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È fondamentale per un Paese come il nostro approvare quanto prima il disegno di
legge sul consumo di suolo, fenomeno che rende più fragile il nostro Paese e più
insicura la vita dei cittadini, comportando un costo ambientale evidente.
È chiaro dunque come l’attività di ricerca, monitoraggio e valutazione, nonché
reporting relativamente all’ambiente urbano si caratterizzi per sua natura come un
campo di attività necessariamente interdisciplinare, interessando tanto le discipline
strettamente ambientali (come quelle legate all’analisi dello stato delle varie matrici)
quanto quelle sociali e politiche (come quelle legate alle dinamiche demografiche e alle
risposte delle amministrazioni in termini di politiche locali). È per questo che le
attività di ISPRA e delle ARPA/APPA sulle aree urbane non finiscono con la
pubblicazione del Rapporto; anzi si declinano in una pluralità di prodotti tecnici, di
attività di ricerca, di confronti tra esperti, di supporto tecnico ai decisori. Oltre al
Focus di approfondimento tematico che ogni anno accompagna il Rapporto, ISPRA ha
istituito un Gruppo di lavoro sulla perimetrazione delle aree urbane, redatto le Linee
guida di forestazione urbana sostenibile con Roma Capitale, e presta il necessario
supporto tecnico ai lavori del Comitato nazionale per il verde pubblico, istituito presso
il MATTM ai sensi della Legge 10/2013.
Il Focus di quest’anno su “
Inquinamento elettromagnetico e ambiente urbano
” mette in
luce ciò che è cambiato a livello normativo, le caratteristiche delle nuove tecnologie
che si sono affacciate nel mondo delle telecomunicazioni, e di come tutto questo si è
tradotto in termini di variazione di livelli di campo elettromagnetico presenti
nell’ambiente e a cui è esposta la popolazione.
Prodotti come questo sono espressione tangibile di come le istituzioni pubbliche
possano (e debbano) essere collaborative nella realizzazione di obiettivi superiori
comuni come la tutela dell’ambiente e della qualità della vita, e la pianificazione e
gestione del territorio.
Presidente ISPRA
Prof. Bernardo De Bernardinis