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Tabella 2 - Potenza complessiva dei settori attivi al connettore d’antenna (espresse

in Watt) sugli impianti dei due gestori prima e dopo l’attivazione dell’LTE

Configurazione radioelettrica

ante- LTE

Configurazione radioelettrica

post- LTE

GSM

DCS

UMTS

LTE

GSM

DCS

UMTS

LTE

WIND

90.76 83.99 55.17

//

90.76 83.99 55.17

//

VODAFONE

//

//

132.00

//

//

//

180.10 109.30

Fonte: Dati forniti dai gestori Wind e Vodafone ad ARPA Puglia in occasione della richiesta dei

relativi pareri di conformità ai sensi del R.R.14/2006.

Le date di attivazione relative ai sistemi dei due gestori sono quelle riportate sulle

comunicazioni di attivazione agli atti del Dipartimento di Taranto di ARPA Puglia e,

precisamente:

Vodafone ante-LTE: 18 Gennaio 2011

Vodafone post- LTE: 30 Luglio 2015

Wind: 29 Novembre 2013

Per questo sito, è stato effettuato un confronto tra la variazione percentuale di campo

elettrico ante e post LTE derivante da simulazione con quella derivante da misure in

banda larga eseguite prima e dopo l’attivazione del 4G, come verrà descritto nei

paragrafi seguenti.

3.3.1 DATI PRODOTTI DALLA SIMULAZIONE

Per la stima dei livelli di campo elettrico, effettuata mediante il software NFA3D di

Telecomunicazioni Aldena Srl versione 1.4.08 in condizioni di “campo lontano” e senza

l’introduzione di fattori di attenuazione, sono stati utilizzati i valori effettivi di potenza

massima al connettore d’antenna dichiarati dai gestori. In considerazione della

presenza di diverse sorgenti ubicate in prossimità dell’area d’interesse, come

introdotto nel paragrafo 3.1, si è ritenuto opportuno misurare il valore di campo

elettrico di fondo, pari a (1.67 ± 0.35) V/m con entrambi gli impianti spenti.

Il punto di studio è risultato particolarmente significativo per la sua distanza dalla

SRB e la sua variazione di quota rispetto al centro elettrico dei sistemi radianti. Dalle

varie simulazioni, infatti, è emerso che sul balcone dell’ottavo piano dell’edificio

ubicato in Via Diego Peluso n.80 nel Comune di Taranto, i massimi valori attesi sono

quelli schematizzati in Tabella 3.