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Mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni

Ultimo aggiornamento: 06/11/2024

L'art. 6 della FD prevede che gli Stati Membri predispongano, a livello di distretto idrografico o di unità di gestione, mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni per le aree a potenziale rischio significativo di alluvioni individuate ai sensi dell'art.5. 

Va sottolineato che ai sensi della FD per alluvione si intende l'allagamento temporaneo di aree che abitualmente non sono coperte d'acqua. Ciò include le inondazioni causate da fiumi, torrenti di montagna, corsi d'acqua temporanei, e le inondazioni marine delle zone costiere e può escludere gli allagamenti causati dagli impianti fognari. 

Le mappe di pericolosità da alluvione contengono la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo tre scenari di probabilità: 

  • scarsa (P1, eventi estremi - bassa pericolosità); 

  • media (P2, eventi con tempo di ritorno maggiore o uguale a 100 anni - media pericolosità);

  • elevata (P3 - alta pericolosità). 

Il D.Lgs. 49/2010 caratterizza gli eventi corrispondenti alla media probabilità come eventi poco frequenti con tempo di ritorno compreso tra 100 e 200 anni e gli eventi corrispondenti alla elevata probabilità come eventi frequenti con tempo di ritorno compreso tra 20 e 50 anni. 

Oltre all'estensione dell'inondazione, le mappe di pericolosità devono indicare, per ciascuno scenario, la quota (altezza rispetto al medio marino) o la profondità dell'inondazione (altezza rispetto al terreno) e, ove opportuno, la velocità del flusso. Per le aree costiere, la FD stabilisce che ove vi sia un adeguato livello di protezione dal mare la perimetrazione delle aree allagabili possa limitarsi al solo scenario di bassa probabilità. 

Le mappe del rischio indicano le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni nell'ambito dei tre citati scenari di pericolosità espresse in termini di: 

  1. numero indicativo degli abitanti potenzialmente interessati; 
  2. tipo di attività economiche insistenti sull'area potenzialmente interessata; 
  3. numero di impianti di cui alla Direttiva 2010/75/EU (Industrial Emissions Directive) che potrebbero provocare inquinamento accidentale in caso di alluvione e aree protette, come definite nell'allegato IV paragrafo 1 punti i), iii) e v) della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque, Water Framework Directive), potenzialmente interessate da tale inquinamento; 
  4. altre informazioni considerate utili dagli Stati Membri, come l'indicazione delle aree in cui possono verificarsi alluvioni con elevato volume di sedimenti trasportati e colate detritiche e informazioni su altre notevoli fonti di inquinamento. 

Il D.Lgs. 49/2010 include nel novero delle aree protette da considerare ai fini di un potenziale inquinamento tutte le categorie di aree protette che per la legislazione italiana attuativa della Direttiva Quadro Acque sono riportate nell'allegato 9 alla parte terza del D.Lgs. 152/2006 di seguito riportate: 

  • aree designate per l'estrazione di acque destinate al consumo umano (art. 7 Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE - Acque utilizzate per l'estrazione di acqua potabile); 

  • aree designate per la protezione di specie acquatiche significative dal punto di vista economico;

  • corpi idrici intesi a scopo ricreativo, comprese le aree designate come acque di balneazione a norma della Direttiva 76/160/CEE

  • aree sensibili rispetto ai nutrienti, comprese quelle designate come zone vulnerabili a norma della direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati) e le zone designate come aree sensibili a norma della Direttiva 91/271/CEE (Direttiva Reflui urbani);

  • aree designate per la protezione degli habitat e delle specie, nelle quali mantenere o migliorare lo stato delle acque è importante per la loro protezione, compresi i siti pertinenti della rete Natura 2000 istituiti a norma della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) e della Direttiva 79/409/CEE (Direttiva Uccelli).

