Sacchetti et al. /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 760 - 807
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Le informazioni relative all’indicatore sono elaborate dai dati raccolti nell’ambito
dell’indagine annuale “Dati ambientali nelle città”, effettuata da Istat, che raccoglie
informazioni ambientali relative ai Comuni capoluogo di provincia.
L’indicatore descrive le attività di controllo attraverso misurazioni acustiche, in ambiente
esterno e/o all’interno degli ambienti abitativi, allo scopo di verificare il rispetto dei valori
limite della normativa (L.Q. 447/95 e decreti attuativi), effettuate, nelle città considerate,
dai tecnici del Comune, delle ARPA/APPA o delle ASL.
Dai dati disponibili si rileva che nelle 85 città considerate nel Rapporto, nel 2014, sono
stati effettuati 1332
controlli del rumore
, contro i 1602 del 2013, evidenziando una
flessione rispetto all’anno precedente (-17%). La quasi totalità dei controlli è avvenuta a
seguito di esposto/segnalazione dei cittadini (94%). Le sorgenti più controllate risultano
essere le attività di servizio e/o commerciali (77%
sui controlli totali), seguite a distanza
dalle attività produttive (10%) e dalle infrastrutture stradali (5%), evidenziando tra il
2013 e il 2014 una distribuzione dei controlli sostanzialmente invariata (
Grafici 8.1.1
e
8.1.2
). L’incidenza media dei controlli nelle città considerate è di circa 9 controlli su
100.000 ab.
Analizzando i dati per ripartizione geografica, si riscontra che anche nel 2014 le
attività di misura per il controllo dei limiti normativi si sono concentrate
prevalentemente al Nord, con il 47% dei controlli effettuati sul totale dei controlli
nelle città considerate, contro il 25% del Centro e il 28% del Mezzogiorno. La
flessione dei
controlli del rumore
, rispetto al 2013, risulta così distribuita: -13% al
Nord, -17% al Centro e -22% nel Mezzogiorno. I controlli sulle attività temporanee e
sulle attività produttive si concentrano prevalentemente al Nord, in cui si registra
circa il 78% dei controlli sulle attività temporanee e il 52% dei controlli sulle attività
produttive; più equilibrati invece i controlli sulle attività di servizio e/o commerciali (al
Nord 45%, al Centro 23%, nel Mezzogiorno 32%) e sulle infrastrutture stradali (al
Nord 45%, al Centro 33%, nel Mezzogiorno 30%).
Considerando solo i Comuni con popolazione superiore a 250.000 ab., si registrano, per
il 2014, 659 controlli complessivi (pari al 49% dei controlli effettuati nelle 85 città
considerate nel presente Rapporto), con un incidenza media di 10 controlli ogni 100.000
ab. e, rispetto al 2013, una diminuzione delle attività di controllo del 12%.
Nella
Tabella 8.1.6
sono riportati, per le 85 città considerate nel presente Rapporto, il
numero totale di
controlli del rumore
, l’incidenza percentuale dei controlli effettuati a
seguito di esposto/segnalazione dei cittadini e senza esposto/segnalazione e la ripartizione
percentuale dei controlli per le diverse attività e infrastrutture di trasporto.
CONTROLLI DEL RUMORE