Tuscano /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 548 - 565
558
Il
Benzo[a]pirene
è un idrocarburo policiclico aromatico (IPA) costituito da 5 molecole
di benzene fuse. Si forma durante la combustione incompleta di sostanze organiche.
Le fonti principali di emissione del benzopirene sono principalmente le combustioni di
biomassa, gli scarichi di motori diesel e benzina, il fumo di tabacco, esalazioni da
catrame, pece, oli minerali come creosoto, asfalto e scisti bituminosi, ma anche la
cottura alla brace e affumicatura di alimenti.
Quest’inquinante ha un notevole valore sanitario, essendo un noto composto
mutageno e cancerogeno. La principale via di esposizione è l’inalazione e si trova
associato al particolato atmosferico e alla fuliggine. Tuttavia, il benzopirene può
contaminare anche i suoli e le acque di superficie e sotterranee.
L’estensione e la copertura territoriale della rete di rilevazione del BaP non è ancora
sufficientemente estesa se correlata all’importanza sanitaria di questo
microinquinante.
La
mappa tematica
in figura
6.2.5
(rif.
Tabella 6.2.2
)
riassume i valori del BaP
considerati, in questa sede, ai fini dell’esposizione media annua nelle aree urbane, per
l’anno 2014. Il valore obiettivo medio annuo da osservare per legge è 1,00 ng/m
3
, ma
in quanto composto cancerogeno sarebbe opportuno osservare il valore più basso
possibile. La colorazione delle fasce di concentrazione è arbitraria, tuttavia
associabile al livello di rischio per la salute umana, e per il benzo(a)pirene si è scelto
conservativamente la metà del valore utilizzato nella normativa. Solo poco più dell’1%
della popolazione considerata è mediamente esposta ad un valore superiore al limite
di legge, mentre un altro 62% circa della popolazione è mediamente esposta a valori
superiori alla metà di tale limite.
BENZO(A)PIRENE - ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE