Progetto MONALISA - MONitoring and Assessing prevention and restoration soLutIons to combat deSertificAtion
Il progetto MONALISA fornirà soluzioni innovative per contrastare il degrado e la desertificazione dei suoli nelle aree aride europee e del Mediterraneo, grazie a un approccio transdisciplinare e a tecnologie avanzate, come il telerilevamento e l’intelligenza artificiale.
Al progetto partecipano, guidati dall'Università di Sassari, 20 partner, 2 partner associati e 1 entità affiliata, provenienti da Italia, Spagna, Francia, Danimarca, Grecia, Romania, Svizzera, Tunisia e Palestina.
ISPRA curerà in particolare la predisposizione di un framework per la valutazione del rischio desertificazione e per il monitoraggio a scala europea e per l'area mediterranea, nell'ambito dell'insieme di azioni per sperimentare soluzioni efficaci per prevenire e invertire il degrado del suolo e la desertificazione, evidenziando i benefici socio-economici e ambientali delle azioni proposte.
Il progetto fornirà strumenti utili per il contrasto al degrado e alla desertificazione attraverso un approccio transdisciplinare, integrando conoscenze scientifiche e locali, con il coinvolgimento di stakeholder multisettoriali e attraverso l'uso di tecnologie avanzate, tra cui il telerilevamento e l’intelligenza artificiale, per promuovere soluzioni sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Diverse soluzioni innovative saranno sperimentate, tra le quali: sistemi di pascolo multi-paddock adattivi, soluzioni basate su microrganismi, pratiche di agricoltura conservativa, tecniche di restauro ecologico, sistemi di raccolta delle acque e riutilizzo delle acque reflue trattate in agricoltura e sarà reso disponibile un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) multi-modulare e orientato alla pratica.
L’obiettivo finale di MONALISA è favorire nuove opportunità di business e stimolare investimenti pubblici e privati in soluzioni sostenibili, contribuendo così alla crescita economica e alla sostenibilità ambientale delle aree aride europee e mediterranee.
Il progetto è finanziato dal programma Horizon Europe (MISS-2023-SOIL-01-04) con circa 7,4 milioni di euro.