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Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015) – Capitolo 5

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 ISBN 978-88-448-0749-8,

www.isprambiente.gov.it

429

SINTESI

a cura di Saverio Venturelli

Il capitolo “acque” è una sezione di grande rilevanza del Rapporto sulla qualità delle

aree urbane, in quanto in esso, analizzando diverse problematiche connesse agli

aspetti quali-quantitativi della gestione delle risorse idriche, sono evidenziate gli

obiettivi raggiunti e le criticità che devono essere superate.

Il capitolo si apre con il paragrafo

5.1

dedicato all’aggiornamento degli indicatori

“consumo di acqua per uso domestico e perdite di rete”. Tali informazioni, derivanti

dalla collaborazione tra ISPRA ed ISTAT in materia di “acque”, mostrano per il 2011

una situazione che vede Catania come la città con un consumo maggiore, 230,3 litri

per abitante al giorno, mentre Arezzo con i suoi 110,4 litri abitante al giorno, la città

che ha consumato meno. Per quanto riguarda, invece, la situazione delle perdite di

rete, i dati ISTAT 2012 mostrano ancora una situazione della rete di distribuzione

idrica urbana molto critica, con valori di perdite che variano dal 10,2% di Milano al

69.0% di Campobasso.

Nel paragrafo

5.2

sono illustrati il grado di adeguatezza dei sistemi fognario-

depurativi agli standard richiesti dalla normativa comunitaria e nazionale. In tale

ambito, premesso che il quadro di sintesi è riferito al 31.12.2012 e che, quindi, non

tiene conto di eventuali interventi di adeguamento e/o potenziamento degli impianti di

depurazione a servizio degli agglomerati corrispondenti ai centri urbani considerati, le

percentuali di acque reflue convogliata in rete fognaria e di acque reflue depurate

risultano piuttosto elevate (in 34 città la prima è risultata pari al 100% mentre la

seconda maggiore del 95% in 54 città). Quanto poi alla conformità degli scarichi alle

norme di emissione è emerso che in 29 città il 100% dei reflui depurati sono risultati

conformi ai limiti tabellari (solo 8 città presentano un carico completamente non

conforme).

Il capitolo continua col paragrafo

5.3

ed un nuovo indicatore sulla “analisi qualitativa

dei corpi idrici” in 44 aree urbane connesse ai relativi centri principali oggetto del

presente Rapporto. I risultati mostrano, per tali aree, che il 24% dei corpi idrici

raggiunge o supera l’obiettivo di qualità di “stato ecologico” “buono”, mentre l’83% dei

corpi idrici superficiali è in “stato chimico” “buono”.

Nel contributo

5.4

sono presentati i risultati dei monitoraggi della stagione balneare

2014 che evidenziano, su un totale di 65 province, 30 province con il 100% delle

acque di balneazione classificate come almeno sufficienti (16 hanno tutte le acque

eccellenti); solo in 14 province sono ancora presenti acque di scarsa qualità. I

risultati del monitoraggio della

Ostreopsis

cf.

ovata

, durante la stagione 2014,

mostrano come sia stata riscontrata almeno una volta la sua presenza in 29 province

campione, mentre il valore limite di abbondanza delle 10000 cell/l è stato superato

almeno una volta in 17 province.