PRUE 03 2023

un’alternativa intelligente al prelievo massiccio dagli ecosistemi marini naturali per produrre mangimi. Coltivare alghe sulla terraferma comporta vantaggi come il controllo preciso dei fattori biotici e abiotici. Inoltre, consente di ottenere una biomassa di maggiore qualità e quantità grazie a un ambiente di coltivazione controllato. Con ulteriori ricerche e implementazioni su larga scala, queste fonti di alghe marine possono diventare soluzioni cruciali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità globale. Fonte: Pesceinrete AZIONI IMMEDIATE PER L’ENERGIA EOLICA Per conseguire l’obiettivo dell’UE recentemente concordato di una quota di energie rinnovabili pari ad almeno il 42,5% entro il 2030 e l’ambizione di arrivare al 45%, la capacità eolica installata dovrebbe aumentare consistentemente e passare dai 204 GW del 2022 a oltre 500 GW nel 2030. A tale scopo Commissione europea ha presentato lo scorso ottobre un piano d’azione europeo per l’energia eolica volto ad assicurare che la transizione verso l’energia pulita proceda di pari passo con la competitività industriale e che l’energia eolica continui a rappresentare un successo europeo. Il piano d’azione contribuirà a far sì che la catena di approvvigionamento dell’energia eolica resti solida e competitiva, con una riserva di progetti chiara e certa, e conservi la capacità di attrarre i finanziamenti necessari e competere in condizioni di parità a livello mondiale. Il piano è accompagnato da una comunicazione sulla realizzazione degli obiettivi dell’UE in materia di energia offshore, che include anche l’eolico e che dà seguito alla strategia dell’UE sulle energie rinnovabili offshore adottata tre anni fa. Fonte: Europa WATERJPI AD ECOMONDO La Water JPI ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, al convegno Ecomondo, evento internazionale su tecnologie, servizi e soluzioni industriali nei settori dell’economia verde e dell’economia circolare, tra cui acqua, smaltimento dei rifiuti, tessile, bioenergia, gestione e protezione del suolo, trasporti, agricoltura e città sostenibili. Ecomondo si è tenuto dal 7 al 10 novembre a Rimini (Italia). Il 7 novembre, nell’ambito di WaterWorks2017 sono stati presentati risultati di 4 dei progetti finanziati e le loro possibili applicazioni. La partecipazione di Water JPI al convegno Ecomondo si inserisce nella strategia di valorizzazione dell’iniziativa volta a potenziare l’impatto socioeconomico e ambientale dei progetti finanziati. Fonte: WaterJPI GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE Il Parlamento Europeo ha recentemente votato a favore di una “gestione intelligente” delle acque reflue urbane in Europa. Oltre la Commissione Europea, anche il Parlamento porta avanti l’obiettivo di neutralità energetica entro il 2040, e include anche la considerazione riguardo la riduzione delle emissioni di metano e protossido di azoto. Si incoraggia una migliore integrazione del nesso acqua-energia per realizzare una società Water-Smart in Europa in linea con la direttiva sull’efficienza energetica. “Al centro di questo nesso acqua-energia c’è la consapevolezza che il clima e i sistemi idrici sono collegati e che i cambiamenti in un sistema inducono cambiamenti importanti e non lineari nell’altro. Gli obiettivi di neutralità climatica e l’attenzione alle risorse idriche dovranno quindi essere sviluppati in modo sinergico, realizzando una Water Smart Society. Significa che il valore dell’acqua è riconosciuto e realizzato, tutte le fonti idriche disponibili sono gestite in modo da evitare la scarsità d’acqua e l’inquinamento; il sistema idrico è resistente all’impatto dei cambiamenti demografici, della siccità e delle inondazioni, e tutte le parti interessate sono impegnate a garantire una governance sostenibile dell’acqua”. Nonostante alcuni miglioramenti in termini di monitoraggio delle acque reflue, purtroppo secondo Water Europe, Piattaforma Tecnologica Europea (ETP), si ha un “diluizione del principio “chi inquina paga” nella creazione del sistema EPR (Extended Producer Responsibility) attraverso la possibilità di utilizzare fino al 20% dei finanziamenti nazionali per il trattamento quaternario dei microinquinanti. “Sulla