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Pace con la Natura: Ricerca, Enti e Istituzioni a confronto

Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, alla sua geomorfologia variegata e alla straordinaria diversità di habitat, l’Italia è il Paese europeo con la maggiore varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie endemiche.

Inoltre, l’Italia è una delle poche nazioni al mondo ad aver sancito la difesa della biodiversità come principio fondamentale nella propria Costituzione. Nel febbraio 2022, infatti, è stata approvata dal Parlamento la Legge Costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1, la quale riconosce un espresso rilievo alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella parte dedicata ai Principi fondamentali.

  • Pace con la Natura: Ricerca, Enti e Istituzioni a confronto
  • 2025-03-18T09:00:00+01:00
  • 2025-03-18T13:00:00+01:00
  • Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, alla sua geomorfologia variegata e alla straordinaria diversità di habitat, l’Italia è il Paese europeo con la maggiore varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie endemiche. Inoltre, l’Italia è una delle poche nazioni al mondo ad aver sancito la difesa della biodiversità come principio fondamentale nella propria Costituzione. Nel febbraio 2022, infatti, è stata approvata dal Parlamento la Legge Costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1, la quale riconosce un espresso rilievo alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella parte dedicata ai Principi fondamentali.
  • Quando il 18/03/2025 dalle 09:00 alle 13:00 (Europe/Berlin / UTC100)
  • Dove Roma, Orto Botanico, largo Cristina di Svezia
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Le sfide contemporanee presentate dalla crisi della biodiversità, che includono gli sforzi per affrontare i fattori diretti che sono alla radice della stessa crisi, quali la distruzione e la degradazione degli habitat, il prelievo eccessivo di risorse biologiche, l’inquinamento, le specie aliene invasive e il cambiamento climatico, trascendono i confini nazionali.

Pertanto, le attività di cooperazione internazionale, sia mediante gli accordi ambientali multilaterali che l’acquis comunitario, sono essenziali per affrontare le problematiche complesse e interconnesse legate alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale. Questi strumenti di cooperazione non solo facilitano l’adozione di misure coordinate a livello globale, ma forniscono anche un quadro di riferimento per la definizione e l’implementazione delle politiche nazionali.

Di recente, dal 25 al 27 febbraio 2025, si è tenuta a Roma la seconda parte delle negoziazioni nell’ambito della sedicesima Conferenza delle Parti della Convenzione per la Diversità Biologica (CBD COP-16), quale proseguimento della sessione di Cali, Colombia, tenutasi dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, il cui tema era “fare pace con la natura”. Questo incontro ha avuto l’obiettivo di negoziare e approvare una serie di decisioni per rendere operativo il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (KM-GBF), adottato in occasione della COP-15.

A livello comunitario, tra le politiche cardine per la biodiversità troviamo la Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 e il Regolamento UE sul ripristino della natura. Quest’ultimo, stabilendo obiettivi vincolanti per il ripristino degli habitat entro il 2050, costituirà una pietra miliare nelle politiche e nelle misure per la conservazione della natura. L’Italia è chiamata a giocare un ruolo di guida su una serie di sfide che impegnano tutti gli attori nazionali, tra cui le istituzioni, come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), le amministrazioni regionali, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), i centri di ricerca, come il National Biodiversity Future Centre (NBFC), e altri stakeholders.
Il 18 marzo, presso l’Orto botanico di Roma, si terrà il workshop “Pace con la Natura. Ricerca, enti e istituzioni a confronto”, promosso congiuntamente dal MASE, ISPRA e NBFC, con l’obiettivo di condividere le esperienze maturate nel campo della biodiversità e di rafforzare il network nazionale in vista delle future sfide del nostro Paese.

Partendo dalle riflessioni legate ai risultati della recente CBD COP-16 e all’adozione KM-GBF alla CBD COP-15, si metteranno in luce le sinergie e gli strumenti che il nostro Paese dispone per raggiungere gli obiettivi globali, europei, regionali e nazionali.

La giornata sarà aperta a tutti gli stakeholders, inclusi i ministeri, le amministrazioni, gli enti gestori, gli istituti e le agenzie di protezione ambientale, i centri e gli istituti di ricerca, la comunità scientifica, le Università, le organizzazioni non governative, le Associazioni di categoria e i privati, interessati a discutere delle azioni condivise necessarie per la salute degli ecosistemi, dal cui stato dipende il benessere umano, sia delle generazioni presenti sia future.

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