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Berti et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 174 – 195

185

Comune di Modena

La città di Modena sorge in area pianeggiante situata circa. 15-20

km a Nord-Est

delle prime propaggini dell’Appennino Tosco-Emiliano ed è circondata da due corsi

d’acqua principali, il Secchia ed il Panaro, che non tuttavia attraversano direttamente

in nessun punto il centro storico. Attraversa invece l’abitato il canale Naviglio, che

sfocia nel fiume Panaro all'altezza di

Bomporto

e che in epoca storica era utilizzato

anche per il trasporto fluviale, mentre negli ultimi decenni è stato progressivamente

tombinato da lavori di copertura all'interno della città.

Dopo che all’inizio di gennaio (4-5/1), il territorio modenese era già stato interessato

da eventi meteorici con elevate precipitazioni, anche nevose a bassa quota, tra il 20

ed il 21 gennaio 2014, dopo altri 3 giorni di forti ed ininterrotte piogge

accompagnate da rialzo termico, si è verificata una grave esondazione del fiume

Secchia che ha finito per coinvolgere direttamente anche il territorio comunale. Il

periodo con forte piovosità, verificatosi ad inizio gennaio, ha contribuito a saturare

completamente i suoli del bacino fluviale, predisponendo l’intero territorio al verificarsi

del fenomeno alluvionale.

La zona maggiormente interessata dagli allagamenti nel capoluogo è stata quella di S.

Matteo, in località Ponte dell'Uccellino, ai confini tra Bastiglia e Modena, dove il fiume

ha rotto l'argine (

Foto 2.3.11

) inondando le aree adiacenti e situate più a valle.

Interessate anche le frazioni di Bastiglia, Sorbara e Sozzigalli.

La situazione di forte rischio per la popolazione ha determinato la necessità di

effettuare l’evacuazione, mediante emanazione di apposito provvedimento di

ordinanza, di 500 persone a Modena e di 500 a Bomporto. Gravi danni all'agricoltura,

all'allevamento e alle attività industriali della zona, la cui economia non si era ancora

del tutto ripresa dopo il grave evento sismico di fine maggio 2012.

Foto 2.3.11

– Lavori di ricostruzione dell’argine del fiume Secchia a monte di Modena, 22

gennaio 2014 (Foto di Roberto Ferrari)