Piccini / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 382-397
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L’incendio è un evento che, specialmente se ripetuto, determina gravi impatti sul
territorio, tra cui perdita di biodiversità e degrado del suolo: il fuoco infatti altera la
composizione e la struttura delle comunità vegetali ed animali ed ha anche effetti
negativi sulle proprietà fisico-chimiche del suolo, rendendolo meno permeabile e,
quindi, più esposto a processi erosivi. I danni degli incendi forestali possono essere
rilevanti non solo negli ambiti naturalistici propriamente detti, ma anche nelle
componenti naturali e/o paranaturali degli ambiti urbani.
Nel Rapporto sono presentati i dati raccolti dal Corpo Forestale dello Stato (Comuni
di tutte le Regioni e delle Province Autonome dal 2000 al 2008; delle sole Regioni a
statuto ordinario dal 2009 al 2013); dal Corpo Forestale della Regione Siciliana
(Comuni della Regione dal 2010 al 2013); dalle Province Autonome di Bolzano e
Trento (dal 2009 al 2013); dalla Regione Friuli Venezia Giulia (Comuni della Regione
dal 2009 al 2013). Non sono riportati, in quanto non disponibili per il presente
lavoro, i dati dei Comuni della Sicilia del 2009 e quelli della Sardegna e della Valle
d'Aosta dal 2009 al 2012. I dati interessano il quinquennio 2009-2013 e sono
relativi agli incendi nelle aree boschive ricadenti all’interno degli 85 Comuni oggetto
d’indagine; essi sono presentati attraverso i seguenti 5 indicatori: numero di incendi;
superficie percorsa dagli incendi (totale, boscata, non boscata e media). Nella banca
dati associata al Rapporto è disponibile una più ampia serie storica, relativa al
periodo 2000-2013.
Ai fini di una corretta interpretazione dell’indicatore occorre premettere che la sua
piena significatività è ottenibile soltanto correlando i dati degli incendi forestali alla
effettiva consistenza della superficie forestale delle diverse aree urbane, dato
attualmente disponibile soltanto per 31 Comuni. Occorre inoltre precisare che i dati
riguardano l’intero territorio comunale e si riferiscono alla definizione di incendio
boschivo contenuta nella Legge Quadro n. 353/2000, che all’art. 2 precisa: “Per
incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività ad espandersi su aree boscate,
cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate
poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli
limitrofi a dette aree”. Essi pertanto non prendono in considerazione eventuali incendi
verificatisi nelle aree a verde interne al tessuto urbano quali parchi storici, urbani,
piazze alberate, giardini botanici, ecc. (superfici peraltro scarsamente soggette alla
minaccia degli incendi). Va precisato infine che, nel caso di incendi che si siano
sviluppati su più di un Comune, la relativa superficie è attribuita per intero al Comune
in cui si è innescato il fuoco.
Si ringraziano le ARPA Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Toscana per le utili
osservazioni e indicazioni.
ENTITÀ DEGLI INCENDI BOSCHIVI IN AREE
URBANE