
BIGBANG: pioggia e siccità dividono l’Italia
21/03/2025Occhi puntati sulla strategia europea per rendere resilienti i sistemi idrici
Giornata mondiale dell’Acqua - 22 marzo
Il 2024 è risultato un anno molto piovoso; ad affermarlo è stato il BIGBANG, il modello nazionale di bilancio idrologico di ISPRA che fornisce il quadro quantitativo sulla risorsa idrica dal 1951 in poi, inclusi i deficit, gli eccessi di precipitazione e i trend delle grandezze idrologiche (precipitazioni, deflussi, evapotraspirazione), necessari a caratterizzare la situazione attuale e futura nel Paese.
Il volume totale annuo di precipitazioni è stato stimato dall’ISPRA in circa 319 miliardi di metri cubi (corrispondenti a 1.056 mm), superiore di oltre il 10% alla media annua riferita all’ultimo trentennio climatologico 1991-2020, stimata in circa 285 miliardi di metri cubi (951 mm). Febbraio il mese più piovoso, con un’anomalia positiva di +72% rispetto al valore medio relativo al trentennio 1991-2020; di contro, novembre - normalmente tra i mesi più piovosi - ha fatto registrare una forte anomalia negativa di -72% rispetto alla media climatologica.
Scendendo a livello regionale e distrettuale, la situazione è molto diversificata: il Nord Italia è stato interessato da quantitativi di precipitazione superiori alle medie storiche, che in alcuni casi hanno causato eventi alluvionali, come quelli in Lombardia a maggio e in Emilia-Romagna a settembre e ottobre.
Il Sud Italia e le Isole maggiori hanno continuato a subire significativi deficit di precipitazione, che hanno prolungato la siccità e i relativi problemi di severità idrica, anche se la Sardegna, a ottobre, ha visto eventi piovosi particolarmente intensi.