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Naturalmente, la regolazione del livello di potenza, così come l’attivazione o meno del

burst

(l’emissione nel

timeslot

) in assenza di voce, sono “decisioni” operate dalla rete

sulla base delle rilevazioni e misurazioni effettuate direttamente durante la

connessione, mediante i suddetti canali, con temporizzazioni dell’ordine dei 200 ms.

Figura 6 – Schema del controllo adattivo della potenza (APC) emessa dal terminale

mobile: all’aumentare della distanza, la BTS riceve il segnale della MS più debole

richiedendogli, quindi, di aumentare la potenza di emissione.

Fonte: siti WEB

1.4.4

EVOLUZIONE DEL GSM (2G+) O 2.5G: GPRS ED EDGE

Per cercare di superare subito i limiti della rete GSM per l’introduzione di servizi dati

e multimediali, viene effettuato un primo processo di aggiornamento su diversi livelli.

A livello radio sono state messe a punto funzionalità che permettessero una maggiore

flessibilità nell’assegnazione delle risorse fisiche agli utenti per consentire, quando

necessario, comunicazioni con velocità di trasmissione superiori a quella base del

GSM (9,6 kbit/s). Dopo la soluzione HSCSD (

High Speed Circuit Switched Data

) che

permetteva velocità di trasmissione fino a 56 kbit/s ricorrendo all’uso di più di un

timeslot

per singola connessione in uplink, la reale innovazione di questa fase è

rappresentata dal GPRS (

General Packet Radio Service

) che, grazie alla modalità di

trasmissione a “commutazione di pacchetto”, permetteva di trasmettere dati con una

velocità limite (teorica) di 171 kbit/s.

La modalità a pacchetto, a differenza di quella “a circuito” utilizzata nel primo GSM,

impegna le risorse di trasmissione della rete GSM solo quando c’è informazione da

trasmettere. Le reti a commutazione di pacchetto usano la tecnica dello

store

and

forward

(memorizzazione ed inoltro) di un pacchetto alla volta. Le informazioni da

trasmettere vengono frazionate in unità (pacchetti) comprendenti anche dati di

controllo (per esempio il destinatario, la posizione relativa nel flusso dei pacchetti) ed

inviate una alla volta secondo cammini indipendenti tra loro ma dipendenti dalle

condizioni della rete (traffico e nodi guasti). All’arrivo i pacchetti vengono ri-

assemblati come in un puzzle.