Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Biodiversità

 

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LIFE ABILAS

Il progetto LIFE ABILAS ha l’obiettivo di ricostituire una popolazione stabile di Aquila di Bonelli Aquila fasciata in Sardegna, dove si era estinta negli anni '90, ripristinando così la continuità di areale della specie nel Mediterraneo occidentale. 

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Il progetto si propone di sviluppare un sistema armonizzato per il monitoraggio e la gestione della biodiversità a scala alpina con l’obiettivo di garantirne una tutela efficace nel lungo termine.

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AQuaBioS

Il progetto, coordinato dall’ISPRA e finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2021-2027 per 36 mesi con un budget di oltre un milione e 800.000 euro, contribuisce allo sviluppo di un sistema di acquacoltura sostenibile attraverso la collaborazione tra centri di ricerca e imprese del settore.

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CONCEPTU Maris “CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability”

Il progetto è stato formulato sulla consapevolezza che il Mar Mediterraneo stia subendo gravi cambiamenti a causa delle crescenti pressioni antropiche. I cetacei e le tartarughe marine pelagiche sono tra le specie più carismatiche e importanti dei nostri mari e bioindicatori cruciali delle loro condizioni di salute, poiché il loro benessere riflette l’integrità della rete alimentare in ogni sua componente.

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DigitAP

Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette

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ElectroRevolution

L'elettrocuzione degli uccelli è un problema globale riconosciuto come una questione prioritaria da affrontare nell’ambito della conservazione delle specie. I rapaci sono particolarmente suscettibili all'elettrocuzione a causa delle loro dimensioni e dell'abitudine di utilizzare i sostegni delle linee elettriche come posatoi, per riposare e cacciare.

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Gatto selvatico

Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris) è una specie in via di estinzione classificata come "least concern" nella lista rossa IUCN e legalmente protetta in Europa ai sensi della Convenzione di Washington (CITES; Appendice II), della Direttiva 92/43/CEE HABITAT (Allegato IV) e della Convenzione di Berna (Appendice). La specie è distribuita in tutta Europa con popolazioni frammentate ed isolate il cui stato di conservazione risulta minacciato dall'ibridazione con il gatto domestico (Felis catus), dalla frammentazione degli habitat, dalla competizione trofica e di home range nonché dalla trasmissione di potenziali patogeni con la controparte domestica.

Inventario delle zone umide

ISPRA partecipa al progetto promosso da MedWet, finalizzato alla realizzazione di un inventario delle zone umide e alla definizione di una strategia per la loro tutela a livello Mediterraneo.

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LIFE MareNatura

Il progetto LIFE MareNatura mira a mitigare le minacce che colpiscono nove specie prioritarie dell’UE: la foca monaca mediterranea, la tartaruga comune, la tartaruga verde, il capodoglio, la focena, la balena dal becco di Cuvier, il delfino comune, la berta minore e il gabbiano corso.

Foto di Marco Milazzo

LIFE Prometheus

Il Progetto intende migliorare lo stato di salute di 15 specie di elasmobranchi (squali e razze) presenti nelle liste rosse dell’Unione mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) poiché minacciati di estinzione (“in pericolo critico”, “in pericolo” o “vulnerabili”).

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LIFE TETIDE

Il Progetto ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione di 3 specie di uccelli marini e 7 habitat di interesse europeo su 26 isole del mar Mediterraneo. 

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LIFE TURTLE NEST

Il progetto LIFE TURTLENEST, co-finanziato dall'Unione Europea e coordinato da Legambiente, ha l'obiettivo principale di conservare e proteggere la tartaruga marina Caretta Caretta dalle minacce legate al disturbo antropico nei siti di nidificazione del bacino del Mediterraneo occidentale. LIFE TURTLENEST intende anche valutare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla nidificazione della specie.

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Natural Intelligence for Robotic Monitoring of Habitats (NI)

Obiettivo del progetto è percorrere nuove aree di applicazione per i robot utilizzando tecnologie per guidarne il movimento in campo e installando specifici sensori per il rilevamento di dati utili al monitoraggio degli habitat naturali. Nell’ambito del Progetto NI ISPRA collaborerà alla definizione dei casi studio ed alla taratura dei requisiti funzionali dei robot (sensori). Inoltre, ISPRA seguirà l’evoluzione delle funzionalità legate al monitoraggio ambientale valutando quali di tecnologie avranno raggiunto un grado di maturità soddisfacente per una loro inclusione nelle linee guida per il monitoraggio degli habitat di interesse comunitario la cui prima versione è stata pubblicata nel 2016 (ISPRA serie MLG 142/2016).

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PERDIX

Il Progetto LIFE Perdix mira al recupero e alla conservazione della Starna italica (Perdix perdix italica), dichiarata estinta in natura. Le principali azioni del progetto sono: l’analisi genetica, l’allevamento in cattività e la reintroduzione di popolazioni vitali all’interno del sito Natura 2000 Valli del Mezzano, Zona di Protezione Speciale (ZPS IT4060008) nel Delta del Po.

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Progetto nazionale sulla biologia e conservazione della puzzola e della donnola in Italia

MustelaWatch.it è il portale italiano dedicato a puzzola e donnola ideato e realizzato dal Gruppo Italiano di Ricerca sui Mesocarnivori (GrIMeC) della Associazione Teriologica Italiana (ATIt). Contiene notizie sulle specie, approfondimenti, pubblicazioni, oltre alle mappe di distribuzione aggiornate in tempo reale, con dati recenti e nuove acquisizioni. Chiunque può contribuire, inviando foto o link a filmati (anche da fototrappole), con data e località. Un team di specialisti validerà le osservazioni, che – una volta verificate, appariranno sulla mappa.

Reti Ecologiche e Pianificazione del Territorio e del Paesaggio

La frammentazione del territorio e la connettività ecologica, nei loro diversi aspetti e livelli d’indagine, sono temi studiati ed affrontati all’interno dell’ISPRA da oltre un decennio. A partire dal 1997, infatti, l’Istituto si è fatto promotore di un’iniziativa di studio e ricerca denominata “Reti ecologiche, Piano pluriennale di attività per la definizione di strumenti a favore della continuità ecologica del territorio” nata con l’obiettivo dell’implementazione della Direttiva Habitat in Italia rispetto ai valori di connettività territoriale e a cui hanno partecipato molti enti con differenti ruoli e responsabilità sull’intero territorio nazionale.

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Sea.Net: “Urgent actions for the implementation of marine Natura 2000 Network”

Gli obiettivi del Progetto sono migliorare la governance dei siti marini Natura 2000 utilizzando un approccio che possa essere replicabile e che garantisca una coerente gestione della rete Natura 2000 e aumentare la conoscenza della Rete attraverso il coinvolgimento attivo di alcuni portatori d’interesse (ad es. pescatori e operatori turistici) e tramite una serie di iniziative locali.

SeaForest
“Posidonia meadows as carbon sinks of the Mediterranean

Il progetto riguarda l'habitat 1120*, sulle praterie di Posidonia oceanica, che si sta rilevando essere significativo per quanto concerne i depositi di carbonio, sia in termini di intensità del sequestro del carbonio, sia per la capacità dei suoi depositi, il cui accumulo prosegue da migliaia di anni.

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#teveremolluschifantastici…e dove trovarli

Progetto di Citizen science sui molluschi d’acqua dolce. Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza in generale nella raccolta di campioni lungo il corso del fiume

Foto Fabio Quinto

Wolfness - Preservare le caratteristiche naturali del lupo: un approccio multidisciplinare per una gestione efficace e socialmente accettabile dell’ibridazione antropogenica tra lupo e cane domestico in Europa

WOLFNESS mira a migliorare lo stato di conservazione del lupo (Canis lupus) in Europa alla luce della sua ri-espansione, non solo in contesti naturali ma anche in aree antropizzate, dove il rischio di ibridazione antropogenica fra lupo e cane domestico (WDH) potrebbe essere elevato. Il progetto avrà come finalità l’approfondimento delle conoscenze riguardanti le dinamiche dell’ibridazione antropogenica, la standardizzazione delle metodologie di indagine ed il miglioramento della gestione ed accettazione sociale del fenomeno.