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V

PREMESSA

La Città è al centro del Rapporto Qualità dell’ambiente urbano di ISPRA, strumento di

lavoro e di approfondimento ormai consolidato e utile ai diversi livelli di governo per

approfondire i temi del vivere in ambito urbano coniugandoli alla complessità delle

questioni del nostro tempo.

I cambiamenti del clima sono stati in queste ultime settimane ancora al centro della

discussione internazionale nell’ambito di COP 21, la Conferenza internazionale sul

clima di Parigi, l’appuntamento più importante per decisioni storiche sulla

salvaguardia dell’ambiente dopo Kyoto e Copenaghen, che ha visto maggior

consapevolezza da parte di tutti gli Stati rispetto ai mutamenti del clima dovuti

all’aumento di pressioni sull’ambiente.

Le città e le grandi conurbazioni urbane hanno un ruolo strategico nella riduzione delle

emissioni CO

2

, tema al centro del Vertice di Parigi. I Sindaci europei si erano già

impegnati nel 2008, con il Covenant of Mayors, cui quasi 3.500 comuni italiani hanno

aderito, a ridurre entro il 2020 del 20% le emissioni di CO

2

nelle loro città,

dotandosi ciascuna di un Piano di azione per l’energia sostenibile.

Contemporaneamente molte città sono anche impegnate nei progetti ‘Smart City’,

mettendo al centro dei loro programmi l’efficientamento energetico, la riduzione di

emissioni e polveri, la mobilità sostenibile. E dopo il Patto dei Sindaci arriva il

Compact of Mayor, una coalizione globale, su scala planetaria, impegnata su un

terreno ancora più ampio. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni del gas serra per

migliorare la resistenza ai cambiamenti climatici, attraverso obiettivi da quantificare

città per città, oltre che rispetto ad energia ed efficientamento energetico anche per

materie come i trasporti ed i rifiuti.

Appare poi consolidato anche un approccio con una visione integrata e di lungo

periodo, impostata sulla coesione della filiera istituzionale, dove i Governi Locali

rivestono il ruolo centrale di attuatori delle politiche di ampio respiro, con la capacità

di mettere a sistema tutti gli aspetti per un nuovo progetto di città, che veda

riaffermati obiettivi di qualità, anche avvalendosi degli attuali e sperimentati strumenti

di rigenerazione e riqualificazione urbana, sullo sfondo delle campagne di sostenibilità

promosse dagli organismi internazionali ed in particolare dalla UE.

Acqua, aria, rumore, suolo, natura, trasporti, rifiuti, strumenti e azioni di governance

ambientale, impegno delle Amministrazioni, sono i temi in cui il Rapporto annuale di

ISPRA trova declinazioni e contenuti per offrire una verifica sullo stato dell’arte nella

dimensione della sostenibilità delle maggiori città del Paese, definita attraverso

interventi e strategie, perseguita alla luce degli attuali vincoli normativi.

I dati sulle 85 città oggetto dello studio dell’ISPRA 2015, sul cui territorio risiede

circa il 28% della popolazione totale del Paese - oltre 17 milioni di persone -

confermano un orientamento ormai concreto verso la riduzione dei fattori di pressione

ambientale nelle città, sia attraverso l’adozione di misure di azione locale che di azioni

di sensibilizzazione verso codici di comportamento da poter diffusamente applicare.

Sono evidenti gli impegni delle Amministrazioni locali per mantenere la direzione verso

strategie di sviluppo sostenibile nei limiti delle attuali risorse finanziarie, che in alcuni

ambiti – quali quello del trasporto pubblico locale – stanno inibendo politiche di

sviluppo di settore e ne è chiaro esempio il fatto che mentre diminuiscono posti/km