La FD intende le mappe di rischio come mappe degli elementi a rischio (una per ciascuno dei 3 scenari di probabilità). Il D.Lgs. 49/2010, riprendendo i criteri stabiliti nel DPCM del 29 settembre 1998, stabilisce che la mappatura del rischio preveda, inoltre, una rappresentazione in termini di classi di rischio (R1 - moderato, R2 - medio, R3 - elevato, R4 - molto elevato), in grado di esprimere sinteticamente, attraverso un'unica mappa, il modo in cui la pericolosità (P1, P2, P3) e il danno potenziale si combinano all'interno delle aree allagabili. 

La Direttiva prevede che gli Stati Membri completino le mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni entro il 22 dicembre 2013 e che il reporting alla Commissione Europea sia effettuato entro il 22 marzo 2014. Esso deve consistere, per ciascuna UoM, di un file vettoriale (shapefile con relativi metadati) in cui sono riportati i poligoni delle aree allagabili (includendo in esse l'alveo fluviale) per tutti e tre gli scenari di probabilità e due file xml contenenti: 

  • per ciascuno scenario di probabilità, le informazioni relative ai tempi di ritorno utilizzati per la perimetrazione delle aree allagabili e agli elementi esposti in esse presenti;

  • gli indirizzi web a cui rintracciare le mappe di pericolosità e del rischio ed eventuali documenti di approfondimento sulle metodologie utilizzate per redigere le mappe.

Nel I ciclo di gestione le mappe di pericolosità e rischio di alluvione sono state prodotte per le singole UoM come illustrato nella sottostante tabella.

Codice EU delle UoM Nome delle UoM
ITI012  Bradano 
ITI01319  Conca-Marecchia
ITI014  Fiora
  • parte Toscana
  • parte Lazio
ITI015  Fortore 
ITI017  Lemene 
ITI018  Magra 
  • scenario medio FD
  • PAI
ITI021  Reno 
ITI022  Saccione 
ITI023  Sangro 
ITI024  Sinni 
ITI025  Sele 
ITI026  Fissero-Tartaro-Canalbianco
ITI027  Trigno 
ITI028  Tronto 
  • parte Marche
  • parte Abruzzo
  • parte Lazio
ITI029  Noce 
ITN001  Adige 
ITN002  Arno 
ITN003  Brenta-Bacchiglione
ITN004  Isonzo 
ITN005 
ITN006  Livenza 
ITN007  Piave
ITN008  Po 
ITN009  Tagliamento 
ITN010  Tevere 
ITN011  Volturno 
ITR051  Regionale Veneto
ITR061  Regionale Friuli Venezia Giulia
ITR071  Regionale Liguria
ITR081  Regionale Emilia Romagna
ITR091  Regionale Toscana Costa 
ITR092  Regionale Toscana Nord
ITR093  Regionale Toscana Ombrone
ITR111  Regionale Marche
ITR121  Regionale Lazio
ITR131  Regionale Abruzzo
ITR141  Regionale Molise - Biferno e minori
ITR151  Regionale Campania Nord Occidentale 
ITR152  Regionale Destra Sele
ITR153  Regionale Sinistra Sele
ITR154  Regionale Sarno
ITR161I020  Regionale Puglia e Interregionale Ofanto
ITR171  Regionale Basilicata
ITR181I016  Regionale Calabria e Interregionale Lao
ITR191  Regionale Sicilia
ITR201  Regionale Sardegna
ITSNP01 Serchio

 

