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La normativa vigente in materia di esposizione della popolazione ai campi

elettromagnetici prevede che le ARPA rilasciano per gli impianti di telecomunicazione

un parere di compatibilità elettromagnetica sulla base della documentazione tecnica

allegata alla istanza di realizzazione/modifica presentata dagli operatori. Nella

relazione di impatto elettromagnetico il progettista dell’impianto deve, tra l’altro,

eseguire misure del fondo elettromagnetico nei punti significativi del sito oggetto

dell’intervento ed effettuare una stima del campo generato dall’impianto. L’ARPAC

sulla base della documentazione allegata all’istanza esprime il parere favorevole con le

prescrizioni che il gestore:

effettui le misure di verifica a sito attivo;

precisi, nel caso che non sia stata realizzata la configurazione radioelettrica

prevista dal progetto, l’effettiva configurazione attivata;

comunichi l’attivazione di ogni ulteriore aliquota dell’impianto.

La ratio di dette disposizioni è quella di evitare che il gestore, soprattutto nelle aree

urbane, saturi lo spazio elettromagnetico, impedendo di fatto la presenza di ulteriori

operatori. Infatti in zone densamente popolate come nel comune di Napoli ed in altri

comuni della provincia la presenza di numerosi impianti, di aumenti dei servizi dovuti

all’avvento delle nuove tecnologie (LTE e reti BWA) ha comportato un incremento dei

livelli di campo elettromagnetico. Considerata le difficoltà operative (difficoltà di

accesso ai siti di misura nonostante il supporto del Comune e della Polizia Locale) e la

onerosità (in termini di tempo e risorse umane) di effettuare le misure di controllo,

l’ARPAC dedica particolare impegno alla istruttoria della documentazione con

maggiore attenzione agli impianti nei quali la somma del fondo elettromagnetico e del

contributo dell’impianto supera il valore di 4.5 V/m. In ogni caso gli impianti che

previsionalmente superano il valore di 4.5 V/m sono inseriti in un elenco degli impianti

da controllare con priorità. Il Dipartimento di Napoli ha rilasciato nell’ultimo anno 318

pareri di compatibilità elettromagnetica relativi agli impianti collocati in tutta la

provincia di Napoli. Di essi, applicando il criterio sopraddetto, nella città di Napoli 20

impianti su un totale di 106 (pari al 19%) sono stati inseriti nell’elenco di impianti

“critici” mentre valutando l’insieme di tutti gli altri comuni della provincia sono stati

classificati come critici 24 impianti su un totale di 212 (pari al 11%).

In riferimento alla istanza di un gestore per la realizzazione di una Stazione Radio

Base da ubicare in zona centrale del Comune di Napoli, i tecnici istruttori hanno

segnalato che, dalla documentazione tecnica allegata all’istanza, in alcuni punti i valori

totali di campo elettromagnetico (fondo e contributo previsionale calcolato

cautelativamente anche per i due gestori già presenti) era superiore ai 4.5 V/m.

Pertanto, prima di rilasciare parere favorevole, è stato effettuato, nel mese di marzo

2015, un sopralluogo e misure nei punti significativi per il quali si è avuta la

possibilità di accesso. Infatti una delle maggiori criticità incontrate dagli operatori

dell’Agenzia è la grande diffidenza della popolazione e quindi acconsentire l’accesso

alle proprietà private per i rilievi. Talvolta anche quando il sopralluogo è effettuato in

modo congiunto con la Polizia Municipale o Forze dell’Ordine. Nel caso specifico sono

stati effettuati 17 punti di misura riscontrando in un punto il superamento del valore

di attenzione. La relazione di misura è stata trasmessa al Comune per l’attivazione