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esigenze: qualità del servizio, dimensione delle celle, distanza di riuso delle frequenze
e così via.
1.2
I SISTEMI ANALOGICI (1G)
Il primo sistema cellulare analogico introdotto, detto AMPS (
Advanced Mobile Phone
Standard
), fu sviluppato negli USA e introdotto nel mercato nel 1979 a Chicago. Il
sistema AMPS, con tecnica di accesso FDMA (
Frequency Division Multiple Access
),
utilizzava la banda 824-849 MHz per la connessione da terminale mobile a stazione
radiobase (
uplink
) e la banda 869-894 MHz per la connessione stazione-terminale
mobile (
downlink
), nelle quali erano allocati un totale di 832 canali ognuno avente
larghezza di 30 kHz. Si diffuse in USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Corea del
sud, Singapore, Taiwan, Hong Kong, Brasile, Argentina, Messico.
La soluzione nord-europea, sviluppatasi parallelamente e in modo assolutamente
indipendente dall’AMPS, fu il sistema NMT (
Nordic Mobile Telephone
), avviato per la
prima volta in Svezia nel 1981 e subito dopo in Norvegia, Danimarca e Finlandia. Il
sistema NMT operava inizialmente nella sola banda 450 MHz, ma successivamente,
vista la congestione dovuta alla crescita più rapida del previsto, anche a 900 MHz.
Nel 1985 contava, nei soli paesi scandinavi, oltre 175.000 abbonati ed era il network
più grande del mondo. Si diffuse anche in Francia, Polonia, Svizzera, Austria, Regno
Unito e, soprattutto, in Islanda ove, coesistendo con i sistemi digitali, è sopravvissuto
fino al 1 settembre 2010.
Successivamente fu sviluppato nel Regno Unito lo standard TACS (
Total Access
Communications System
), come versione modificata del sistema AMPS. La prima
rete TACS iniziò la sua attività commerciale, nel Regno Unito stesso, nel 1985, fu
introdotto in Italia, da SIP, nei primi mesi del 1990 e fu soppresso definitivamente il
31 dicembre 2005 cedendo l’intera banda al sistema GSM ancora in rapida
espansione.
Le specifiche iniziali del sistema TACS assegnavano al sistema una banda
complessiva di 70 MHz, (tra 890 e 960 MHz), nella quale venivano allocati 1000
canali. Successivamente, le specifiche sono state evolute nello standard E-TACS
(
Enhanced TACS
), che assegna 1320 canali nella banda complessiva 872-950 MHz
(quindi di ampiezza 78 MHz), di cui, naturalmente, alcuni canali dedicati al controllo e
all’indirizzamento. Il segnale, analogico, è di tipo CW (
Continuous Wave
) con
modulazione FM; la tecnica di accesso alla rete è SCPC-FD (
Single Channel per
Carrier - Frequency Division
).
Il TACS e sistemi equivalenti portarono il numero di utenti mondiale, nel 1990, a circa
20 milioni. Le principali limitazioni erano costituite da:
• impossibilità di roaming internazionale,
• impossibilità di interoperabilità con altri sistemi e di trasmissione dati,
• ridotta capacità (in termini di utenti) dovuta alla limitatezza della banda e alle
significative interferenze co-canale,
• assenza di cifrature e conseguente possibilità di intercettazioni.