responsabilità estesa del produttore rimango convinto che l’industria dovrebbe coprire l’intero costo del trattamento aggiuntivo necessario per trattare i residui dei loro prodotti” (Suica, Parlamento Europeo, 2023). Nonostante ciò, Water Europe accoglie favorevolmente la posizione del Parlamento europeo a favore di una maggiore trasparenza e di un facile accesso, in particolare attraverso i canali digitali, per quanto riguarda il monitoraggio e il trattamento delle acque reflue urbane. Fonte: Water Europe FORTE INNOVAZIONE UE TECNOLOGIE A IMPATTO CLIMATICO ZERO Secondo l’European Climate Neutral Industry Competitiveness Scoreboard (CINDECS) – Annual Report 2022, la valutazione annuale delle principali tecnologie energetiche a impatto climatico zero realizzata dal Joint Research Center (JRC) della Commissione europea, «L’Ue è forte in termini di brevetti di alto valore, investimenti pubblici in ricerca e sviluppo e numero di aziende innovative». L’Ue è leader in tutti gli indicatori riguardanti l’innovazione per le pale eoliche, mantenendo la sua forte posizione a livello globale con una quota del 65% di tutte le esportazioni extra-Ue e ospitando una parte sostanziale della catena di approvvigionamento globale dell’energia eolica. L’industria delle pompe di calore è innovativa e ben posizionata per trarre vantaggio da una crescente diffusione. Un’elevata percentuale di innovatori ha sede nell’Ue, con 5 imprese tra le prime 10 entità brevettuali a livello mondiale. L’Ue ospita oltre il 42% di tutte le imprese innovative nelle attività di energie rinnovabili offshore. Ha una forte base di produzione di navi e infrastrutture offshore. Nel periodo 2016-2020, gli investimenti pubblici dell’Ue in ricerca e sviluppo nel settore delle batterie sono cresciuti di quasi il 40% annuo. Fonte: Greenreport IL DEPURATORE CHE DIALOGA CON IL MARE La città di Trieste ha un nuovo depuratore, collocato alla base della collina di Servola, da cui prende il nome. L’avvio delle attività, che hanno portato alla dismissione del vecchio depuratore di Barcola, ha permesso tra l’altro alla Regione Friuli-Venezia Giulia di superare una procedura di infrazione comunitaria che pendeva dal 2008. Questo è successo, in particolare, perché adesso il trattamento biologico viene effettuato completamente a terra, come previsto dall’Unione europea, in un impianto che “dialoga con il mare”. Le tecnologie intelligenti permettono di calibrare in modo dinamico l’intensità del processo depurativo, in base ai dati che vengono forniti da Ogs e Arpa, che monitorano il mare: l’impianto modifica l’intensità dell’abbattimento di sostanze nutrienti delle quali il mare ha bisogno, come fosforo e azoto, per mantenere in equilibrio l’ecosistema. Fonte: Opencoesione IA E INTEROPERABILITÀ NEL SETTORE PUBBLICO La Commissione europea ha pubblicato uno studio dal titolo “Artificial Intelligence for Interoperability in the European Public Sector”. Lo studio di ricerca è stato condotto nell’ambito del Public Sector Tech Watch, un osservatorio sviluppato dalla DG DIGIT, con il supporto del Centro Comune di Ricerca (JRC), che fornisce un hub di conoscenza e uno spazio virtuale in cui le amministrazioni pubbliche, la società civile, le aziende GovTech e i ricercatori possono trovare e condividere conoscenze ed esperienze. L’obiettivo principale del documento è quello di offrire un’analisi di come i sistemi di intelligenza artificiale (IA) stiano migliorando l’interoperabilità nel settore pubblico europeo. I risultati evidenziano che un quarto dei casi raccolti utilizza tecniche di intelligenza artificiale per supportare l’interoperabilità attraverso un insieme variegato di applicazioni. Inoltre, il livello di interoperabilità semantica è fondamentale nella maggior parte dei casi. Le soluzioni analizzate classificano, rilevano e forniscono una struttura, tra le altre azioni eseguite sui dati. L’intelligenza artificiale ha quindi la capacità di standardizzare, pulire, strutturare e aumentare l’utilizzo di grandi volumi di dati, migliorando così la qualità complessiva e rendendone più facile l’utilizzo e la condivisione tra sistemi diversi. Fonte: JRC

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