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Caselli /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 842-848

844

Il

Patto dei Sindaci

è nato come una iniziativa, promossa dalla Comunità Europea nel

2008, indirizzata alle comunità locali e finalizzata alla riduzione delle emissioni CO

2

oltre l’obiettivo del 20% entro il 2020, ciò nonostante esso si è dimostrato anche un

valido strumento per migliorare la sostenibilità ambientale delle nostre città.

Molte misure contenute nei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) sono

relative al settore edilizio, ai trasporti, alle fonti energetiche rinnovabili, alla

pianificazione urbana e territoriale, alle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione (ICT). Ampio spazio trovano inoltre le azioni finalizzate ad incrementare

il verde urbano, alla realizzazione di piste ciclabili, all’efficientamento energetico del

patrimonio edilizio ed alla ristrutturazione urbana sostenibile.

Nelle precedenti edizioni del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano (IX Rapporto

edizione 2013 e X Rapporto edizione 2014) si è cercato di fornire un quadro

complessivo dell’argomento illustrando sia le finalità generali legate all’adesione

volontaria al “Patto dei Sindaci” che gli aspetti più propriamente tecnici connessi alla

stesura dell’Inventario di Base delle Emissioni (BEI) ed al Piano d’Azione per l’Energia

Sostenibile (PAES),

Fra le azioni volontarie intraprese dai Comuni, il Patto dei Sindaci conferma la sua

importanza in considerazione anche della larga diffusione sul territorio nazionale.

Su 5.682 Comuni europei aderenti quelli italiani, alla data dell’ultimo rilevamento

(agosto 2015) sul sito ufficiale del Patto dei Sindaci

(http://pattodeisindaci.eu)

erano

3.565, interessando complessivamente una popolazio

ni di 38.138.757 abitanti

pari a

circa il 65% del totale nazionale, con un incremento del 5% nell’ultimo anno.

Con l’adesione al Patto dei Sindaci i Comuni firmatari si impegnano a consegnare il

proprio PAES al Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea per la

approvazione, entro un anno dall’adesione; non tutti i Comuni hanno rispettato questa

scadenza andando soggetti a temporanee sospensioni tanto che ad agosto 2015 i

Comuni italiani aderenti risultavano essere 3.117, con 2.633 PAES inviati di cui

1.615 approvati.

L’edizione 2015 del Rapporto prende in considerazione 85 città e nella

mappa

tematica 9.3.1

è riportata la situazione complessiva da cui risulta che 63 città hanno

aderito al Patto dei Sindaci

1

; 57 città hanno approvato in consiglio comunale ed

inviato il proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e di questi 27 sono stati già

approvati dal

Joint Research Centre

(JRC).

È opportuno segnalare che delle 14 aree metropolitane ben 13, ad esclusione di

Reggio Calabria, hanno aderito e già realizzato il proprio PAES.

1

Le città che al 31/08/2015 non avevano ancora aderito o risultano temporaneamente sospese sono:

Cuneo, Aosta, Imperia, Savona, Varese, Como, Brescia, Rovigo, Pordenone, Pistoia, Perugia, Terni,

Caserta, Benevento, Foggia, Taranto, Lecce, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria, Trapani, Siracusa

PATTO DEI SINDACI – STATO DELL’ARTE 2015