PRUE 03 2023

Italiana che contribuisce al progetto come soggetto co-coordinatore. La mobilitazione della società civile da parte dei ricercatori è avvenuta nel corso di alcuni eventi che sono serviti, in una prima fase, a concordare le modalità di raccolta, elaborazione e condivisione dei dati sulle conseguenze biologiche della plastica finita in mare e sui fondali. Successivamente, si è dato corso alle attività di pulizia e smaltimento degli oggetti inquinanti da parte di decine di volontari mobilizzati per rendere la città di Anzio più sostenibile dal punto di vista ambientale con il contributo anche di aziende specializzate nello smaltimento. Fonte: UniTo RIDURRE LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ MARINA Gli oceani del mondo, fonte della nostra alimentazione, responsabili della regolazione del clima e produttori della gran parte dell’ossigeno che respiriamo, sono minacciati dalle attività umane. Vari progetti finanziati dall’UE sono quindi al lavoro per proteggere gli ecosistemi marini e tutelarne la biodiversità. Questo CORDIS Results Pack si concentra su 11 progetti finanziati nell’ambito dei programmi di ricerca dell’UE Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa, che dimostrano la necessità di svolgere ricerche sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici per garantire la sostenibilità ambientale dell’Europa, nonché la rilevanza di tali iniziative alla luce degli obiettivi politici attuali e futuri. Il progetto AMBI-ROBIC ha sviluppato un processo per il trattamento anaerobico a bassa temperatura delle acque reflue municipali per ridurre l’impatto dei rifiuti negli habitat marini. ECOLACTIPACK ha sviluppato imballaggi biodegradabili basati sulla caseina. In-No-Plastic ha prodotto e dimostrato tecnologie di pulizia per nano, micro e macroplastiche. MAELSTROM ha individuato i «punti caldi» europei per i rifiuti marini e le tecnologie avanzate di bonifica alimentate da energie rinnovabili. SeaClear, nel frattempo, ha sviluppato robot autonomi per la raccolta di rifiuti sottomarini. EuroSea ha lavorato per migliorare il sistema europeo di osservazione e previsione degli oceani in un contesto globale. Il progetto iAtlantic ha valutato la salute degli ecosistemi atlantici rispetto a molteplici fattori di stress e al cambiamento globale, per determinarne la stabilità e la vulnerabilità. OPERANDUM ha studiato la protezione dei territori europei da eventi meteorologici estremi attraverso soluzioni basate sulla natura. MAREA ha combinato il ripristino di ostriche piatte autoctone con l’acquacoltura di mitili per ripristinare le barriere coralline e preservare i servizi ecosistemici. Il miglioramento del monitoraggio delle risorse ittiche compiuto dal progetto SMARTFISH ridurrà l’impatto della pesca non regolamentata. Infine, UNITED ha promosso l’uso congiunto delle risorse marine sviluppando cinque progetti pilota multiuso in ambiente oceanico basati su parchi eolici in mare aperto, turismo e acquacoltura. Fonte: Cordis RISULTATI EUROSEA Nell’ambito delle riunioni tra i 53 partner del progetto EuroSea, tra cui l’ISPRA, che si sono svolte il 19 e 20 settembre 2023 a Parigi presso la sede della Commissione Intergovernativa Oceanografica dell’UNESCO, si è fatto il punto sui risultati prodotti da questo progetto finanziato dal programma Horizon 2020 con 12,6 milioni di €, come azione di coordinamento e rafforzamento del sistema europeo e globale di monitoraggio delle varie grandezze fisiche, biologiche e chimiche relative all’oceano. I Deliverables prodotti dal progetto ed i suoi impatti sono pubblicati nel sito dedicato. Le attività progettuali, durate 48 mesi, sono state condotte dai principali enti pubblici e privati europei ed internazionali con varie competenze interdisciplinari nell’oceanografia e nei vari settori dell’economia blu. Ad alcune attività dimostrative nello sviluppo e nell’applicazione di soluzione innovative per il rafforzamento dei sistemi di osservazione e previsione marine hanno partecipato anche enti di paesi extraeuropei come Canada, Brasile e Colombia. Con l’apporto dei principali stakeholders, il progetto ha infatti messo a punto e testato in maniera pratica alcuni strumenti tecnologici innovativi per