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A questo punto la rete GSM si può pensare come formata da due sottoreti separate,
o meglio, due sottoreti che sono logicamente isolate ma condividono BSS e HLR: -
quella GSM a commutazione di circuito e – quella GPRS a commutazione di
pacchetto. La sottorete GPRS è provvista di due nuovi elementi di rete: SGSN
(Service GPRS Support Node) e GGSN (Gateway GPRS Support Node), la prima tiene
traccia dei ME presenti nella propria area di servizio e scambia con essi i loro
pacchetti, mentre la seconda fornisce la connettività con le altre reti di dati e
gestisce l’instradamento dei pacchetti. Questi nuovi elementi utilizzano uno specifico
protocollo e modulazione GMSK con una velocità massima (teorica) di 171,2 kbyte.
Con la trasmissione a commutazione di pacchetto e questi elementi, il GPRS diventa
molto efficiente nel caso di trasmissioni poco frequenti o intermittenti, in fase di set-
up della connessione (che, non necessitando dell’instaurazione di un circuito dedicato,
risulta velocizzata) e per gestire un numero maggiore di utenti sullo stesso canale. Di
contro, non avendo effetto sulla capacità delle celle, il numero di canali disponibili
resta invariato, ed inoltre, la velocità massima effettiva dipende dal numero di utenti
che accedono al servizio nella stessa cella.
1.4
I SISTEMI DI TERZA GENERAZIONE (3G)
Le reti di terza generazione sono un'evoluzione delle reti di telefonia mobile di seconda
generazione, che hanno avuto il grande vantaggio di essersi diffuse ampiamente e
velocemente in tutto il mondo, diventando uno standard.
Le principali funzionalità richieste alle nuove piattaforme 3G erano:
-
la capacità di supportare servizi dati a larga banda,
-
comunicazioni di tipo simmetrico e asimmetrico,
-
traffico a commutazione di circuito con elevato QoS,
-
traffico a commutazione di pacchetto con diversi livelli di QoS,
-
servizi
real-time
e non
real-time
,
-
servizi basati su tariffazioni flessibili.
Per rispondere a tutto ciò, l’ITU (
International Telecommunication Union
) emana le
specifiche “ITM-2000” su cui basare il nuovo standard, originariamente pensato per
essere univoco e unificato a livello mondiale. In esse viene richiesto, principalmente,
che il nuovo standard sia basato sulla trasmissione codificata (CDMA), che preveda
trasmissioni tipo TDD (
Time Division Duplex
) ed FDD (
Frequency Division Duplex
) e
pone i requisiti minimi di data-rate.
In pratica però, il 3G viene implementato in quattro differenti standard: UMTS
(
Universal Mobile Telecommunications System
), CDMA2000 (
Code Division Multiple
Access
), TD-SCDMA (
Time Division Synchronous Code Division Multiple Access
) e W-
CDMA (
Wideband-Code Division Multiple Access
), tutti adottati dall’ITU.
Lo standard UMTS, basato sul W-CDMA, è quello prevalente nei paesi in cui veniva
usato il GSM (la maggioranza di quelli europei) e viene definito e gestito dal 3GPP
(Third Generation Partnership Project), insieme a GSM, GPRS e EDGE, mentre
CDMA2000, molto simile, è lo standard prevalente in America, Giappone e Corea e
gestito dal 3GPP2, organizzazione assolutamente indipendente dal 3GPP.