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radio-cellulari precedenti lo standard GSM introduce una serie di miglioramenti e
innovazioni, che possono essere sintetizzate in:
• possibilità di usare lo stesso terminale radio in tutti i paesi che utilizzano lo
stesso standard di rete;
• miglioramento dell’efficienza spettrale;
• sicurezza della trasmissione radio;
• miglioramento della qualità fonica, della trasmissione dati e della compatibilità
con gli standard internazionali OSI (
Open System Interconnection
) e ISDN
(
Integrated Services Digital Network
);
• ampliamento dei servizi offerti, tra cui fax e brevi messaggi di testo (SMS);
• tecnologia di roaming (cioè viene offerta all’utente la possibilità di accedere al
servizio anche al di fuori dell’area di copertura della rete di sottoscrizione).
Quella GSM è la famiglia di standard di maggiore successo che, comprendendo
GSM900, GSM-railway, DCS1800, PCS1900, GSM400, supportava, già nei primi
anni novanta, circa 250 dei 450 milioni di utenti cellulari al mondo, con un roaming
internazionale in circa 150 paesi e 400 reti, per raggiungere, nel 1995, oltre un
miliardo di utenti in tutto il mondo.
La fase 1 della standardizzazione del GSM900 fu completata in Europa dall'ETSI nel
1990, definendo i servizi di telefonia e trasmissione dati (a 9.6 kbit/s), ma venivano
offerti ancora solo pochi e semplici servizi supplementari. Per questo gli standard
GSM furono estesi, nella fase 2 nel 1995, per incorporare una vasta gamma di
servizi supplementari paragonabili a quelli di reti digitali fisse.
Nel 1996 l'ETSI decise un ulteriore sviluppo del GSM per incorporare caratteristiche
che saranno tipiche di sistemi di terza generazione. Il GSM fase 2+ comprende
innovazioni come compressione e decompressione della voce (CODEC),
multirate
adattativo (AMR), servizi a
rate
elevato e nuovi principi di trasmissione grazie a
HSCSD (
High Speed Circuit Switched Data
) e GPRS (
General Packet Radio Service
),
miglioramenti che di fatto si propongono come un ponte tra i sistemi di seconda e di
terza generazione.
Una curiosità
Il 7 ottobre 1996, dopo un periodo di sperimentazione presso lo CSELT (il centro
Ricerca e Sviluppo della Telecom), TIM lancia la prima carta prepagata ricaricabile
per l'Italia, la TIM card. TIM diventa così la prima compagnia telefonica al mondo ad
introdurre questo sistema di tariffazione, tanto da portare l'Italia ad uno dei primi
posti per numero di contratti prepagati.