il monitoraggio e la previsione dei principali e più impattanti fenomeni marini utilizzati nei porti di Barcellona, Taranto e Buenaventura e altri che possono essere impiegati da parte di operatori dell’acquacoltura e del trasporto marittimo. BIODIVERSITA’ MARINO COSTIERA Finanziata dal programma Horizon Europeo l’iniziativa denominata con l’acronimo Marcobolo si propone di strutturare e rafforzare le capacità dei sistemi di monitoraggio marino per quanto riguarda la biodiversità di mari e delle coste europee, al fine di contribuire ad un miglioramento dello stato di salute dell’oceano a livello globale. Lanciato nell’ottobre 2022 con un finanziamento di 7,2 milioni di euro, il progetto si concluderà alla fine di novembre 2026. Dell’ampio partenariato internazionale, coordinato dallo European Marine Biological Resource Centre (Embrc), fanno parte anche il CNR-Ismar e la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Il progetto ha tra i suoi obiettivi quello di migliorare l’acquisizione, il coordinamento e la fornitura delle osservazioni sulla biodiversità di mari, coste e acque interne, di mettere a punto e testare delle tecnologie in grado di permettere osservazioni più puntali e accurate agli operatori dei sistemi di monitoraggio, contribuendo così agli sforzi che vengono fatti per ripristinare gli habitat naturali. Fonte: Cordis RINFORZARE LE OSSERVAZIONI MARINE SULLE NAVI Un nuovo progetto, finanziato dal programma Horizon Europe, è focalizzato sull’idrografia che si basa su diverse tecniche di raccolta di dati osservativi tramite campagne condotte su navi di ricerca. Nel corso di tali attività osservative si utilizzano diversi strumenti mandati in acqua a profondità variabili per ricavarne campioni che consentano lo studio delle caratteristiche dell’oceano. Il progetto Eurogo-ship ha l’obiettivo di migliorare la qualità e l’integrazione delle osservazioni marine tra i paesi europei, dando vita ad una infrastruttura di ricerca e di servizio che sia in grado di fornire conoscenze più accurate dello stato dell’oceano, dalla sua superficie al suo fondale. Lo sviluppo di questa nuova struttura di ricerca basata su navi impiegate per i monitoraggi nei mari europei è realizzato con il contributo di tutti gli stakeholder e, con particolare riguardo, alle necessità degli utilizzatori finali. Il flusso dei dati ricavati sarà analizzato al fine di proporre una strategia ottimale di raccolta, cura e conservazione di tali importanti informazioni idrografiche. Fonte: Seascape CONCHIGLIE PER FILTRARE L’ACQUA Finanziato dal programma Horizon Europe il progetto Stop-up propone interventi mirati per ridurre l’inquinamento delle acque provocato dalle forti piogge che in ambiente urbano possono provocare straripamenti degli impianti fognari. Il progetto, che è iniziato nel 2022 e si concluderà nel 2025, intende applicare metodologie avanzate di monitoraggio tramite sensori online e promuovere l’elaborazione e analisi dei dati acquisiti per aumentare le conoscenze sugli inquinanti. Nei sei casi studio in corso verranno testate tecnologie innovative per la prevenzione dell’inquinamento e strumenti a supporto della selezione e dell’attuazione di misure di mitigazione degli agenti inquinanti. Nel caso studio che interessa la città medievale belga di Gand si stanno usando milioni di conchiglie del vicino Mare del Nord per filtrare la pioggia. Ammassate sotto il sistema di drenaggio superficiale delle acque meteoriche, le conchiglie sono posizionate in modo che sia permesso immagazzinare grandi quantitativi di pioggia. L’uso delle conchiglie marine rappresenta un metodo naturale di pulizia dell’acqua meteorica che può poi essere usata per bagnare i parchi e i giardini delle città. Il partner italiano del progetto Stop-up è l’Università di Bologna. Fonte: Horizon-magazine INSIEME CONTRO L’INQUINAMENTO MARINO I l progetto SeaPacs, guidato dall’Università di Torino e sostenuto dal finanziamento dall’iniziativa europea di Citizen Science Impetus4cs, ha coinvolto la comunità di amministratori, cittadini, pescatori e appassionati di sport marini del Comune di Anzio sul litorale laziale; grazie alla locale sezione della Lega Navale

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