Per il secondo ciclo di gestione la presa d'atto dell'aggiornamento delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni da parte della Conferenza Istituzionale Permanente/Comitato Istituzionale delle Autorità di Bacino Distrettuale è stata deliberata a dicembre 2019 ad eccezione del Distretto della Sicilia (aprile 2020). Per quanto concerne il reporting alla CE esso è stato concluso ad aprile 2021. Per tali finalità, nel II ciclo di gestione, la struttura dati degli shapefile della pericolosità e del rischio di alluvioni di livello distrettuale è stata definita dall’ISPRA, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE, ex MATTM), in ottemperanza alla Direttiva INSPIRE 2007/2/CE e alle indicazioni contenute nella FD-SpatialGuidance. I dati vettoriali della pericolosità e del rischio sono stati pubblicati sul Geoportale Nazionale, individuato dall’art. 13.3 del D.Lgs. 49/2010 come National Repository dei dati spaziali inerenti la FD. Tali dati sono accessibili sia in semplice visualizzazione attraverso viewer ad-hoc, sia come servizi web. Maggiori dettagli sulla redazione delle mappe di pericolosità e di rischio, sui relativi contenuti e sulle fonti di dato utilizzate sono riportati nelle relazioni metodologiche redatte dalle 7 Autorità di bacino distrettuale, che sono accessibili nella sezione Ulteriori informazioni, riportata in fondo alla pagina.

Nella pagina web del Geoportale Nazionale dedicata alla Direttiva Alluvioni sono stati predisposti dal MiTE due collegamenti diretti alla visualizzazione su WebGIS di quanto prodotto ai fini del reporting FD sia nell’ambito della Valutazione Preliminare (APSFR e flood location per past e per future event) che delle mappe di pericolosità e del rischio di alluvione. Di seguito si riportano i link per l’accesso ai web service pubblicati dal Geoportale Nazionale inerenti i dati spaziali relativi alle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni ai sensi dell’art. 6) della FD e del DLgs 49/2010 per il II ciclo di gestione.

ADEMPIMENTO NOME SERVIZIO URL WMS URL WFS
Mappe della pericolosità da alluvione – art. 6 FD Alluvioni_Estensione http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/Vettoriali/Alluvioni_Estensione.map http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/wfs/Alluvioni_Estensione.map
Alluvioni_Caratteristiche_Idrauliche http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/Vettoriali/Alluvioni_Caratteristiche_Idrauliche.map http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/wfs/Alluvioni_Caratteristiche_Idrauliche.map
Mappe degli elementi a rischio di alluvione – art. 6 FD Alluvioni_Elementi_a_Rischio http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/Vettoriali/Alluvioni_Elementi_a_Rischio.map http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/wfs/Alluvioni_Elementi_a_Rischio.map
Mappe delle classi di rischio di alluvione – art. 6 DLgs 49/2010 Alluvioni_Classi_di_Rischio http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/WMS_v1.3/Vettoriali/Alluvioni_Classi_di_Rischio.map http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/wfs/Alluvioni_Classi_di_Rischio.map

 

A novembre del 2021 l’ISPRA ha inoltre pubblicato il RAPPORTO SULLE CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ DA ALLUVIONE IN ITALIA E INDICATORI DI RISCHIO ASSOCIATI (Rapporto ISPRA n. 353/2021), al quale si rimanda per maggiori approfondimenti. Il Rapporto, partendo dal contesto normativo di riferimento e dagli adempimenti derivanti con particolare riferimento ai diversi aspetti dell’implementazione della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, descrive le attività che nel corso di due cicli di gestione le Autorità Competenti hanno svolto e svolgono e illustra i risultati che hanno permesso all’ISPRA di comporre un quadro unitario e aggiornato al 2020 delle condizioni di pericolosità e di rischio di alluvione in Italia.

 

Ulteriori informazioni

Per dettagli sul reporting delle mappe di pericolosità e di rischio di alluvioni si vedano i documenti redatti da ISPRA che sono disponibili al seguente link.

Per dettagli sui contenuti delle mappe di pericolosità e rischio di alluvioni e le fonti di dato utilizzate si vedano le relazioni metodologiche predisposte dalle sette Autorità di bacino distrettuale che sono disponibili al seguente link.

Inoltre, al seguente link è possibile scaricare il documento redatto da ISPRA dal titolo "Proposta metodologica per l'aggiornamento delle mappe di pericolosità e di rischio".

Tutti i file di supporto al reporting dei piani di gestione del rischio di alluvioni sono disponibili sul sito Eionet - Floods Directive reporting resources di WISE - Water Information System for Europe.