Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  340 / 1029 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 340 / 1029 Next Page
Page Background

Chiesura et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 272-286

274

La

percentuale di verde pubblico sulla superficie comunale

consente di stimare la

quantità di aree verdi pubbliche presenti nel territorio, ovvero tutte quelle aree

pianificate, progettate e gestite soprattutto per essere fruite dai cittadini

4 .

L’indicatore relativo alle aree naturali protette analizzato nel paragrafo successivo (cfr

3.2) tiene conto invece delle aree verdi urbane e periurbane non necessariamente

fruibili, ma che nondimeno assolvono a numerose funzioni ecologiche e sociali. Dato

che in alcune città

5

si verifica una parziale sovrapposizione fra aree naturali protette e

aree classificate a verde urbano, nella

Tabella 3.1.1

(nella sezione Tabelle) i dati di

questi due indicatori sono riportati insieme. È stato possibile calcolare l’entità di tali

sovrapposizioni e per ulteriori dettagli si rimanda al X Rapporto (nel capitolo Natura

urbana si veda Chiesura e Mirabile, 2014). In questa edizione vengono analizzati nello

specifico i dati al 2013 relativi ai 12 nuovi Comuni, in quanto i dati ISTAT aggiornati al

2014 sul verde urbano non sono ancora disponibili. Sarà comunque effettuato un

confronto con le 73 città analizzate nel X Rapporto (Chiesura e Mirabile, 2014).

Lo stato dell’arte al 2013 (

Mappa tematica 3.1.1

e

Tabella 3.3.1

nella sezione

Tabelle) mostra che in tutte le 12 città la percentuale di verde urbano sul territorio

comunale è inferiore al 5% (pertanto quelle con valori così bassi salgono a 64 su 85).

Inoltre in 8 città la percentuale è inferiore all’1%: Crotone e Trapani con lo 0,1% si

aggiungono a L’Aquila e Olbia, seguite da Ascoli Piceno e Trani (0,2% come Foggia),

Rieti (0,3% come altre 5 città

6 )

, Teramo (0,6% come Latina), Imperia (0,7% come

Asti, Savona e Arezzo) ed infine Pisa (0,9% come Ravenna e Benevento). Le restanti

4 mostrano comunque valori bassi: Pavia (4,5%), Cuneo (2,5%), Avellino (2,2%) e

Rovigo (1,3%). Pertanto, le città con i valori più alti (superiori al 10%) restano

invariate, con il valore più alto segnalato a Trento (30,8%). Come evidenziato nella

precedente edizione, in termini assoluti a basse percentuali possono corrispondere

comunque buone dotazioni di verd

e 7

: ad esempio fra le nuove città il 2,5% di verde

segnalato per Cuneo corrisponde ad oltre 3 milioni di m

2

.

La percentuale di verde nei 12 nuovi Comuni è rimasta sostanzialmente invariata nel

periodo 2011-2013, in linea con quanto già osservato per i 73 Comuni del X

Rapporto (per i quali al massimo si sono avuti lievi incrementi). Va rilevato infine che

basse percentuali di verde non significano necessariamente scarsa incidenza di aree

naturali: ad esempio il territorio comunale di Pisa è ampiamente interessato dalla

presenza di un esteso sito della Rete Natura 2000 (SIC/ZPS “Selva Pisana”).

4

Il verde urbano pubblico analizzato in questa edizione include diverse tipologie (per maggiori dettagli si

veda l’indicatore “Tipologie di verde pubblico”): il verde storico, i grandi parchi urbani, il verde attrezzato, le

aree di arredo urbano, le aree destinate alla forestazione urbana, i giardini scolastici, gli orti urbani, le aree

sportive all’aperto, le aree boschive e il verde incolto, altre tipologie (orti botanici, giardini zoologici,

cimiteri).

5

Torino, Monza, Trento, Reggio Emilia, Bologna, Roma, Pescara e Matera.

6

Viterbo, Andria, Taranto, Brindisi, Lecce

7

Roma è il caso più eclatante: la percentuale di verde pari al 3,5% corrisponde infatti in valore assoluto a

più di 45 milioni di m

2

.

PERCENTUALE DI VERDE PUBBLICO SULLA SUPERFICIE

COMUNALE