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XII

INTRODUZIONE

a cura di Salvatore Curcuruto - ISPRA

Da circa venti anni in Italia si era consolidato un quadro normativo che aveva

introdotto già dal 1998 importanti in merito alla regolamentazione delle autorizzazioni

per l’installazione degli impianti di radiotelecomunicazione e all’ambito

radioprotezionistico. L’evoluzione tecnologica che ha recentemente caratterizzato

soprattutto il mondo delle telecomunicazioni ha messo in discussione i dettati

normativi vigenti ritenuti ormai obsoleti ed eccessivamente vincolanti dal punto di

vista radioprotezionistico. I valori limite imposti dalla normativa nazionale vigente si

basano su criteri più cautelativi rispetto a quelli stabiliti a livello internazionale

tutelando la popolazione non solo dagli effetti sanitari accertati, ma anche da possibili

effetti a lungo termine la cui connessione causa-effetto non è stata ancora dimostrata

ed è tuttora oggetto di studio e ricerca. A livello internazionale infatti le linee guida

formulate dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non

Ionizzanti (Guidelines for Limiting Exposure to Time-Varying Electric, Magnetic, and

Electromagnetic Fields (up to 300 GHz)), riferimento della stessa Raccomandazione

europea 12/07/1999, stabiliscono dei valori limite di esposizione con riferimento

esclusivo agli effetti sanitari accertati.

Il Focus “Inquinamento elettromagnetico e ambiente urbano” mette in luce le

caratteristiche delle nuove tecnologie che si sono affacciate nel settore delle

telecomunicazioni, ciò che è cambiato a livello normativo e come tutto questo si è

tradotto in termini di variazione di livelli di campo elettromagnetico presenti

nell’ambiente e a cui è esposta la popolazione. Quest’ultimo aspetto viene

argomentato attraverso la presentazione di alcuni lavori svolti dai colleghi delle

ARPA/APPA relativamente a loro esperienze di misurazioni di campi elettromagnetici

e/o studi su esposizione della popolazione finalizzate a cercare di verificare quanto

questa evoluzione tecnologica e normativa abbia effettivamente avuto impatto sullo

sviluppo della rete di telecomunicazione e quindi sulle condizioni di esposizione della

popolazione ai campi elettromagnetici. La normativa di settore attribuisce alle ARPA-

APPA un ruolo importante nell’ambito della protezione dell’ambiente dai campi

elettromagnetici, assegnando ad esse compiti di controllo sulle emissioni generate

dagli impianti esistenti e di valutazione preventiva dalle emissioni che sarebbero

prodotte da nuovi impianti da installare o modifiche di impianti esistenti da attuare.

Oltre alle attività di routine nell’ambito della protezione dell’ambiente, molte

ARPA/APPA si sono nel tempo sempre più concentrate su attività di studio e di

analisi delle sorgenti elettromagnetiche considerate maggiormente critiche

(elettrodotti, impianti radiotelevisivi e stazioni radio base) e del loro impatto

ambientale in termini di livelli di campo elettromagnetico a cui la popolazione è

esposta.