, si svolge, in Campania, “ Exe Flegrei 2024 ” , l’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, in collaborazione con i Comuni della zona rossa, la Prefettura di Napoli, le strutture operative e i centri di competenza del Dipartimento.
Esiste un’attività mineraria sostenibile? In Europa si sta lavorando molto per renderlo possibile e a questo sforzo sta partecipando, dal 2023, anche ISPRA con il progetto CIRAN (CrItical RAw materials extraction in enviroNmentally protected areas - HORIZON-CL4-2022-RESILIENCE-01-03). Coordinato da INTRAW (International Raw Materials Observatory) in collaborazione con i Servizi Geologici Europei, CIRAN si sta impegnando per trovare soluzioni tra alternative ambientali a basso impatto, strategie di sostenibilità e accettabilità sociale in modo da poter individuare Protocolli e Linee Guida che rendano possibile la coltivazione di quei materiali rari e strategici indispensabili per l’Europa per compiere la transizione energetica e per fare fronte ai problemi di approvvigionamento derivati dall’attuale situazione geopolitica.
Numero Speciale - Reti ecologiche in Italia: nuove esperienze e prospettive dal livello nazionale a quello locale È disponibile online il numero 36 della rivista tecnico-scientifica RETICULA. Questo numero rappresenta l’avvio dell’attività di aggiornamento delle Linee Guida APAT Gestione delle aree di collegamento ecologico funzionale (2003), attività introdotta e descritta dagli editoriali del Direttore della Direzione Generale Tutela della Biodiversità e del Mare del MASE, Francesco Tomas, e del Direttore del Dipartimento per il Monitoraggio e la Tutela dell’Ambiente e per la Conservazione della Biodiversità di ISPRA, Luigi Ricci.
Nella prima parte del convegno, partendo dal caso toscano, saranno presentati e discussi i quadri regionali italiani relativi allo studio dello sfruttamento delle risorse minerarie nel Medioevo. La seconda parte del convegno sarà dedicata, invece, ad un confronto sulle migliori strategie per la tutela e la valorizzazione dei paesaggi minerari toscani.
La Giornata internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali, conosciuta in tutto il mondo come International Day for Disaster Risk Reduction , si celebra il 13 ottobre. La giornata nasce per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989. L’obiettivo dell’istituzione di tale giornata è mandare un importante segnale ai Governi di tutti i paesi del mondo nonché alle organizzazioni internazionali e alla popolazione globale, per riflettere sulla sempre maggiore frequenza e consistenza con cui si verificano le catastrofi naturali. Tra i compiti istituzionali dell'ISPRA c'è la raccolta, elaborazione e diffusione di mappe e dati sul dissesto idrogeologico riferiti all’intero territorio nazionale, mettendoli a disposizione del Paese per la prevenzione e mitigazione del rischio. In particolare, ISPRA in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, realizza l’ Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia , in cui sono state censite, ad oggi, oltre 634.000 frane che rappresentano i 2/3 di quelle europee.
Nell’ambito della tutela marina dei fondali e del ripristino degli ecosistemi marittimi e costieri, la Marina Militare si fa da sempre protagonista e continua a dimostrare grande presenza e impegno. Con il nuovo accordo di collaborazione siglato tra la Marina Militare Italiana (MMI) - Istituto Idrografico della Marina (IIM) e l’ISPRA è ora in corso un imponente intervento di mappatura batimetrica a larga scala lungo le intere coste italiane. Molti sono gli obiettivi perseguiti all’interno del progetto. Tra i più ambiziosi figurano la mappatura e monitoraggio degli habitat costieri, l’aggiornamento della rete mareografica nazionale e la realizzazione di una rete nazionale di boe d’altura per l’osservazione del moto ondoso e delle correnti marine, il ripristino delle praterie di Posidonia oceanica e l’impiego di innovativi sistemi di mappatura topografica e batimetrica in grado di restringere i tempi di acquisizione e creare quindi nuove opportunità di studio e lavoro.
L’Associazione Mineraria Sarda, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, l’Ordine dei Geologi della Sardegna e l’Ordine dei Periti Industriali di Cagliari, organizza il simposio “Attività minerarie nel bacino del Mediterraneo: Stato dell’Arte". La nuova legislazione europea sulle materie prime critiche, recentemente recepita dal governo e dal parlamento italiani, riconsidera in termini strategici le attività minerarie, quelle di trasformazione e quelle di riciclo, in una visione che abbraccia un arco temporale perlomeno trentennale. Allo stesso tempo, appare forte l’esigenza di ricreare il quadro delle competenze tecniche e scientifiche indispensabili per affrontare le sfide future.
Il 22 ottobre presso l'Università dell'Insubria si terrà il convegno "Realizzazione del Foglio 74 "Varese" della Carta Geologica d'Italia in scala 1:50.000", è prevista la partecipazioni di ricercatori ISPRA.
Due itinerari nel territorio della Maremma laziale: geologia, archeologia e natura In occasione della XII edizione della Settimana del Pianeta Terra (6-13 ottobre 2024) ISPRA propone due trekking scientifici nella città etrusco-romana di Vulci, il fiume Fiora e la spiaggia di Montalto Marina.
