D’Amico et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 850 - 854
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La Pubblica Amministrazione riveste un ruolo chiave nell’economia di un territorio;
infatti oltre a rappresentare il livello di governo più vicino al cittadino può esercitare
un’influenza molto importante sulle “abitudini ambientali” della collettività. L’EMAS
(Regolamento CE n.1221/09) si è rivelato nel tempo tra gli strumenti più efficaci
adottati dalla Pubblica Amministrazione, in quanto strutturato per mettere a sistema
tutti i parametri che intervengono nella gestione del territorio. In ambito europeo si
contano 675 pubbliche amministrazioni registrate EMAS; l’Italia è prima seguita dalla
Spagna. Passando in rassegna la situazione italiana a luglio 2015 risultano registrate
233 Autorità Locali così suddivise: 208 Comuni, 2 Province, 8 Comunità Montane,
15 Enti Parco. Tuttavia si rileva, nell’ultimo triennio, un decremento del numero di
Registrazioni pari al 6,2% evidenziando un fenomeno diffuso in varie regioni Trentino,
Liguria, Piemonte, Emilia Romagna tra le quali il peso maggiore spetta al Trentino. La
Pubblica Amministrazione viene superata anche nella distribuzione per settori, infatti
scende al secondo posto dopo il settore dei rifiuti che risulta in forte crescita grazie
alle agevolazioni finanziarie di cui ha beneficiato negli ultimi anni. L’indicatore proposto
descrive l’andamento delle
registrazioni EMAS
per area urbana e viene definito dal
numero di siti registrati EMAS ricadenti entro i confini comunali delle città
selezionate per questa edizione del Rapporto. I dati sono ricavati dal registro delle
organizzazioni EMAS tenuto dall’ISPRA, quindi possono essere considerati
comparabili, affidabili e accurati. I dati coprono un periodo che va dal 1997 al 2015,
reperiti sempre con la medesima metodologia. In dettaglio, a luglio 2015, risultano
registrate 1049 organizzazioni per un totale di 6143 siti. Nella
Mappa tematica
9.4.1
è riportata la distribuzione dei siti registrati; la scala cromatica indica il
numero dei siti ricadenti in ciascuna area. Si conferma anche per questa edizione che
la concentrazione maggiore ricade nei confini comunali delle città di Roma (333 siti) e
di Milano (159). Si evidenzia, inoltre, che la percentuale più rilevante di siti riscontrati
è riferibile all’organizzazione Unicredit Spa che, a fine 2012, ha portato a
registrazione tutti i propri siti presenti sul territorio Nazionale. Tra le grandi città che
hanno intrapreso il percorso EMAS, si conferma l’esperienza maturata da Ravenna,
prima amministrazione locale con una popolazione superiore a 150.000 abitanti ad
ottenere nel 2010 la Registrazione EMAS; premiata con l’EMAS AWARD nel 2011,
ha ottenuto il rinnovo della Registrazione EMAS nel 2013. All’esperienza maturata dal
Comune di Ravenna, si aggiunge anche quella del Comune di Udine. L’amministrazione
Comunale di Udine, con una popolazione di 100.000 abitanti, sensibile e attiva nel
campo delle politiche ambientali, ha conseguito l’ottenimento della registrazione nel
2012. Significativo il percorso degli
open data
, che non solo ha permesso di rendere i
dati presenti sulla Dichiarazione Ambientale in formato open, ma anche di fornire ai
cittadini uno strumento di gestione on line delle segnalazioni in ambito ambientale. Si
segnala anche l’esperienza della Provincia di Siena, una delle prime province ad
essere Registrata EMAS (2006). Premiata con l’EMAS AWARD nel 2008 grazie al
progetto Siena
Carbon free
, la Provincia è la prima area vasta
Carbon Free
d’Europa
(3.821 Km
2
) delineando un modello virtuoso esportabile in altri territori.
NUMERO DI SITI REGISTRATI EMAS PER AREA URBANA