Il progetto, guidato dall’ISPRA in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia e l’Associazione “Sotterranei di Roma”, si propone di effettuare un censimento delle cavità sotterranee presenti nel sottosuolo urbano, con l’obiettivo di mitigare il rischio legato ai sinkhole (voragini improvvise in superficie). Durante l’incontro, sono stati illustrati i dettagli delle attività già avviate, comprese le indagini sul territorio e le collaborazioni con le Associazioni locali e studiosi del settore.
Il reportage sulla Riserva Naturale di Tor Caldara realizzato da ISPRA evidenzia la relazione tra geodiversità e biodiversità. Minerali, rocce, fossili, suoli, sedimenti, forme del terreno, nonché i processi geologici e morfogenetici che si verificano sulla Terra e gli elementi idrologici che la caratterizzano, come fiumi e laghi, costituiscono infatti non solo gli elementi caratterizzanti dei paesaggi, ma anche la base su cui la biodiversità può prosperare.
Le attività antropiche hanno avuto un impatto straordinario sugli ecosistemi marini. Specialmente in Adriatico tendiamo ad immaginare il fondale marino come una distesa piatta e fangosa, ma in passato molte zone erano caratterizzate da un paesaggio tridimensionale di complesse barriere viventi, oggi cancellate dalla nostra memoria collettiva.
L' Atlante offre una panoramica e una selezione dei principali dati ambientali in Italia, fornisce rappresentazioni cartografiche che mostrano la distribuzione sul territorio delle principali informazioni ambientali che, insieme a grafici, tabelle e testi, illustrano la situazione del nostro Paese. L'obiettivo è quello di fornire informazioni territoriali accurate e aggiornate su temi quali il suolo, l'acqua, la biodiversità, l'aria, il clima, i rifiuti, l'energia e gli impatti ambientali delle attività umane e, allo stesso tempo, di aiutare a prendere coscienza delle sfide ambientali che ci attendono e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di ripristino degli ecosistemi degradati. L’Atlante si articola in sei sezioni tematiche: geosfera, idrosfera, biosfera, atmosfera, cambiamenti climatici e antroposfera.
Incontro con Antonino Viviano dell’Autorità Portuale di Sicilia Occidentale e Luisa Nicoletti- ISPRA L’Autorità Portuale è un Proponente, cioè un Ente che presenta un progetto a Valutazione di Impatto Ambientale. Il prolungamento di un molo all’interno di un porto può determinare impatti anche a grandi distanze dal luogo in cui viene realizzato. Parleremo di analisi ambientali necessarie nella progettazione di un’infrastruttura costiera, della compensazione ante operam su una prateria di Posidonia oceanica e dell’approccio necessario nell’analisi dell’ambiente marino. ISPRA studia ed approfondisce questa tematica Si parla di impatti in ambiente marino, morfodinamica, dragaggi, livello medio del mare, cigno nero, Linee guida ISPRA.
L'UNEP è alla ricerca di revisori esterni che forniscano feedback, tra cui l'identificazione di eventuali problemi, dati o informazioni, da includere Second-Order Draft (SOD) del report Global Environment Outlook (GEO-7) e nel First-Order Draft (FOD) del Summary for Policy Makers (SPM). La domanda può essere presentata tramite il portale delle domande entro il 15 ottobre 2024.
Si tiene il 1 ottobre a Sassari il Kick off meeting del progetto MONALISA contro il degrado del suolo e la desertificazione con capofila il Nucleo Ricerca sulla Desertificazione dell’Università di Sassari. Il progetto MONALISA - MONitoring and Assessing prevention and restoration soLutIons to combat deSertificAtion è finanziato dal programma Horizon Europe (MISS-2023-SOIL-01-04) con circa 7,4 milioni di euro coinvolge un ampio consorzio internazionale composto da 20 partner, 2 partner associati e 1 entità affiliata, provenienti da 9 Paesi UE ed extra UE: Italia, Spagna, Francia, Danimarca, Grecia, Romania, Svizzera, Tunisia e Palestina.
Immaginiamo di camminare su un sentiero di campagna, prelevare un bicchiere d’acqua da un ruscello o una zolla dal terreno ed essere in grado, dopo alcune analisi genetiche rapide e dal costo contenuto, di avere i nomi di tutte le specie viventi conosciute che hanno lasciato delle “tracce biologiche” nei campioni raccolti. Quanto descritto è possibile perché ogni forma di vita disperde nell’ambiente “residui di DNA” o DNA ambientale (e-DNA) che si origina, ad esempio, dalla desquamazione della pelle, dai peli, dai liquidi biologici, dai tessuti, dal muco, dalle feci. Il DNA fuori dall’organismo vivente, va incontro a fenomeni di degradazione ma, nonostante ciò, i frammenti rimanenti sono sufficienti a dare informazioni genetiche rilevanti per gli studiosi. Il DNA ambientale è quindi da intendersi come l’insieme delle molecole di DNA presenti in un campione prelevato da matrici non biologiche (ad esempio acqua, ghiaccio, terreno, …).